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Deliberazione 22 luglio 2004, n. 129
Autoritą per l'Energia Elettrica e il Gas. Integrazioni e modifiche della deliberazione dell'Autorita' per l'energia elettrica e il gas 18 marzo 2004, n. 40/04, in materia di adozione del regolamento delle attivita' di accertamento della sicurezza degli impianti di utenza a gas.
(GU n. 201 del 27-8-2004- Suppl. Ordinario n.148)
L'AUTORITA' PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
Nella riunione del 22 luglio 2004;
Visti:
la legge 14 novembre 1995, n. 481 (di seguito: legge n. 481/95);
il decreto
legislativo 23 maggio 2000, n. 164;
la deliberazione dell'Autorita' per l'energia elettrica e il gas (di seguito: l'Autorita)
18 marzo 2004, n. 40/04 (di seguito: deliberazione n. 40/04);
Considerato che:
con la deliberazione n. 40/04 l'Autorita' ha emanato il regolamento delle
attivita' di accertamento della sicurezza degli impianti di utenza a gas (di
seguito: regolamento);
al fine di garantire un graduale impatto degli effetti derivanti dall'adozione
del regolamento, la deliberazione n. 40/04 ne ha previsto l'attuazione fissando
l'avvio degli accertamenti:per gli impianti di utenza nuovi, a partire dal 1° ottobre 2004, con
possibilita' di differimento al 1° aprile 2005;
per gli impianti modificati e riattivati, dal 1° ottobre 2005;
per gli impianti in servizio, dal 1° ottobre 2006;
sono pervenute segnalazioni da parte delle associazioni di categoria Anigas (prot.
n. 15394 del 2 luglio 2004 e prot. 15395 del 2 luglio 2004), Assogas (prot. n.
14487 del 21 giugno 2004) e Assogasliquidi (prot. n. 15393 del 2 luglio 2004),
le quali hanno evidenziato l'esigenza di semplificare la disciplina introdotta
dal regolamento e di differirne l'avvio, proponendo in particolare di:
a) differire al 1° ottobre 2005 l'avvio degli accertamenti sugli impianti di
utenza nuovi, motivando tale richiesta con la necessita' di tempi adeguati per
l'aggiornamento dei sistemi informativi e per l'adeguamento delle procedure
aziendali;
b) semplificare le disposizioni relative agli accertamenti degli impianti di
utenza riattivati con subentro non immediato, eliminando la distinzione tra
subentri entro i trenta giorni dalla data di sospensione della fornitura ed
oltre i trenta giorni da tale data; tale richiesta e' stata motivata sia con la
necessita' di evitare svantaggi per i venditori subentranti sia con l'opportunita'
di uniformare le procedure di accertamento con le altre tipologie di impianti di
utenza;
c) consentire la possibilita' per i distributori, soprattutto di piccole
dimensioni, di avvalersi, tramite apposito collegamento, in alternativa al
proprio sito internet, di altro sito nel quale ottemperare agli obblighi di
pubblicazione di cui all'art. 11, comma 11.6, in forma centralizzata;
d) escludere dal campo di applicazione della deliberazione n. 40/04 gli impianti
di utenza con portata termica maggiore di 116 kW, motivando tale richiesta con
il fatto che tali impianti di utenza sono gia' soggetti a controlli da parte dei
Vigili del fuoco;
e' pervenuta segnalazione da parte del Comitato Italiano Gas (prot. n. 16044 del 12 luglio 2004), il quale ha evidenziato l'esigenza di
modificare l'allegato D alla deliberazione n. 40/04, proponendo in particolare
di eliminare il riferimento alle istruzioni fornite dai fabbricanti degli
apparecchi e dei componenti dell'impianto di utenza in assenza di norme tecniche
applicabili, motivando tale richiesta con il fatto che i casi particolari di
assenza di norme tecniche applicabili devono essere trattati specificatamente,
mediante appositi pareri da parte degli enti all'uopo preposti;
a seguito di approfondimenti con le principali associazioni di categoria
degli installatori, e' stata evidenziata l'opportunita' di eliminare dagli
allegati B e D il riferimento alla regola d'arte, motivando tale richiesta con
il fatto che cio' non puo' essere dichiarato dall'installatore poiche' la regola
d'arte prevede anche l'esecuzione delle prove di sicurezza e di funzionalita'
delle apparecchiature che l'installatore non ha ancora eseguito al momento della
sottoscrizione degli allegati B e D;
Ritenuto che sia necessario ed urgente, anche in relazione al termine per
il primo avvio degli accertamenti sugli impianti di utenza nuovi fissato dalla
deliberazione n. 40/04 alla data del 1° ottobre 2004:
consentire ai distributori l'adempimento degli obblighi di cui all'art.
11, comma 11.6, mediante il collegamento del proprio sito internet ad altro
sito, differendo altresi' la pubblicazione di tali informazioni per quei
distributori che avviino gli accertamenti di sicurezza sugli impianti di utenza
nuovi in data successiva al
1° novembre 2004, al fine di contenere i costi di tale pubblicazione soprattutto
per gli esercenti di piccole dimensioni;
modificare il comma 16.5, lettera b), e gli allegati B e D della
deliberazione n. 40/04 al fine di evitare da una parte comportamenti non
adeguati per i casi di assenza di norme applicabili e, dall'altra, il rilascio
di dichiarazioni da parte degli installatori non pienamente rispondenti al loro
operato;
semplificare le disposizioni relative agli accertamenti degli impianti di
utenza riattivati con subentro non immediato anche al fine di eliminare dal
regolamento disposizioni che possano ostacolare lo sviluppo della concorrenza
nella vendita di gas;
non accogliere la proposta enunciata alla precedente lettera a), in
quanto:
il tempo intercorrente tra la data di pubblicazione della
deliberazione n. 40/04 e l'avvio degli accertamenti di sicurezza sugli impianti
di utenza nuovi, superiore all'anno tenendo conto di quanto previsto dall'art.
18 della deliberazione n. 40/04, e' maggiore del tempo massimo richiesto dai
soggetti che hanno inviato osservazioni scritte al documento di consultazione
dell'Autorita' 13 giugno 2002 intitolato «Regolazione delle attivita' di
accertamento della sicurezza degli impianti di utenza a gas» (di seguito:
documento di consultazione);
il tempo di cui al precedente punto e' ritenuto congruo per
l'adeguamento di procedure aziendali e sistemi informativi tali da consentire la
piena attuazione della deliberazione n. 40/04, anche tenuto conto delle
semplificazioni introdotte dalla medesima deliberazione n. 40/04 rispetto al
documento di consultazione quali, ad esempio, l'eliminazione della previsione
per i distributori di effettuare accertamenti con sopralluogo;
non accogliere la proposta enunciata alla precedente lettera d), in
quanto i Vigili del fuoco, su richiesta di parere da parte degli uffici dell'Autorita',
hanno evidenziato con nota della Direzione centrale (prot. n. 3845 dell'11
febbraio 2004) come l'acquisizione del certificato di prevenzione incendi o la
presentazione della dichiarazione di inizio attivita' rilevano ai soli fini
antincendio;
Delibera
di approvare le seguenti modifiche e
integrazioni della deliberazione dell'Autorita' per l'energia elettrica e il gas
(di seguito: l'Autorita) 18 marzo 2004, n. 40/04:
a) al comma 11.6:
(i) le parole «Entro il 30 settembre 2004 il distributore pubblica nel proprio
sito internet,» sono sostituite dalle parole «Entro il 30 settembre 2004 e
comunque almeno trenta giorni solari prima dell'avvio degli accertamenti, in
caso di avvio successivo al 1° novembre 2004, il distributore rende disponibili
nel proprio sito internet, direttamente o tramite collegamento ad altro sito,»;
(ii) le parole «c) il recapito del distributore» sono sostituite dalle parole
«c) il recapito»;
b) al comma 14.8 le parole «a) attribuisce all'accertamento un esito negativo»
sono sostituite dalle parole «a) registra l'esito negativo della verifica
effettuata dal comune sull'impianto di utenza»;
c) al comma 19.1, lettera b), le parole «morosita', delle riattivazioni
effettuate entro i trenta giorni solari successivi alla data di sospensione
della fornitura e delle riattivazioni a seguito della sospensione della
fornitura ai sensi del comma 16.6;» sono sostituite dalle parole «morosita' e
delle riattivazioni effettuate a seguito della sospensione della fornitura ai
sensi del comma 16.6;»;
d) l'art. 20 e' sostituito dal seguente articolo:
«Art. 20 (Modifica di impianti di utenza). - 20.1 Il cliente finale che ha fatto
effettuare sull'impianto di utenza in servizio o con fornitura sospesa per
subentro non immediato operazioni di ampliamento, trasformazione o manutenzione
straordinaria ai sensi dell'art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica
n. 447/1991, qualora l'impianto di utenza non ricada nei casi previsti dall'art.
22 e dai commi 23.1 e 23.2, fa pervenire al distributore che fornisce il gas al
medesimo impianto di utenza:
a) nel caso in cui l'impianto di utenza sia in servizio:
(i) se ricade nel campo di applicazione della legge n. 46/1990, una copia della
dichiarazione di conformita' di cui alla legge n. 46/1990 rilasciata
dall'installatore che ha eseguito le modifiche, completa di tutti gli allegati;(ii) se non ricade nel campo di applicazione della legge n. 46/1990, una
dichiarazione dell'installatore che ha eseguito le modifiche, completa di tutti
gli allegati previsti dal modulo di cui all'allegato D, con la quale lo stesso
installatore attesta sotto la propria responsabilita' di aver operato in modo
conforme alla regola dell'arte;
b) nel caso in cui l'impianto di utenza abbia la fornitura sospesa per subentro
non immediato e le modifiche eseguite non richiedano l'effettuazione di prove di
sicurezza e funzionalita' sugli apparecchi a gas:
(i) se ricade nel campo di applicazione della legge n. 46/1990, una copia della
dichiarazione di conformita' di cui alla legge n. 46/1990 rilasciata
dall'installatore che ha eseguito le modifiche, completa di tutti gli allegati;
(ii) se non ricade nel campo di applicazione della legge n. 46/1990, una
dichiarazione dell'installatore che ha eseguito le modifiche, completa di tutti
gli allegati previsti dal modulo di cuin all'allegato D, con la quale lo stesso
installatore attesta sotto la propria responsabilita' di aver operato in modo
conforme alla regola dell'arte;
c) nel caso in cui l'impianto di utenza abbia la fornitura sospesa per subentro
non immediato e le modifiche eseguite richiedano l'effettuazione di prove di
sicurezza e funzionalita' sugli apparecchi a gas, la docu-mentazione prevista
dal successivo comma 22.2, let-tera b).»;
e) all'art. 21, i commi 21.2 e 21.3 sono sostituiti dai seguenti commi:
«21.2 Nel caso di impianto di utenza al quale la fornitura sia
stata sospesa per subentro non immediato, il distributore attua quanto previsto
dai precedenti commi 16.3, 16.4, 16.5, 16.6 e 16.7.
21.3 Nel caso di impianto di utenza in servizio, il distributore:
a) se l'accertamento della documentazione
di cui al comma 20.1 ha esito positivo, non sospende la fornitura di gas;
b) se l'accertamento della documentazione
di cui al comma 20.1 ha esito negativo, sospende la fornitura di gas ed invia al
cliente finale una comunicazione scritta in cui:
(i) notifica l'esito negativo dell'accertamento; (ii) evidenzia le motivazioni dell'esito negativo ed indica le non conformita'
riscontrate alle norme tecniche vigenti;
(iii) segnala la necessita' di presentare una nuova richiesta di attivazione
della fornitura, corredata della documentazione di cui al successivo comma 22.2,
solo dopo avere provveduto all'eliminazione delle non conformita' alla
legislazione vigente.»;
f) il comma 23.3 e' sostituito dal seguente comma:
«23.3 Nel caso di richiesta di attivazione della fornitura di
gas ad un impianto di utenza precedentemente in servizio al quale sia stata
sospesa la fornitura e che non ricada nei casi indicati dagli articoli 20, 21 e
22 e dai commi 23.1 e 23.2, il distributore attiva la fornitura di gas,
attribuendo all'impianto di utenza lo stato di impianto di utenza modificato o
riattivato.»;
g) il comma 25.1 e' sostituito dal seguente comma:
«25.1 Il distributore effettua gli accertamenti
relativi agli impianti di utenza in servizio con le modalita' stabilite nel
presente titolo.»;
h) al comma 27.2 le parole «(i) copia della dichiarazione di conformita' di cui
alla legge n. 46/1990,» sono sostituite dalle parole «(i) copia della
dichiarazione di conformita' di cui alla legge n. 46/1990, completa di tutti gli
allegati,»;
i) nell'allegato B le parole «Attesta sotto la propria personale responsabilita'
che l'impianto e' stato realizzato in modo conforme alla regola dell'arte,
secondo quanto previsto dall'art. 7 della legge n. 46/1990, avendo in
particolare» sono sostituite dalle parole «Attesta sotto la propria personale
responsabilita' che l'impianto e' stato realizzato avendo»;
j) nell'allegato D:(i) le parole «Attesta sotto la propria personale responsabilita' che l'impianto
e' stato realizzato in modo conforme alla regola dell'arte, avendo in
particolare» sono sostituite dalle parole «Attesta sotto la propria personale
responsabilita' che l'impianto e' stato realizzato avendo»;
(ii) le parole «seguito le regole e le norme tecniche applicabili all'impiego
(3): ................................... e, in loro assenza o carenza, le
istruzioni fornite dai fabbricanti degli apparecchi e dei componenti l'impianto»
sono sostituite dalle parole «seguito le regole e le norme tecniche applicabili
all'impiego
(3): ...............;»;
di prevedere che il presente provvedimento sia pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana e nel sito internet dell'Autorita'
(www.autorita.energia.it), affinche' entri in vigore dalla data della sua prima
pubblicazione; di pubblicare nel sito internet dell'Autorita'
(www.autorita.energia.it) il testo della deliberazione dell'Autorita' n. 40/04 e
degli allegati A, B, C, D e E come risultanti dalle modificazioni ed
integrazioni apportate con il presente provvedimento.
Milano, 22 luglio 2004
Il presidente: Ortis
Testo coordinato
Titolo I - Disposizioni generali
Articolo 1
Definizioni
1.1
Ai fini del presente regolamento, si applicano le seguenti definizioni:
a. "accertamento" e' l'insieme delle attivita' dirette ad accertare in via
esclusivamente documentale che l'impianto di utenza sia stato eseguito e sia
mantenuto in stato di sicuro funzionamento nei riguardi della pubblica
incolumita';
b. "accertatore" e' il personale tecnico incaricato dal distributore di
effettuare l'accertamento;
c. "anno di riferimento" e' l'anno termico al quale si riferiscono i dati e le
informazioni relative agli accertamenti;
d. "anno termico" e' il periodo compreso tra il primo ottobre e il trenta
settembre dell'anno successivo;
e. "Autorita'" e' l'Autorita' per l'energia elettrica e il gas, istituita ai
sensi della legge 14 novembre 1995, n. 481 (di seguito: legge n. 481/95);
f. "cliente finale" e' il consumatore che acquista gas per uso proprio;
g. "distributore" e' il soggetto che esercita l'attivita' di distribuzione del
gas;
h. "impianto di distribuzione" e' una rete di gasdotti locali integrati
funzionalmente, per mezzo dei quali e' esercitata l'attivita' di distribuzione;
l'impianto di distribuzione e' costituito dall'insieme di punti di alimentazione
della rete di gasdotti locali, dalla stessa rete, dai gruppi di riduzione e/o
dai gruppi di riduzione finale, dagli impianti di derivazione di utenza fino ai
punti di consegna o di vendita e dai gruppi di misura; l'impianto di
distribuzione puo' essere gestito da uno o piu' distributori;
i. "impianto di utenza" e' il complesso costituito dall'insieme delle tubazioni
e dei loro accessori dal punto di consegna del gas agli apparecchi utilizzatori,
questi esclusi, dall'installazione e dai collegamenti dei medesimi, dalle
predisposizioni edili e/o meccaniche per la ventilazione del locale dove deve
essere installato l'apparecchio, dalle predisposizioni edili e/o meccaniche per
lo scarico all'esterno dei prodotti della combustione;
j. "impianto di utenza in servizio" e' l'impianto di utenza con fornitura di gas
attiva;
k. "impianto di utenza modificato" e' l'impianto di utenza sul quale sono state
eseguite operazioni di ampliamento, trasformazione o manutenzione straordinaria
ai sensi dell'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 6 dicembre
1991, n. 447 (di seguito: decreto del Presidente della Repubblica n. 447/91);
l. "impianto di utenza nuovo" e' l'impianto di utenza di nuova installazione;
m. "impianto di utenza riattivato" e' l'impianto di utenza non di nuova
installazione per il quale viene attivata la fornitura di gas dopo una
precedente sospensione;
n. "impianto interno" e' l'insieme delle tubazioni, dei raccordi e delle valvole
per l'adduzione del gas, compresi tra la valvola di intercettazione del gas nel
punto di consegna e le valvole di intercettazione del gas a monte di ogni
apparecchiatura di utilizzazione, queste ultime comprese; non comprende il
gruppo di misura;
o. "installatore" e' l'impresa che ha eseguito l'installazione, l'ampliamento,
la trasformazione o la manutenzione straordinaria dell'impianto di utenza;
p. "nuovo allaccio" e' l'avvio dell'alimentazione del punto di consegna; non
comprende i subentri immediati e l'attivazione della fornitura ad impianti di
utenza in servizio ai quali sia stata sospesa la fornitura di gas; comprende
l'attivazione della fornitura ad impianti di utenza nuovi ai quali sia stata
sospesa la fornitura ai sensi del comma 16.6;
q. "periodo di avviamento" e' l'intervallo di tempo compreso tra la data di
attivazione dell'alimentazione del punto di consegna al primo cliente finale
servito dal distributore nel comune considerato e il 31 dicembre del secondo
anno solare successivo;
r. "periodo di gestione" e' il numero di mesi dell'anno di riferimento nei quali
il distributore ha gestito l'impianto di
distribuzione; la frazione di mese maggiore di 15 giorni solari e' considerata
pari ad un mese di gestione;
s. "periodo di subentro" e' l'intervallo di tempo compreso tra la data di
subentro da parte del nuovo distributore nella gestione del servizio e il 31
dicembre dell'anno solare successivo a quello in cui e' avvenuto il subentro
stesso;
t. "punto di consegna" e' il punto di confine tra l'impianto di proprieta' del
distributore o gestito da esso e l'impianto di proprieta' o gestito dal cliente
finale;
u. "stato dell'impianto di utenza" e' lo stato dell'impianto di utenza in
relazione alla sua realizzazione o alla fornitura di gas; ai fini del presente
regolamento sono previsti tre stati:i. impianti di utenza nuovi;
ii. impianti di utenza modificati o riattivati;
iii. impianti di utenza in servizio;
v. "terzo responsabile" e', ai sensi dell'articolo 1, lettera o), del decreto
del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, la persona fisica o
giuridica che, essendo in possesso dei requisiti previsti dalle normative
vigenti e comunque di idonea capacita' tecnica, economica e organizzativa, e'
delegata dal proprietario dell'impianto ad assumerne la responsabilita'
dell'esercizio, della manutenzione e dell'adozione delle misure necessarie al
contenimento dei consumi energetici;
w. "tipologia di impianto di utenza" e' la tipologia dell'impianto di utenza in
base alla portata termica complessiva; ai fini del presente regolamento sono
previste tre tipologie:
i. impianti di utenza con portata termica complessiva minore o uguale a 34,8 kW;
ii. impianti di utenza con portata termica complessiva maggiore di 34,8 kW e
minore o uguale a 116 kW;
iii. impianti di utenza con portata termica complessiva maggiore di 116 kW.x. "venditore" e' il soggetto che esercita l'attivita' di vendita del gas;
y. "verifica" e' l'insieme delle attivita' effettuate dal Comune per verificare
con sopralluogo che l'impianto di utenza sia stato eseguito e sia mantenuto in
stato di sicuro funzionamento nei riguardi della pubblica incolumita'.
Articolo 2
Adempimento degli obblighi di accertamento
2.1 Il presente regolamento si applica agli impianti di utenza alimentati a gas
per mezzo di reti, con esclusione di quelli destinati a servire esclusivamente
cicli produttivi industriali o artigianali, fermo restando quanto previsto da
altre leggi e norme tecniche vigenti.
2.2 L'accertamento e' effettuato dal distributore esclusivamente su una delle
seguenti documentazioni, in alternativa tra di loro, e secondo quanto previsto
dal regolamento:
a. richiesta ed attestazione di cui agli allegati A e B, complete di tutti gli
allegati;
b. richiesta ed attestazione di cui agli allegati C e D, complete di tutti gli
allegati;
c. copia della dichiarazione di conformita' di cui alla legge 5 marzo 1990, n.
46 (di seguito: legge n. 46/90) completa di tutti gli allegati obbligatori per
legge;
d. copia della documentazione prevista dalla norma tecnica pubblicata dall'Uni
che definisce le modalita' di verifica su impianti di utenza in servizio dei
criteri essenziali di sicurezza ai fini della pubblica incolumita' di cui
all'articolo 26.
Il distributore effettua l'accertamento sulla documentazione di cui sopra entro
60 giorni solari dalla data di ricevimento della documentazione stessa con
esclusione degli impianti nuovi e degli impianti riattivati di cui all'articolo
22 e di cui al comma 23.2, per i quali rispetta i tempi massimi fissati dalla
deliberazione dell'Autorita' 2 marzo 2000, n. 47/00 (di seguito: deliberazione
n. 47/00) per l'attivazione della fornitura per come modificati dall'articolo
30.
2.3 L'accertamento su un impianto di utenza si intende effettuato da parte del
distributore quando l'accertatore da esso incaricato, una volta completato
l'esame della documentazione di cui al comma 2.2 relativa a quell'impianto di
utenza, appone sulla documentazione esaminata il proprio timbro, la data
dell'accertamento, la sua firma leggibile e l'esito dell'accertamento, positivo
o negativo.
2.4 L'accertamento ha esito positivo quando la documentazione esaminata risulta
conforme a quanto previsto dalla legislazione vigente. Nel caso in cui l'esito
dell'accertamento sia positivo, il distributore ne da' comunicazione scritta al
cliente finale entro 30 giorni solari dalla data di effettuazione
dell'accertamento con esclusione degli impianti di utenza per i quali si applica
il Titolo II e degli impianti di utenza per i quali si applica l'articolo 22 e
il comma 23.2. Nel caso in cui l'esito dell'accertamento sia negativo, il
distributore attua quanto previsto dal presente regolamento in funzione dello
stato dell'impianto di utenza per il quale e' stato effettuato l'accertamento.
Articolo 3
Requisiti tecnico-professionali degli accertatori
3.1 Il distributore effettua gli accertamenti mediante accertatori che possono
essere in alternativa:
a. personale tecnico da esso dipendente avente i titoli di studio previsti
dall'articolo 3, lettere a) o b) della legge n. 46/90;
b. personale tecnico da esso non dipendente ed iscritto nell'elenco di una
Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, sezione e), in
conformita' a quanto previsto dal decreto del Ministro dell'industria, del
commercio e dell'artigianato 6 aprile 2000.
Articolo 4
Informazione agli Ordini e Collegi professionali
4.1 Qualora il distributore intenda effettuare gli accertamenti mediante
accertatori di cui alla lettera b) del comma 3.1, ne da' informazione agli
Ordini e ai Collegi professionali competenti per la provincia a cui appartiene
il comune nel quale effettua gli accertamenti.
Articolo 5
Criteri di incompatibilita' per gli accertatori
5.1 L'accertatore non deve ricadere, con riferimento all'impianto di utenza sul
quale effettua l'accertamento, in una delle seguenti situazioni:
a. esserne stato il progettista;
b. esserne stato l'installatore;
c. esserne o esserne stato il terzo responsabile nei cinque anni termici
precedenti;
d. esserne o esserne stato il manutentore nei cinque anni termici precedenti.
5.2 L'accertatore non deve essere altresi' il proprietario, il conduttore o
l'amministratore dell'immobile servito dall'impianto di utenza sul quale
effettua l'accertamento.
5.3 Nel caso in cui il distributore si trovi in una delle situazioni di
incompatibilita' di cui ai precedenti commi 5.1 e 5.2, il medesimo
effettua l'accertamento mediante personale tecnico di cui al comma 3.1 lettera
b).
5.4 L'accertatore, fino a quando opera come tale su incarico del distributore,
non deve fornire, personalmente o attraverso una ditta con la quale ha in atto
un rapporto di lavoro, prestazioni professionali o lavorative relative a un
impianto di utenza sul quale ha effettuato l'accertamento.
5.5 Il distributore che viene a conoscenza della violazione da parte
dell'accertatore di uno dei criteri di incompatibilita' di cui ai commi 5.1, 5.2
e 5.4 revoca all'accertatore stesso l'incarico e, nel caso in cui l'accertatore
sia personale tecnico di cui al comma 3.1, lettera b), informa l'Ordine o il
Collegio professionale di appartenenza.
Articolo 6
Utilizzo delle informazioni raccolte durante gli accertamenti
6.1 Le informazioni raccolte dal distributore durante gli accertamenti possono
essere utilizzate esclusivamente dal distributore e, su loro richiesta, dagli
Enti pubblici competenti a svolgere attivita' di vigilanza sugli impianti di
utenza sottoposti ad accertamento.
Articolo 7
Norme tecniche
7.1 Ai fini dell'attuazione del presente regolamento si applicano le norme
tecniche emanate dall'Uni, Ente nazionale di unificazione, e dal Cei, Comitato
elettrotecnico italiano.
7.2 Il Cig, Comitato italiano gas, provvede a definire linee guida per la
corretta e completa compilazione delle dichiarazioni previste dalla legislazione
vigente in materia di sicurezza precisando altresi' i casi nei quali e'
obbligatoria la predisposizione del progetto.
Articolo 8
Copertura dei costi del distributore derivanti dall'attuazione del regolamento
8.1 Per gli accertamenti effettuati in attuazione del presente regolamento
vengono riconosciuti al distributore i seguenti importi unitari al netto delle
imposte e comprensivi di ogni costo derivante dall'attuazione del presente
regolamento:a. euro 40,00 (quaranta) per ogni impianto di utenza accertato con portata
termica complessiva minore o uguale a 34,8 kW;
b. euro 50,00 (cinquanta) per ogni impianto di utenza accertato con portata
termica complessiva maggiore di 34,8 kW e minore o uguale a 116 kW;
c. euro 60,00 (sessanta) per ogni impianto di utenza accertato con portata
termica complessiva maggiore di 116 kW.
8.2 Per gli accertamenti sugli impianti di utenza per i quali si applicano i
Titoli II e III, con esclusione degli impianti di utenza per i quali si
applicano gli articoli 20 e 21, ai fini della copertura dei costi di
effettuazione degli accertamenti il distributore addebita al venditore, per ogni
accertamento effettuato, l'importo unitario di cui al precedente comma in
funzione della tipologia di impianto di utenza per il quale viene richiesta
l'attivazione della fornitura; il venditore non puo' addebitare al cliente
finale un importo superiore all'importo di cui sopra addebitatogli dal
distributore.
8.3 Per gli accertamenti sugli impianti di utenza per i quali si applica il
Titolo IV, per ogni accertamento che risulti impedito per il mancato invio da
parte del cliente finale della documentazione richiesta dal distributore nei
tempi previsti dal presente regolamento viene riconosciuto al distributore
stesso un importo unitario comprensivo di ogni costo pari a euro 15,00
(quindici).
8.4 Con successivo provvedimento, fermo restando il riconoscimento degli importi
unitari di cui al comma 8.1 e 8.3, l'Autorita' definisce le modalita' di
copertura, mediante le tariffe di distribuzione, dei costi sostenuti dai
distributori per l'effettuazione degli accertamenti degli impianti di utenza per
i quali si applicano gli articoli 20 e 21 e il Titolo IV nonche' dei contributi
di cui all'articolo 14 versati ai Comuni che ne abbiano fatta richiesta.
8.5 Il distributore corrisponde agli accertatori di cui al comma 3.1, lettera
b), gli importi pattuiti nel rispetto dei tempi indicati dal decreto legislativo
9 ottobre 2002, n. 231 "Attuazione della direttiva 2000/35/CE relativa alla
lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali".
8.6 I costi di cui ai commi 8.2 e 8.4 sono riconosciuti al distributore
rispettivamente a condizione che:a. gli accertamenti siano stati effettuati nel rispetto di quanto indicato al
comma 2.3;
b. gli accertamenti siano stati impediti e per ciascuno di essi il distributore
abbia inviato:
i. la richiesta di documentazione di cui al comma 27.2;
ii. la notifica al Comune competente per territorio e al cliente finale di cui
al comma 27.3.
8.7 Il distributore addebita al venditore l'importo di euro 30,00 (trenta) per
ogni intervento di sospensione della fornitura di gas derivante dall'attuazione
del presente regolamento; il venditore non puo' addebitare al cliente finale un
importo superiore all'importo di cui sopra addebitatogli dal distributore.
8.8 All'inizio di ogni nuovo periodo di regolazione tariffaria per l'attivita'
di distribuzione l'Autorita' valuta l'eventuale aggiornamento degli importi
unitari di cui ai precedenti commi 8.1, 8.3 e 8.7.
Articolo 9
Obblighi generali di registrazione del distributore
9.1 Il distributore predispone appropriati strumenti, anche informatici, al fine
di registrare per ogni anno termico le
informazioni e i dati relativi agli accertamenti.
9.2 Il distributore registra per ogni accertamento effettuato nell'anno di
riferimento:
a. il codice con cui identifica la porzione di impianto di distribuzione al
quale e' allacciato l'impianto di utenza;
b. il codice con cui identifica il comune in cui e' ubicato l'impianto di utenza
medesimo;
c. il codice con cui identifica l'impianto di utenza;
d. il codice con cui identifica lo stato dell'impianto di utenza;
e. il codice con cui identifica la tipologia dell'impianto di utenza;
f. il codice con cui identifica l'accertatore che ha effettuato l'accertamento;
g. l'esito dell'accertamento, negativo o positivo;
h. la data di invio della comunicazione al cliente dell'esito dell'accertamento,
ove dovuta;
i. la data della eventuale sospensione della fornitura di gas derivante
dall'attuazione del presente regolamento.
9.3 Il distributore registra, per ogni anno termico e per ogni impianto di
distribuzione o porzione di impianto di distribuzione da esso gestito, i Comuni
ai quali abbia erogato i contributi di cui al comma 14.1 e per ciascuno di tali
Comuni:
a. l'importo complessivo dei contributi erogati;
b. il numero degli impianti di utenza verificati dal Comune medesimo,
distinguendo per stato e per tipologia di impianto di utenza;
c. il numero delle verifiche con esito difforme da quello dell'accertamento
effettuato sullo stesso impianto di utenza da parte del distributore.
Articolo 10
Verificabilita' delle informazioni e dei dati registrati
10.1 Al fine di consentire l'effettuazione dei controlli di cui al successivo
comma 11.4, il distributore:
a. mantiene gli strumenti di cui al comma 9.1 continuamente aggiornati con le
informazioni e i dati richiesti;
b. assicura la verificabilita' delle informazioni e dei dati registrati mediante
adeguati sistemi di collegamento, anche
informatici, e mediante ogni altra documentazione ritenuta necessaria;
c. conserva in modo ordinato ed accessibile tutta la documentazione necessaria
per assicurare la verificabilita' delle informazioni e dei dati registrati, per
un periodo non inferiore ai dodici anni termici successivi a quello della
registrazione;
d. nel caso di subentro di altro distributore nella gestione del servizio di
distribuzione in un determinato comune, il distributore uscente trasferisce al
distributore subentrante gli strumenti di cui al comma 9.1 e la documentazione
di cui alla precedente lettera c).
Articolo 11
Obblighi di comunicazione del distributore
11.1 Il distributore e' tenuto nei casi di attivazione, negazione o sospensione
della fornitura di gas a seguito dell'attuazione del presente regolamento ad
inviare comunicazione:
a. al venditore;
b. al soggetto che esercita l'attivita' di misura, qualora diverso dal
distributore e dal venditore.
11.2 A partire dall'1 ottobre 2005 ed entro il 31 dicembre di ogni anno, il
distributore comunica all'Autorita' per ogni impianto di distribuzione o
porzione di impianto di distribuzione gestito e per l'anno termico di
riferimento:
a. il numero di impianti di utenza sui quali ha effettuato piu' di un
accertamento, distinguendo per stato e per tipologia di impianto di utenza;
b. il numero di accertamenti effettuati con esito positivo, distinguendo per
stato e per tipologia di impianto di utenza;
c. il numero di accertamenti effettuati con esito negativo, distinguendo per
stato e per tipologia di impianto di utenza;
d. il numero di impianti di utenza per i quali gli sia stato impedito
l'accertamento per mancato invio della documentazione richiesta, distinguendo
per stato e per tipologia di impianto di utenza;
e. il numero di impianti di utenza ai quali ha sospeso la fornitura di gas in
attuazione del presente regolamento;
f. i Comuni ai quali sono stati erogati i contributi di cui al comma
14.1 e per ciascuno di essi;
i. il numero degli impianti di utenza verificati, distinguendo per stato e per
tipologia di impianto di utenza;
ii. il numero delle verifiche con esito difforme da quello dell'accertamento
effettuato sullo stesso impianto di utenza da parte del distributore.
11.3 Il distributore comunica i dati di cui al comma precedente con esclusione
dei dati relativi:
a. ai comuni nei quali il distributore ha cessato la gestione del servizio di
distribuzione nell'anno termico di riferimento senza gestirlo per l'intero anno
termico;
b. ai comuni in periodo di avviamento nel corso dell'anno termico di riferimento
o in parte di esso;
c. ai comuni in periodo di subentro nel corso dell'anno termico di riferimento o
in parte di esso.
11.4 L'Autorita' utilizza le informazioni ed i dati di cui al precedente comma:
a. per effettuare controlli, anche a campione, al fine di accertare la
veridicita' di tali informazioni e dati e assicurare il rispetto delle
disposizioni contenute nel presente regolamento;
b. per la pubblicazione, anche comparativa, delle informazioni e dei dati
medesimi.
11.5 A partire dall'1 ottobre 2005 ed entro il 31 dicembre di ogni anno, il
distributore comunica ad ogni Comune nel territorio del quale ha svolto l'attivita'
di distribuzione del gas nell'anno termico precedente:
a. l'elenco nominativo degli impianti di utenza, suddivisi per stato e per
tipologia di impianto di utenza, sui quali ha effettuato l'accertamento
nell'anno termico precedente e l'esito dell'accertamento per ciascuno degli
impianti di utenza accertati;
b. la facolta' del Comune di richiedere i contributi di cui all'articolo 14.11.6
Entro il 30 settembre 2004 e comunque almeno 30 giorni solari prima dell'avvio
degli accertamenti, in caso di avvio successivo all'1 novembre 2004, il
distributore rende disponibili nel proprio sito internet, direttamente o tramite
collegamento ad altro sito, in una sezione facilmente accessibile individuata
come "accertamenti della sicurezza post contatore":
a. i moduli A, B, C, D, E, con l'indicazione, per ciascuno di essi, dei casi per
i quali devono essere utilizzati;
b. le procedure, previste dal presente regolamento, che devono essere seguite
per l'attivazione della fornitura di gas, distinguendo tra impianti di utenza
nuovi, impianti di utenza modificati e riattivati;
c. il recapito al quale fare pervenire la documentazione richiesta per
l'effettuazione dell'accertamento.
Articolo 12
Informazioni del distributore ai clienti finali
12.1 Il distributore e' tenuto a rilasciare al cliente finale, che la richieda,
copia della documentazione relativa al suo impianto di utenza ed in possesso del
distributore a seguito dell'attuazione del presente regolamento.
Articolo 13
Obblighi del venditore
13.1 Il venditore:
a. entro il 30 settembre 2004 pubblica nel proprio sito internet, in una sezione
facilmente accessibile individuata come "accertamenti della sicurezza post
contatore", i moduli A, B, C, D, E, con l'indicazione, per ciascuno di essi, dei
casi per i quali devono essere utilizzati;
b. informa il cliente finale, all'atto della sottoscrizione del contratto di
fornitura, di quanto previsto dal presente regolamento fornendo allo stesso:
i. la procedura che deve seguire per l'attivazione della fornitura di gas;
ii. i moduli A, B, C, D, E, con l'indicazione, per ciascuno di essi, dei casi
per i quali devono essere utilizzati;
iii.il recapito del distributore al quale fare pervenire la documentazione,
prevista dalla procedura di cui al precedente punto (i), ai fini
dell'attivazione della fornitura;
c. a partire dall'1 ottobre 2004 ed entro il 30 giugno di ogni anno, tramite
avvisi allegati ai documenti di fatturazione, fornisce con giusta evidenza ad
ogni proprio cliente finale informazioni sugli obblighi in tema di sicurezza
relativi all'impianto di utenza.
13.2 Con decorrenza dall'1 ottobre 2005, il venditore trasmette entro il 31
ottobre di ogni anno al distributore una comunicazione contenente il numero dei
clienti finali forniti alla data del 30 settembre precedente con impianto di
utenza che non sia destinato a servire esclusivamente cicli produttivi
industriali o artigianali.
Articolo 14
Verifiche da parte del Comune
14.1 Il Comune che effettua verifiche su impianti di utenza di cui al comma
14.2 ha diritto, per ognuna di esse, ad un contributo unitario pari a euro 60
(sessanta), imposte escluse, fatto salvo quanto indicato al successivo comma
14.3.
14.2 Il Comune ha diritto al contributo unitario di cui al comma 14.1
esclusivamente per verifiche su impianti di utenza:
a. per i quali il distributore invii la notifica di cui al comma 27.3;
b. sui quali il distributore abbia effettuato nell'anno termico precedente
l'accertamento con esito positivo ai sensi del presente regolamento e che
figurino nell'elenco di cui al comma 11.5, lettera a ).
14.3 Il Comune ha diritto, per ogni anno termico, al contributo unitario di cui
al comma 14.1 per un numero massimo di verifiche pari al 5%, arrotondato
all'unita' superiore, del numero di impianti di utenza accertati dal
distributore nel comune nell'anno termico precedente e riportati nell'elenco di
cui al comma 11.5, lettera a ).
14.4 A partire dall'1 ottobre 2006, il Comune che intende usufruire dei
contributi unitari di cui al precedente comma 14.1 invia al distributore, entro
il 31 gennaio di ogni anno, una comunicazione scritta con la quale:
a. comunica al distributore l'elenco nominativo degli impianti di utenza
verificati nell'anno termico precedente con l'esito della verifica per ciascuno
di essi;
b. richiede al distributore l'erogazione dei contributi unitari di cui al
precedente comma 14.1 nel rispetto di quanto indicato al precedente comma 14.3.
14.5 Il Comune sceglie gli impianti di utenza da sottoporre a verifica in modo
non discriminatorio con priorita' per i casi per i quali si possa presumere un
maggiore rischio per la sicurezza e l'incolumita' pubblica.
14.6 Il Comune effettua le verifiche di cui al comma 14.1 mediante personale
tecnico all'uopo incaricato. Tale personale tecnico:
a. non deve essere dipendente del distributore che eroga al Comune il contributo
di cui al comma 14.1;b. per l'impianto di utenza da verificare:
i. deve rispettare i criteri di incompatibilita' di cui ai commi 5.1 e 5.2;
ii. non deve essere l'accertatore che ha effettuato l'accertamento sullo stesso
impianto di utenza.
14.7 Il distributore corrisponde al Comune, entro 60 giorni solari dalla data di
ricevimento della richiesta da parte dello stesso, i contributi unitari di cui
al comma 14.1 calcolati ai sensi dei precedenti commi 14.1 e 14.3 sulla base dei
dati forniti dal Comune di cui al precedente comma 14.4, lettera a).
14.8 Nel caso in cui la verifica effettuata dal Comune su un impianto di utenza
abbia esito negativo, il Comune lo comunica per iscritto al distributore, il
quale;
a. registra l'esito negativo della verifica effettuata dal Comune sull'impianto
di utenza;
b. sospende la fornitura di gas;
c. attiva successivamente la fornitura mediante la procedura di cui all'articolo
22.
Titolo II - Impianti di utenza nuovi
Articolo 15
Accertamenti su impianti di utenza nuovi
15.1 Il distributore effettua gli accertamenti relativi ai nuovi allacci di
impianti di utenza nuovi con le modalita' stabilite nel presente Titolo.
15.2 Il presente Titolo non si applica:
a. ai nuovi allacci di impianti di utenza precedentemente alimentati con altro
tipo di gas;
b. agli impianti di utenza modificati o riattivati;
c. agli impianti di utenza in servizio.
Articolo 16
Attivazione della fornitura per impianti di utenza nuovi
16.1 In occasione di ogni richiesta di nuovo allaccio di un impianto di utenza
nuovo il distributore mette a disposizione del venditore:
a. se l'impianto di utenza ricade nell'ambito di applicazione della legge n.
46/90, i moduli "Richiesta di attivazione della fornitura di gas", di cui
all'allegato A, e "Attestazione di corretta esecuzione dell'impianto", di cui
all'allegato B;
b. se l'impianto di utenza non ricade nell'ambito di applicazione della legge n.
46/90, i moduli "Richiesta di attivazione della fornitura di gas", di cui
all'allegato C, e "Attestazione di corretta esecuzione dell'impianto", di cui
all'allegato D.
16.2 Il modulo di cui all'allegato A o C, compilato in tutte le sue parti e
firmato a cura del cliente finale e il modulo di cui all'allegato B o D,
compilato nelle sezioni pertinenti e firmato a cura dell'installatore
dell'impianto di utenza, corredato di tutti gli allegati indicati nel modulo
stesso, costituiscono la documentazione indispensabile per l'attivazione della
fornitura.
16.3 Nel caso di esito positivo dell'accertamento sulla documentazione di cui al
precedente comma 16.2, il distributore attiva la fornitura di gas.
16.4 Nel caso in cui l'accertamento abbia esito negativo, il distributore,
almeno due giorni lavorativi prima della data fissata o concordata con il
venditore per l'attivazione della fornitura di gas, invia al venditore stesso,
previo avviso di annullamento dell'appuntamento, una comunicazione in cui:
a. notifica l'esito negativo dell'accertamento;
b. evidenzia le motivazioni dell'esito negativo ed indica le non conformita'
alle norme tecniche vigenti riscontrate;
c. segnala al venditore che richiede l'attivazione della fornitura la necessita'
di presentare una nuova richiesta di attivazione della fornitura, corredata
della documentazione di cui al comma 16.2 del presente regolamento in forma
completa e congruente, solo dopo avere provveduto all'eliminazione delle non
conformita' riscontrate.
16.5 Il cliente finale entro i 30 giorni solari successivi alla data di
attivazione della fornitura di gas fa pervenire al distributore:
a. per gli impianti di utenza ricadenti nell'ambito di applicazione della legge
n. 46/90, copia della dichiarazione di conformita' dell'impianto di utenza
compilata in ogni sua parte e sottoscritta dall'installatore, priva degli
allegati previsti dalle leggi vigenti in materia;
b. per gli impianti di utenza non ricadenti nell'ambito di applicazione della
legge n. 46/90, copia di una dichiarazione dell'installatore in cui attesta
sotto la propria responsabilita' di aver eseguito con esito positivo tutte le
prove di sicurezza e funzionalita' dell'impianto di utenza e delle
apparecchiature da esso alimentate richieste dalle leggi e norme tecniche
vigenti e nel rispetto delle istruzioni fornite dai fabbricanti degli apparecchi
collegati all'impianto.
16.6 Il distributore sospende la fornitura di gas nel caso in cui, trascorsi 40
giorni solari dalla data di attivazione della fornitura, non gli sia pervenuta
la documentazione di cui al precedente comma. In tal caso il distributore, con
un preavviso di almeno due giorni lavorativi, comunica al cliente finale:
a. la data di sospensione della fornitura di gas;
b. l'addebito al suo venditore dell'importo di cui al comma 8.7 perl'intervento di sospensione della fornitura di gas;
c. i tempi per l'attivazione della fornitura, che decorreranno dalla data di
presentazione della documentazione richiesta e non consegnata.
16.7 Quanto previsto dai commi precedenti deve essere indicato nel preventivo
per l'esecuzione di lavori che prevedano anche l'attivazione della fornitura di
cui agli articoli 4 e 5 della deliberazione n. 47/00.
Articolo 17
Ulteriori obblighi di registrazione per accertamenti su impianti di utenza nuovi
17.1 Il distributore, in aggiunta a quanto previsto dall'articolo 9, registra
per ogni accertamento effettuato su impianti di utenza nuovi in occasione di
nuovi allacci la data di ricezione della documentazione di cui al comma 16.5.
Articolo 18
Norme transitorie per impianti di utenza nuovi
18.1 Qualora, successivamente all'entrata in vigore del Titolo II e fino al
31 marzo 2005, il distributore non fosse in grado di ottemperare alle
disposizioni in esso contenute, la fornitura puo' essere attivata previa
acquisizione del modulo di cui all'allegato E, consegnato dal distributore al
venditore, compilato nella sezione pertinente e firmato dall'installatore, fatto
pervenire dal cliente finale al distributore in sostituzione dei moduli di cui
al comma 16.1.
Titolo III - Impianti di utenza
modificati o riattivati
Articolo 19
Accertamenti sugli impianti di utenza modificati o riattivati
19.1 Il distributore effettua gli accertamenti relativi agli impianti di utenza
modificati o riattivati con le modalita' stabilite nel presente Titolo che si
applica:
a. agli impianti di utenza a gas modificati;
b. all'attivazione della fornitura ad impianti di utenza in servizio ai quali
sia stata sospesa la fornitura di gas, con esclusione delle riattivazioni per
morosita' e delle riattivazioni effettuate a seguito della sospensione della
fornitura ai sensi del comma 16.6;
c. ai nuovi allacci di impianti di utenza precedentemente alimentati con altro
tipo di gas.
19.2 Il presente Titolo non si applica:
a. ai nuovi allacci di impianti di utenza nuovi;
b. agli impianti di utenza in servizio, con esclusione degli impianti di utenza
di cui all'articolo 20.
Articolo 20
Modifica di impianti di utenza
20.1 Il cliente finale che ha fatto effettuare sull'impianto di utenza in
servizio o con fornitura sospesa per subentro non immediato operazioni di
ampliamento, trasformazione o manutenzione straordinaria ai sensi dell'articolo
8 del decreto del Presidente della Repubblica n. 447/91, qualora l'impianto di
utenza non ricada nei casi previsti dall'articolo 22 e dai commi 23.1 e 23.2, fa
pervenire al distributore che fornisce il gas al medesimo impianto di utenza:a.nel caso in cui l'impianto di utenza sia in servizio:
i. se ricade nel campo di applicazione della legge n. 46/90, una copia della
dichiarazione di conformita' di cui alla legge n. 46/90 rilasciata
dall'installatore che ha eseguito le modifiche, completa di tutti gli allegati;
ii. se non ricade nel campo di applicazione della legge n. 46/90, una
dichiarazione dell'installatore che ha eseguito le modifiche, completa di tutti
gli allegati previsti dal modulo di cui
all'allegato D, con la quale lo stesso installatore attesta sotto la propria
responsabilita' di aver operato in modo conforme alla regola dell'arte;
b.nel caso in cui l'impianto di utenza abbia la fornitura sospesa per
subentro non immediato e le modifiche eseguite non richiedano l'effettuazione di
prove di sicurezza e funzionalita' sugli apparecchi a gas:
i. se ricade nel campo di applicazione della legge n. 46/90, una copia della
dichiarazione di conformita' di cui alla legge n. 46/90 rilasciata
dall'installatore che ha eseguito le modifiche, completa di tutti gli allegati;ii. se non ricade nel campo di applicazione della legge n. 46/90, una
dichiarazione dell'installatore che ha eseguito le modifiche, completa di tutti
gli allegati previsti dal modulo di cui all'allegato D, con la quale lo stesso
installatore attesta sotto la propria responsabilita' di aver operato in modo
conforme alla regola dell'arte;
c. nel caso in cui l'impianto di utenza abbia la fornitura sospesa per subentro
non immediato e le modifiche eseguite richiedano l'effettuazione di prove di
sicurezza e funzionalita' sugli apparecchi a gas, la documentazione prevista dal
successivo comma 22.2, lettera b).
Articolo 21
Accertamento di impianti di utenza modificati
21.1 Il distributore effettua l'accertamento sulla documentazione di cui al
comma 20.1.
21.2 Nel caso di impianto di utenza al quale la fornitura sia stata sospesa per
subentro non immediato, il distributore attua quanto previsto dai precedenti
commi 16.3, 16.4, 16.5, 16.6 e 16.7.
21.3 Nel caso di impianto di utenza in servizio, il distributore:
a.se l'accertamento della documentazione di cui al comma 20.1 ha esito
positivo, non sospende la fornitura di gas;
b.se l'accertamento della documentazione di cui al comma 20.1 ha esito
negativo, sospende la fornitura di gas ed invia al cliente finale una
comunicazione scritta in cui:
i. notifica l'esito negativo dell'accertamento;
ii. evidenzia le motivazioni dell'esito negativo ed indica le non conformita'
riscontrate alle norme tecniche vigenti;
iii. segnala la necessita' di presentare una nuova richiesta di attivazione
della fornitura, corredata della documentazione di cui al successivo comma 22.2,
solo dopo avere provveduto all'eliminazione delle non conformita' alla
legislazione vigente.";
21.4 Il distributore attribuisce agli impianti in servizio modificati di cui
all'articolo 20 lo stato di impianto di utenza modificato o riattivato.
Articolo 22
Attivazione della fornitura di gas a seguito di richiesta di esecuzione di
lavori
22.1 Il distributore, nel caso di richiesta di attivazione della fornitura di
gas sospesa a seguito di modifiche all'impianto di utenza derivanti da richiesta
di esecuzione di lavori e nel caso di nuovo allaccio di un impianto di utenza
precedentemente alimentato con altro tipo di gas, attua quanto previsto dai
precedenti commi 16.1, 16.3, 16.4, 16.5, 16.6 e 16.7.
22.2 Costituiscono documentazione indispensabile per l'attivazione della
fornitura di gas:
a. la copia della dichiarazione di conformita' di cui alla legge n. 46/90
completa di tutti gli allegati obbligatori per legge, nei casi in cui la
modifica dell'impianto di utenza richieda il rilascio della dichiarazione
medesima e non comporti per l'installatore la necessita' di effettuare prove di
sicurezza e di funzionalita' sulle apparecchiature;
b. il modulo di cui all'allegato A o C, compilato in tutte le sue parti e
firmato a cura del cliente finale e il modulo di cui all'allegato B o D,
compilato nelle sezioni pertinenti e firmato dall'installatore, corredato di
tutti gli allegati indicati nel modulo stesso, in tutti gli altri casi.
22.3 Il distributore attribuisce ai nuovi allacci di impianti di utenza
precedentemente alimentati con altro tipo di gas lo stato di impianto di utenza
modificato o riattivato.
Articolo 23
Attivazione della fornitura di gas sospesa per cause diverse dalla modifica
dell'impianto di utenza
23.1 Nel caso di attivazione della fornitura di gas ad un impianto di utenza in
servizio per il quale la fornitura e' stata sospesa dal distributore a seguito
di dispersione di gas rilevata sull'impianto di utenza dal servizio di pronto
intervento, il distributore attiva la fornitura di gas dietro presentazione da
parte del cliente finale del modulo di cui all'allegato E, compilato nella
sezione pertinente e sottoscritto da un installatore.
23.2 Nel caso di sospensione della fornitura di gas da parte del distributore a
seguito di richiesta del Comune o dell'Ente locale competente ai sensi
dell'articolo 16, comma 6, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164/00, o
di altra pubblica autorita', il distributore attiva la fornitura di gas
all'impianto di utenza dietro disposizione del Comune, dell'Ente locale di cui
sopra o della pubblica autorita' mediante la procedura definita dal precedente
articolo 22.
23.3 Nel caso di richiesta di attivazione della fornitura di gas ad un impianto
di utenza precedentemente in servizio al quale sia stata sospesa la fornitura e
che non ricada nei casi indicati dagli articoli 20, 21 e 22 e dai commi 23.1 e
23.2, il distributore attiva la fornitura di gas, attribuendo all'impianto di
utenza lo stato di impianto di utenza modificato o riattivato.
Articolo 24
Ulteriori obblighi di registrazione per accertamenti su impianti di utenza
modificati o riattivati
24.1 Il distributore, in aggiunta a quanto previsto dall'articolo 9, registra la
data di ricevimento della documentazione di cui al comma 20.1.
Titolo IV - Impianti di utenza in servizio
Articolo 25
Accertamenti sugli impianti di utenza in servizio
25.1 IIl distributore effettua gli accertamenti relativi agli impianti di utenza
in servizio con le modalita' stabilite nel presente Titolo.
25.2 Il presente Titolo non si applica:
a. ai nuovi allacci;
b. agli impianti di utenza modificati o riattivati.
Articolo 26
Criteri essenziali di sicurezza di un impianto di utenza in servizio
26.1 Ai fini del presente regolamento, i criteri essenziali per definire un
impianto di utenza in servizio sicuro ai fini della pubblica incolumita' sono:
a. l'idoneita' della ventilazione adeguata alla portata termica degli apparecchi
installati, in relazione alla tipologia degli apparecchi stessi;
b. l'idoneita' dell'aerazione, negli ambienti dove sono installati gli
apparecchi per i quali necessitano tali sistemi;
c. l'efficienza dei sistemi di smaltimento e delle aperture di scarico dei
prodotti della combustione, adeguati alla portata termica degli apparecchi
installati;
d. la tenuta degli impianti interni di distribuzione del gas combustibile;
e. l'idoneita' dei locali ove sono ubicati l'impianto di utenza e gli apparecchi
ad esso collegati.
Articolo 27
Modalita' di effettuazione degli accertamenti su impianti di utenza in servizio
27.1 Il distributore individua con criteri non discriminatori gli impianti di
utenza da sottoporre annualmente ad accertamento tra quelli in servizio
allacciati all'impianto di distribuzione da esso
gestito. Ai fini dell'effettuazione degli accertamenti di cui sopra richiede ai
venditori i dati relativi ai clienti finali destinatari degli accertamenti. Il
venditore e' tenuto ad inviare al distributore i dati entro 30 giorni solari
dalla data di ricevimento della lettera di richiesta.
27.2 Il distributore effettua l'accertamento sulla documentazione di cui alla
successiva lettera b), relativa agli impianti di utenza in servizio, richiesta
mediante l'invio al cliente finale dicomunicazione con lettera raccomandata A.R.
nella quale:
a. precisa che la documentazione richiesta e' finalizzata ad accertare il
rispetto dei criteri essenziali di sicurezza del suo impianto di utenza in
servizio ai fini della pubblica incolumita';
b. richiede l'invio, entro 150 giorni solari dalla data di ricevimento della
comunicazione, in alternativa di:
i. copia della dichiarazione di conformita' di cui alla legge n. 46/90, completa
di tutti gli allegati, nel caso di impianti ricadenti nel campo di applicazione
della legge, realizzati dopo la sua entrata in vigore;
ii. copia della documentazione prevista dalla norma tecnica pubblicata dall'Uni
che definisce le modalita' di verifica su impianti di utenza in servizio dei
criteri essenziali di sicurezza ai fini della pubblica incolumita' di cui
all'articolo 26;
c. precisa che:
i. l'accertamento sulla documentazione inviata sara' effettuato senza oneri
diretti per il cliente finale interessato;
ii. in caso di esito positivo di tale accertamento, ne dara' comunicazione
scritta al cliente finale;
iii. in caso di esito negativo di tale accertamento, provvedera' a sospendere la
fornitura di gas al cliente finale e addebitera' al suo venditore l'importo di
cui al comma 8.7 per l'intervento di sospensione della fornitura di gas;
iv. in caso di mancato invio della documentazione, inviera' notifica al Comune
competente per territorio e, salvo diversa disposizione da parte del Comune
stesso, provvedera' a sospendere la fornitura trascorsi ulteriori 60 giorni
dalla data di invio della notifica al Comune.
27.3 Nel caso in cui dopo 180 giorni solari dalla data di invio della
comunicazione di cui al comma precedente la documentazione non sia ancora
pervenuta al distributore, quest'ultimo:
a. invia al cliente finale un sollecito con lettera raccomandata A.R. con il
quale richiede nuovamente ed entro 30 giorni solari dalla data di ricevimento
del sollecito la documentazione di cui al comma precedente;
b. qualora tale documentazione non pervenga al distributore entro i successivi
40 giorni solari dalla data di invio del sollecito, il distributore entro i
successivi 5 giorni lavorativi:
i. notifica al Comune competente per territorio, l'impossibilita' di procedere
all'accertamento e che, salvo diversa indicazione scritta da parte del Comune
stesso, provvedera' a sospendere la fornitura trascorsi ulteriori 60 giorni
dalla data di invio della notifica stessa;
ii. comunica per iscritto al cliente finale di avere inviato al Comune
competente per territorio la notifica di cui al precedente punto e che trascorsi
ulteriori 60 giorni dalla data di invio di tale notifica, salvo diversa
disposizione da parte del Comune stesso o ricevimento della documentazione
richiesta, provvedera' a sospendere la fornitura.
27.4 Nel caso in cui l'esito dell'accertamento sia negativo, il distributore:
a. sospende la fornitura di gas al cliente finale;
b. invia al cliente finale una comunicazione scritta in cui:
i. notifica l'esito negativo dell'accertamento;
ii. evidenzia le motivazioni dell'esito negativo ed indica le difformita'
riscontrate alle norme tecniche vigenti in materia;
iii. segnala la necessita' di presentare una nuova richiesta di attivazione
della fornitura di gas, in conformita' a quanto previsto dall'articolo 22, solo
dopo avere provveduto all'eliminazione delle difformita' alle norme tecniche
vigenti riscontrate.
Articolo 28
Periodicita' degli accertamenti su impianti di utenza in servizio
28.1 Il distributore, per ogni anno termico e per ogni impianto o porzione di
impianto di distribuzione da esso gestito, ha l'obbligo di sottoporre ad
accertamento un numero di impianti di utenza in servizio tale da rispettare le
seguenti percentuali minime:
a. 1% per l'anno termico 2006-2007;
b. 2% per l'anno termico 2007-2008;
c. 3% per gli anni termici successivi.
28.2 Il distributore, qualora per un impianto o porzione di impianto di
distribuzione da esso gestito non rispetti la percentuale minima annua di cui al
precedente comma 28.1, subisce una penale per ogni mancato accertamento pari a
euro 250,00 (duecentocinquanta) da portare in detrazione nel calcolo di cui al
comma 8.4, fatto salvo quanto previsto dal comma 28.7.
28.3 Il distributore per ogni anno termico e per ogni impianto o porzione di
impianto di distribuzione da esso gestito puo' sottoporre ad accertamento un
numero di impianti di utenza in servizio tale da rispettare anche le seguenti
percentuali massime:
a. 3% per l'anno termico 2006-2007;
b. 4% per l'anno termico 2007-2008;
c. 5% per gli anni termici successivi.
28.4 Il distributore, qualora per un impianto o porzione di impianto di
distribuzione da esso gestito superi la percentuale massima annua indicata al
precedente comma 28.3, non puo' conteggiare gli impianti di utenza sottoposti ad
accertamento eccedenti nel calcolo per la copertura dei costi di cui al comma
8.4.
28.5 Ai fini del rispetto delle percentuali di cui ai commi precedenti
concorrono anche gli impianti di utenza per i quali sia stato impedito
l'accertamento purche' il distributore abbia provveduto nell'anno termico di
riferimento all'invio al Comune competente per territorio e al cliente finale
della comunicazione di cui al comma 27.3.
28.6 Le percentuali di cui ai commi precedenti sono calcolate, per ogni impianto
o porzione di impianto di distribuzione, sulla base delle informazioni
comunicate dai venditori di cui al comma 13.2. Nel caso di mancata comunicazione
da parte di un venditore dei dati di cui al comma 13.2, il distributore calcola
le percentuali utilizzando il numero totale dei clienti finali forniti da quel
venditore alla data del 30 settembre precedente.
28.7 Il distributore non puo' sottoporre ad accertamento un impianto di utenza
in servizio prima che siano trascorsi almeno dieci anni termici dall'ultimo
accertamento effettuato ai sensi del presente regolamento, con esclusione degli
impianti di utenza per i quali il distributore abbia ricevuto la documentazione
di cui al precedente comma 20.1.
28.8 Il distributore rispetta le percentuali di cui ai commi 28.1 e 28.3 in
proporzione al periodo di gestione dell'impianto di distribuzione o della
porzione di impianto di distribuzione da esso gestito.
Articolo 29
Ulteriori obblighi di registrazione per accertamenti su impianti di utenza in
servizio
29.1 Il distributore, in aggiunta a quanto previsto dall'articolo 9,
registra per ogni accertamento effettuato su impianti di utenza in servizio:
a. la data di invio della comunicazione di richiesta della documentazione di cui
al comma 27.2;
b. la data di ricezione della documentazione di cui al comma 27.2;
c. la data della eventuale comunicazione al Comune competente di cui al comma
27.3.
Titolo V - Disposizioni finali
Articolo 30
Modifiche della deliberazione dell'Autorita' per l'energia elettrica e il gas 2
marzo 2000, n. 47/00
30.1 A partire dall'1 ottobre 2004 i tempi massimi di attivazione della
fornitura indicati all'articolo 21, comma 21.1, Tabella 1, della deliberazione
n. 47/00, pari a 5 e a 10 giorni lavorativi rispettivamente per clienti finali
con gruppo di misura fino alla classe G 25 e per clienti finali con gruppo di
misura dalla classe G 40, vengono innalzati a 10 e 15 giorni lavorativi.
Articolo 31
Modifiche della deliberazione dell'Autorita' per l'energia elettrica e il gas 28
dicembre 2000, n. 237/00
31.1 Il comma 2 dell'articolo 11 della deliberazione dell'Autorita' 28 dicembre
2000 n. 237/00 e' abrogato con decorrenza dall'1 luglio 2004.
Articolo 32
Abrogazione della deliberazione dell'Autorita' per l'energia elettrica e il gas
18 aprile 2002, n. 64/02
32.1 La deliberazione dell'Autorita' 18 aprile 2002 n. 64/02 e' abrogata con
decorrenza dall'1 luglio 2004.
Articolo 33
Entrata in vigore
33.1 Fatto salvo quanto indicato dai commi 11.2, 11.5, 13.1, 30.1, 31.1 e 32.1,
i Titoli I e V entrano in vigore dalla data di pubblicazione del presente
regolamento.
33.2 Fatto salvo quanto previsto dal comma 18.1, il Titolo II entra in vigore
dall'1 ottobre 2004.
33.3 Il Titolo III entra in vigore dall'1 ottobre 2005.
33.4 Il Titolo IV entra in vigore dall'1 ottobre 2006. Il Titolo IV non si
applica nei comuni nei quali sia in corso il periodo di avviamento del servizio
di distribuzione, limitatamente a tale periodo.
33.5 Per i distributori che, alla data del 31 dicembre 2003, servivano un numero
di clienti finali minore o uguale a 5.000, i termini di cui ai precedenti commi
sono differiti di un anno.
33.6 Nel caso di subentro nella gestione di un impianto di distribuzione o di
una porzione di esso, tra un distributore che, alla data del 31 dicembre 2003,
serviva un numero di clienti finali minore o uguale a 5.000, e un distributore
che, alla medesima data, serviva un numero di clienti finali maggiore di 5.000,
il distributore subentrante e' tenuto ad applicare il presente regolamento a
partire dall'1 ottobre dell'anno successivo a quello di subentro.