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Comunicato
Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile. Atto di indirizzo recante: «Indirizzi operativi per fronteggiare il rischio incendi boschivi»
(GU n. 134 del 11-6-2005)
Al Presidente della regione Abruzzo |
Indirizzi operativi per fronteggiare il rischio incendi boschivi.
Nel corso degli ultimi due anni la piaga degli incendi boschivi e' tornata a
colpire con rinnovata intensita' gran parte dei Paesi del sud Europa,
riproponendo anche a livello comunitario la necessita' di rafforzare l'impegno e
l'azione delle autorita' pubbliche in questo campo.
Di fronte alla drammaticita' di molti incendi che anche durante lo scorso
inverno hanno interessato le regioni del nord del nostro Paese, quali Liguria e
Valle d'Aosta, e tenuto conto delle condizioni meteorologiche che nei prossimi
mesi estivi sono destinate a favorire l'intensificarsi del fenomeno su tutto il
territorio nazionale, ritengo doveroso richiamare all'attenzione delle SS.LL.
alcuni essenziali «indirizzi operativi» che vengono emanati ai sensi dell'art.
5, comma 2, della legge 9 novembre 2000, n. 401, nel contesto delle rilevanti
competenze attribuite alle regioni e province autonome dalla legge 21 novembre
2000, n. 353, affinche'
siano adottate, in modo coordinato, tutte le iniziative ed attivita' necessarie
a prevenire e fronteggiare in modo risolutivo ogni situazione di emergenza.
In tale ambito si colloca l'attivita' di previsione delle condizioni di
predisposizione e di pericolosita' degli incendi boschivi, organizzata e
coordinata dal Dipartimento della protezionecivile attraverso la rete dei centri
funzionali, di cui alla direttiva emanata il 27 febbraio 2004, che consente di
attivare la fase di attuazione in tempi utili per una proficua azione di
contrasto degli eventi e dei potenziali fattori d'innesco.
A tal fine riveste notevole importanza il coordinamento delle attivita' dei
centri funzionali, istituiti ed in corso di istituzione, con quelle delle sale
operative unificate permanenti.
Pur a fronte di una diversita' di situazioni e di possibilita' applicative dei
piani anticendio, mi auguro che l'impegnativo lavoro svolto dalle regioni
dall'emanazione della legge-quadro n. 353/2000 possa consentire di giungere
nelle migliori condizioni di capacita' organizzativa ed operativa
all'appuntamento della campagna estiva contro gli incendi boschivi che, ai sensi
dell'art. 1, comma 1, deldecreto-legge 31 maggio 2005, n. 90, per quest'anno
avra' inizio il 15 giugno prossimo e, fatta salva la possibilita' di proroga
determinata dall'evoluzione delle condizioni meteoclimatiche e dalla persistenza
delle condizioni di rischio, terminera' il 30 settembre
2005.
Il decreto-legge cui ho appena fatto riferimento reca tra l'altro ulteriori
norme finalizzate ad assicurare una sempre piu' efficace azione della flotta
aerea di Stato, che tuttavia non puo' essere considerata in alcun modo come la
soluzione al problema della lotta agli incendi boschivi nel nostro Paese. Il
Governo, incrementando la flotta aerea ed adottando ogni possibile misura di
propria competenza per mitigare quanto piu' possibile gli effetti di un fenomeno
che non accenna ad esaurirsi, intende assicurare ogni possibile concorso alle
molte e prioritarie attivita' che la legge-quadro affida alle autorita'
regionali.
Auspico pertanto che anche a livello territoriale possa svilupparsi la giusta ed
opportuna sinergia fra le amministrazioni competenti, secondo quanto stabilito
dalla normativa vigente e dalle direttive da me impartite in ripetute occasioni
in modo da evitare duplicazioni, carenza di coordinamento e conflitti fra le
diverse amministrazioni, ognuna delle quali ai sensi della 353/2000 dovrebbe
avere ormai gia' raggiunto un ottimo livello organizzativo.
In vista della campagna estiva, ritengo comunque di dover rivolgere un
particolare invito alle SS.LL. perche' sia assunta, nell'ambito delle rispettive
competenze, ogni ulteriore iniziativa utile in vista del fondamentale obiettivo
di ridurre il rischio di incendi boschivi e contenere per quanto possibile i
danni da essi causati, nell'ottica della salvaguardia delle persone, dei beni e
dell'ambiente.
In particolare, si rappresentano di seguito alcuni indirizzi operativi rivolti
ad un miglioramento dei risultati, pur buoni, che sono stati conseguiti in
passato:
provvedere prontamente ad attivare i piani di previsione, prevenzione e lotta
attiva coerenti con le linee guida emanate in materia dal Governo e, comunque,
adottare tutte le misure e le azioni necessarie in assenza di tali piani e ad
anticipazione degli stessi;
attivare in tempi rapidi le sale operative unificate permanenti, in
considerazione del ruolo decisivo che esse rivestono per un efficace
coordinamento tra i diversi soggetti che concorrono alla lotta agli incendi
boschivi, nonche' porre in atto ogni iniziativa utile per supportare l'azione
dei centri operativi regionali, qualora le prime non siano ancora operative;
definire con il Corpo forestale dello Stato e con il Corpo nazionale dei vigili
del fuoco specifiche intese ed accordi su base locale, nell'ambito dei quali non
andra' trascurata l'esistenza delle significative ed in alcuni casi
preponderanti componenti rappresentate da operai forestali e volontari;
potenziare i sistemi antincendio regionali e locali anche nell'evidente
presupposto che qualsiasi azione incentrata sull'utilizzo dei mezzi aerei puo'
risultare efficace solo a condizione di essere affiancata ed integrata
dall'impiego coordinato di unita' e mezzi in grado di assicurare la necessaria
opera di contenimento e di contrasto a terra;
provvedere ad informare tempestivamente il Dipartimento della protezione civile
della situazione degli incendi in atto;
assicurare la tempestiva attuazione delle «Procedure operative per la richiesta
di concorso della flotta aerea dello Stato in occasione di incendi boschivi», di
prossima emanazione, ponendo particolare attenzione al sistema di allertamento
dei mezzi aerei coordinati dal Dipartimento della protezione civile, al fine di
assicurare la prontezza e la proficuita' degli interventi evitando ritardi e
facendo si' che l'impiego delle diverse tipologie di mezzi aerei disponibili
risulti coerente con le caratteristiche degli incendi e dei territori dagli
stessi interessati;
adottare tutte le misure necessarie ad assicurare la sicurezza dell'attivita' di
volo della flotta aerea antincendio, provvedendo affinche' impianti,
costruzioni, piantagioni ed opere che possono costituire pericolo per il volo ed
intralcio alle attivita' di spegnimento degli incendi boschivi in atto siano
provvisti di segnalazioni sia a terra che aeree;
provvedere al continuo aggiornamento delle limitazioni dei punti di
approvvigionamento idrico, con particolare attenzione alla presenza anche
temporanea di ostacoli al volo ed al carico d'acqua;
avviare nei confronti dei cittadini, e soprattutto dei giovani, un sistema di
comunicazione diretto a diffondere, nelle forme piu' opportune, la cultura della
protezione civile ed in particolare l'informazione relativa agli incendi
boschivi e alle conseguenze sociali e ambientali che ne derivano.
Confido vivamente che gli indirizzi operativi sopra forniti trovino la piu'
ampia e sollecita attuazione affinche', a diverso titolo, ma con assoluta
unitarieta' di intenti, tutte le diverse componenti istituzionali operanti nel
settore concorrano alla piu' efficace azione di prevenzione e lotta attiva agli
incendi boschivi.
Roma, 3 giugno 2005
Il Presidente: Berlusconi