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Decreto 19 febbraio 2007
Ministero dello sviluppo economico. Criteri e modalità per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell'articolo 7 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387.
(G.U. n. 45 del 23-2-2007)
IL MINISTRO DELLO
SVILUPPO ECONOMICO
di concerto con
IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Visto l'art. 7, comma 1,
del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, recante attuazione della
direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da
fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità, prevede che
il Ministro delle attività produttive, di concerto con il Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio, d'intesa con la Conferenza
unificata, adotti uno o più decreti con i quali sono definiti i criteri per
l'incentivazione della produzione di energia elettrica dalla fonte solare;
Visto l'art. 7, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 29 dicembre 2003,
n. 387, stabilisce che per l'elettricità prodotta mediante conversione fotovoltaica della fonte solare i criteri per l'incentivazione prevedono una
specifica tariffa incentivante, di importo decrescente e di durata tali da
garantire una equa remunerazione dei costi di investimento e di esercizio;
Visti i decreti del Ministro delle attività produttive di concerto con il
Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio 28 luglio 2005 e 6 febbraio
2006 (nel seguito: i decreti interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio
2006), con i quali e' stata data prima attuazione a quanto disposto dall'art. 7,
comma 2, lettera d), del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387;
Vista la legge 17 luglio 2006, n. 233, di conversione in legge, con
modificazioni, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni
urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio
dei Ministri e dei Ministeri. Delega al Governo per il coordinamento delle
disposizioni in materia di funzioni e organizzazione della Presidenza del
Consiglio dei Ministri e dei Ministeri;
Visto il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni
e integrazioni, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al
rendimento energetico nell'edilizia;
Visto l'art. 52 del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, e successive
modificazioni e integrazioni, il quale dispone, tra l'altro, che non e'
sottoposta ad imposta l'energia elettrica prodotta con impianti azionati da
fonti rinnovabili con potenza non superiore a 20 kW;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996 come modificato
ed integrato dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 settembre
1999, il quale dispone che per talune tipologie di progetti che non ricadono in
aree naturali protette, tra le quali gli impianti industriali non termici per la
produzione di energia, vapore ed acqua calda, l'autorità competente verifica se
le caratteristiche del progetto richiedono lo svolgimento della procedura di
valutazione d'impatto ambientale;
Visto l'art. 136 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, il quale
individua gli immobili e le aree di notevole interesse pubblico soggette alle
disposizioni di cui al titolo I della parte terza dello stesso decreto
legislativo;
Considerato che i primi risultati dell'attuazione dei decreti interministeriali
28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 hanno evidenziato una notevole complessità
gestionale del meccanismo nonché un eccessivo squilibrio a favore della
realizzazione di grandi impianti installati a terra;
Considerato che gli impianti fotovoltaici possono essere realizzati anche
disponendo i relativi moduli sugli edifici;
Considerato che gli impianti fotovoltaici con moduli collocati secondo criteri
di integrazione architettonica o funzionale su elementi di arredo urbano e
viario, superfici esterne degli involucri di edifici, fabbricati e strutture
edilizie di qualsiasi funzione e destinazione, non ricadenti in aree naturali
protette non sono assoggettati a procedura di valutazione d'impatto ambientale
in ragione dei predetti criteri di integrazione;
Ritenuto di dover introdurre correttivi al meccanismo introducendo un sistema di
accesso agli incentivi semplificato, stabile e duraturo;
Ritenuto opportuno chiarire che, in forza dell'art. 52 del citato decreto
legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, e successive modificazioni e integrazioni,
gli impianti fotovoltaici di potenza non superiore a 20 kW sono da considerare
impianti non industriali, e dunque non assoggettabili alla procedura di
valutazione d'impatto ambientale, qualora non ricadenti in aree naturali
protette;
Ritenuto di dover orientare il processo di diffusione del fotovoltaico verso
applicazioni più promettenti, in termini di potenziale di diffusione e connesso
sviluppo tecnologico, e che consentano minor utilizzo del territorio,
privilegiando l'incentivazione di impianti fotovoltaici i cui moduli sono
posizionati o integrati nelle superfici esterne degli involucri degli edifici e
negli elementi di arredo urbano e viario, tenendo tuttavia conto anche dei
maggiori costi degli impianti di piccola potenza, nonché di alcune applicazioni
specifiche;
Ritenuto che il fotovoltaico sia da sostenere prioritariamente in abbinamento
all'uso efficiente dell'energia, in particolare con modalità organicamente
raccordate con le disposizioni in materia di efficienza energetica degli
edifici;
Acquisita l'intesa della Conferenza unificata, di cui all'art. 8 del decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sancita nella seduta del 15 febbraio 2007;
E m a n a il seguente
decreto:
Art. 1. Finalità
1. Il presente decreto stabilisce i criteri e le
modalità per incentivare la
produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici, in attuazione
dell'art. 7 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387.
Art. 2. Definizioni
1. Ai fini del presente decreto valgono le seguenti definizioni:
a) impianto o sistema
solare fotovoltaico (o impianto fotovoltaico) e' un impianto di produzione di
energia elettrica mediante conversione diretta della radiazione solare, tramite
l'effetto fotovoltaico; esso e' composto principalmente da un insieme di moduli
fotovoltaici, nel seguito denominati anche moduli, uno o più gruppi di
conversione della corrente continua in corrente alternata e altri componenti
elettrici minori;
b1) impianto fotovoltaico non integrato e' l'impianto con moduli ubicati al
suolo, ovvero con moduli collocati, con modalità diverse dalle tipologie di cui
agli allegati 2 e 3, sugli elementi di arredo urbano e viario, sulle superfici
esterne degli involucri di edifici, di fabbricati e strutture edilizie di
qualsiasi funzione e destinazione;
b2) impianto fotovoltaico parzialmente integrato e' l'impianto i cui moduli sono
posizionati, secondo le tipologie elencate in allegato 2, su elementi di arredo
urbano e viario, superfici esterne degli involucri di edifici, fabbricati,
strutture edilizie di qualsiasi funzione e destinazione;
b3) impianto fotovoltaico con integrazione architettonica e' l'impianto
fotovoltaico i cui moduli sono integrati, secondo le tipologie elencate in
allegato 3, in elementi di arredo urbano e viario, superfici esterne degli
involucri di edifici, fabbricati, strutture edilizie di qualsiasi funzione e
destinazione;
c) potenza nominale (o massima, o di picco, o di targa) dell'impianto
fotovoltaico e' la potenza elettrica dell'impianto, determinata dalla somma
delle singole potenze nominali (o massime, o di picco, o di targa) di ciascun
modulo fotovoltaico facente parte del medesimo impianto, misurate alle
condizioni nominali, come definite alla lettera d);
d) condizioni nominali sono le condizioni di prova dei moduli fotovoltaici nelle
quali sono rilevate le prestazioni dei moduli stessi, secondo un protocollo
definito dalle norme CEI EN 60904-1 di cui all'allegato 1;
e) energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico e' l'energia elettrica
misurata all'uscita del gruppo di conversione della corrente continua in
corrente alternata, ivi incluso l'eventuale trasformatore, prima che essa sia
resa disponibile alle utenze elettriche del soggetto responsabile e/o immessa
nella rete elettrica;
f) punto di connessione e' il punto della rete elettrica, di competenza del
gestore di rete, nel quale l'impianto fotovoltaico viene collegato alla rete
elettrica;
g) data di entrata in esercizio di un impianto fotovoltaico e' la prima data
utile a decorrere dalla quale sono verificate tutte le seguenti condizioni:
g1) l'impianto e' collegato in parallelo con il sistema elettrico;
g2) risultano installati tutti i contatori necessari per la contabilizzazione
dell'energia prodotta e scambiata o ceduta con la rete;
g3) risultano attivi i relativi contratti di scambio o cessione dell'energia
elettrica;
g4) risultano assolti tutti gli eventuali obblighi relativi alla regolazione
dell'accesso alle reti;
h) soggetto responsabile e' il soggetto responsabile dell'esercizio
dell'impianto e che ha diritto, nel rispetto delle disposizioni del presente
decreto, a richiedere e ottenere le tariffe incentivanti;
i) soggetto attuatore è il Gestore dei servizi elettrici - GSE S.p.a., già
Gestore della rete di trasmissione nazionale S. p. a., di cui al decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri 11 maggio 2004;
j) potenziamento e' l'intervento tecnologico eseguito su un impianto entrato in
esercizio da almeno due anni, consistente in un incremento della potenza
nominale dell'impianto, mediante aggiunta di moduli fotovoltaici la cui potenza
nominale complessiva sia non inferiore a 1 kW, in modo da consentire una
produzione aggiuntiva dell'impianto medesimo, come definita alla lettera k);
k) produzione aggiuntiva
di un impianto e' l'aumento, ottenuto a seguito di un potenziamento ed espresso
in kWh, dell'energia elettrica prodotta annualmente, di cui alla lettera e),
rispetto alla produzione annua media prima dell'intervento, come definita alla
lettera l); per i soli interventi di potenziamento su impianti non muniti del
gruppo di misura dell'energia prodotta, la produzione aggiuntiva e' pari
all'energia elettrica prodotta dall'impianto a seguito dell'intervento di
potenziamento, moltiplicata per il rapporto tra l'incremento di potenza nominale
dell'impianto, ottenuto a seguito dell'intervento di potenziamento, e la potenza
nominale complessiva dell'impianto a seguito dell'intervento di potenziamento;
l) produzione annua media di un impianto e' la media aritmetica, espressa in kWh,
dei valori dell'energia elettrica effettivamente prodotta, di cui alla lettera
e), negli ultimi due anni solari, al netto di eventuali periodi di fermata
dell'impianto eccedenti le ordinarie esigenze manutentive;
m) rifacimento totale e' l'intervento impiantistico-tecnologico eseguito su un
impianto entrato in esercizio da almeno venti anni che comporta la sostituzione
con componenti nuovi almeno di tutti i moduli fotovoltaici e del gruppo di
conversione della corrente continua in corrente alternata;
n) piccola rete isolata e' una rete elettrica così come definita dall'art. 2,
comma 17, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, e successive
modificazioni e integrazioni;
r) servizio di scambio
sul posto e' il servizio di cui all'art. 6 del decreto legislativo 29 dicembre
2003, n. 387, come disciplinato dalla deliberazione dell'Autorità per l'energia
elettrica e il gas 10 febbraio 2006, n. 28/06, ed eventuali successivi
aggiornamenti.
2. Valgono inoltre le definizioni riportate all'art. 2 del decreto legislativo
16 marzo 1999, n. 79, escluso il comma 15, nonché le definizioni riportate
all'art. 2 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387.
Art. 3. Requisiti dei soggetti che possono beneficiare delle tariffe
incentivanti
1. Possono beneficiare delle tariffe di cui all'art. 6 e del premio di cui
all'art. 7:
a) le persone fisiche;
b) le persone giuridiche;
c) i soggetti pubblici;
d) i condomini di unità abitative e/o di edifici.
Art. 4. Requisiti dei componenti e degli impianti ai fini dell'accesso alle tariffe incentivanti
1. Nei limiti stabiliti
all'art. 13, l'accesso alle tariffe incentivanti di cui all'art. 6 e al premio
di cui all'art. 7 e' consentito a condizione che gli impianti fotovoltaici
rispettino i requisiti di cui ai successivi commi e sempreché i medesimi
impianti non abbiano beneficiato delle tariffe incentivanti introdotte dai
decreti interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006.
2. La potenza nominale degli impianti deve essere non inferiore a 1 kW.
3. Gli impianti fotovoltaici devono essere entrati in esercizio in data
successiva alla data di entrata in vigore del provvedimento di cui all'art. 10,
comma 1, a seguito di interventi di nuova costruzione, rifacimento totale o
potenziamento. Gli impianti entrati in esercizio a seguito di potenziamento
possono accedere alle tariffe incentivanti limitatamente alla produzione
aggiuntiva ottenuta a seguito dell'intervento di potenziamento, e non possono
accedere al premio di cui all'art. 7.
4. Gli impianti fotovoltaici e i relativi componenti devono essere conformi alle
norme tecniche richiamate nell'allegato 1 e devono essere realizzati con
componenti di nuova costruzione o comunque non già impiegati in altri impianti.
5. Gli impianti fotovoltaici devono ricadere tra le tipologie di cui all'art. 2,
comma 1, lettere b1), b2) e b3).
6. Gli impianti fotovoltaici devono essere collegati alla rete elettrica o a
piccole reti isolate. Ogni singolo impianto fotovoltaico dovrà essere
caratterizzato da un unico punto di connessione alla rete elettrica, non
condiviso con altri impianti fotovoltaici.
7. Sono ammessi alle tariffe incentivanti previste dal presente decreto anche
gli impianti entrati in esercizio nel periodo intercorrente tra il 1° ottobre
2005 e la data di entrata in vigore del provvedimento di cui all'art. 10, comma
1, sempreché realizzati nel rispetto delle disposizioni dei decreti
interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006, e sempreché tali impianti
non beneficino e non abbiano beneficiato delle tariffe di cui ai medesimi
decreti interministeriali. Ai predetti impianti compete, in relazione alla
potenza nominale dei medesimi, la tariffa prevista dall'art. 6, relativa agli
impianti che entrano in esercizio nel 2007.
8. Per gli impianti di cui al comma 7, la richiesta di concessione della
pertinente tariffa incentivante deve essere inoltrata entro novanta giorni dalla
data di entrata in vigore del provvedimento di cui all'art. 10, comma 1, a pena
la decadenza del diritto alle tariffe incentivanti. La richiesta e' corredata
della documentazione finale di entrata in esercizio elencata nell'allegato 4,
con le seguenti varianti al punto 5 del medesimo allegato:
a) il testo del punto c) e' sostituito dal seguente:
"conformità
dell'impianto alle disposizioni dell'art. 4 del decreto interministeriale 28
luglio 2005, come modificato dal decreto interministeriale 6 febbraio 2006";
b) il testo del punto g) e' sostituito dal seguente:
"g1) di non incorrere in
condizioni che, ai sensi del decreto interministeriale 28 luglio 2005, art. 10,
commi da 2 a 5, comportano la non applicabilità o la non compatibilità con le
tariffe di cui all'art. 6;
g2) di beneficiare [o non beneficiare] della detrazione fiscale richiamata
all'art. 2, comma 5, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, ivi incluse proroghe
e modificazioni della medesima detrazione, il cui beneficio comporta una
riduzione del 30% delle tariffe incentivanti riconosciute".
9. Con successivo decreto sono determinati i criteri per l'incentivazione della
produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte
solare in impianti non collegati alla rete elettrica o a piccole reti isolate.
Art. 5. Procedure per l'accesso alle tariffe incentivanti
1. Il soggetto che intende realizzare un impianto fotovoltaico e accedere alle
tariffe incentivanti di cui all'art. 6 inoltra al gestore di rete il progetto
preliminare dell'impianto e richiede al medesimo gestore la connessione alla
rete ai sensi dell'art. 9, comma 1, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n.
79, e di quanto previsto dall'art. 14 del decreto legislativo 29 dicembre 2003,
n. 387. Nel caso di impianti di potenza nominale non inferiore a 1 kW e non
superiore a 20 kW, il soggetto precisa se intende avvalersi o meno del servizio
di scambio sul posto per l'energia elettrica prodotta.
2. L'Autorità per l'energia elettrica e il gas definisce le modalità e le
tempistiche secondo le quali il gestore di rete comunica il punto di consegna ed
esegue la connessione dell'impianto alla rete elettrica, prevedendo penali nel
caso di mancato rispetto e definendo le modalità con le quali tali condizioni
si applicano anche agli impianti che hanno acquisito il diritto alle tariffe
incentivanti ai sensi dei decreti interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio
2006. Nelle more di tali provvedimenti valgono, per quanto applicabili, le norme
vigenti.
3. A impianto ultimato, il soggetto che ha realizzato l'impianto trasmette al
gestore di rete comunicazione di ultimazione dei lavori.
4. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in esercizio dell'impianto il
soggetto responsabile e' tenuto a far pervenire al soggetto attuatore richiesta
di concessione della pertinente tariffa incentivante, unitamente alla
documentazione finale di entrata in esercizio elencata nell'allegato 4, fatte
salve integrazioni definite nel provvedimento di cui all'art. 10, comma 1. Il
mancato rispetto dei termini di cui al presente comma comporta la non
ammissibilità alle tariffe incentivanti di cui all'art. 6.
5. Entro sessanta giorni dalla data di ricevimento della richiesta di cui al
comma 4, completa di tutta la documentazione ivi richiamata, il soggetto
attuatore, verificato il rispetto delle disposizioni del presente decreto e
tenuto conto di quanto previsto all'art. 6, comunica al soggetto responsabile la
tariffa riconosciuta.
6. Le modalità di erogazione della tariffa di cui all'art. 6 e del premio di
cui all'art. 7 sono fissate nel provvedimento di cui all'art. 10, comma 1.
7. Ai sensi dell'art. 12, comma 5, del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n.
387, per la costruzione e l'esercizio di impianti fotovoltaici per i quali non
e' necessaria alcuna autorizzazione, come risultante dalla legislazione
nazionale o regionale vigente in relazione alle caratteristiche e alla
ubicazione dell'impianto, non si da' luogo al procedimento unico di cui all'art.
12, comma 4, del medesimo decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, ed e'
sufficiente per gli stessi impianti la dichiarazione di inizio attività.
Qualora sia necessaria l'acquisizione di un solo provvedimento autorizzativo
comunque denominato, l'acquisizione del predetto provvedimento sostituisce il
procedimento unico di cui all'art. 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003,
n. 387. Le predette previsioni si applicano anche agli impianti che hanno
acquisito il diritto alle tariffe incentivanti ai sensi dei decreti
interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006.
8. Gli impianti di cui all'art. 2, comma 1, lettere b2) e b3), nonché, ai sensi
dell'art. 52 del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, gli impianti
fotovoltaici di potenza non superiore a 20 kW sono considerati impianti non
industriali e conseguentemente non sono soggetti alla verifica ambientale di cui
al decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996 come modificato ed
integrato dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 settembre
1999, sempreché non ubicati in aree protette.
9. Ai sensi dell'art. 12, comma 7, del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n.
387, anche gli impianti fotovoltaici possono essere realizzati in aree
classificate agricole dai vigenti piani urbanistici senza la necessità di
effettuare la variazione di destinazione d'uso dei siti di ubicazione dei
medesimi impianti fotovoltaici.
10. Il soggetto attuatore predispone una piattaforma informatica per le
comunicazioni tra i soggetti responsabili e lo stesso soggetto attuatore, anche
relative al premio di cui all'art. 7.
Art. 6. Tariffe incentivanti e periodo di diritto
1. L'energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici, realizzati in
conformità al presente decreto ed entrati in esercizio nel periodo
intercorrente tra la data di emanazione del provvedimento di cui all'art. 10,
comma 1, e il 31 dicembre 2008, ha diritto a una tariffa incentivante che, in
relazione alla potenza nominale e alla tipologia dell'impianto, di cui all'art.
2, comma 1, lettere b1), b2) e b3), assume il valore di cui alla successiva
tabella (valori in euro/kWh prodotto dall'impianto fotovoltaico). La tariffa
individuata sulla base della medesima tabella e' riconosciuta per un periodo di
venti anni a decorrere dalla data di entrata in esercizio dell'impianto ed e'
costante in moneta corrente in tutto il periodo di venti anni.
1 | 2 | 3 | ||
Potenza nominale del impianto (Kw) | Impianti di cui all'art. 2, comma 1 lettera b1) | Impianti di cui all'art. 2, comma 1 lettera b2) | Impianti di cui all'art. 2, comma 1 lettera b3) | |
A) | 1 minore o uguale a P minore o uguale a 3 | 0,40 | 0,44 | 0,49 |
B) | 3 < P minore o uguale a 20 | 0,38 | 0,42 | 0,46 |
C) | P > 20 | 0,36 | 0,40 | 0,44 |
2. L'energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici, realizzati in
conformità al presente decreto ed entrati in esercizio in ciascuno degli anni
del periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, ha
diritto, in relazione alla potenza nominale e alla tipologia dell'impianto, alla
tariffa incentivante di cui al comma 1, decurtata del 2% per ciascuno degli anni
di calendario successivi al 2008 con arrotondamento commerciale alla terza
cifra decimale, fermo restando il periodo diventi anni. Il valore della tariffa
e' costante in moneta corrente nel predetto periodo di venti anni.
3. Con successivi decreti del Ministro dello sviluppo economico di concerto con
il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con
la Conferenza unificata, da emanare con cadenza biennale a decorrere dal 2009,
sono ridefinite le tariffe incentivanti per gli impianti che entrano in
esercizio negli anni successivi al 2010, tenendo conto dell'andamento dei prezzi
dei prodotti energetici e dei componenti per gli impianti fotovoltaici, nonché
dei risultati delle attività di cui agli articoli 14 e 15.
In assenza dei predetti
decreti continuano ad applicarsi, per gli anni successivi al 2010, le tariffe
fissate dal presente decreto per gli impianti che entrano in esercizio nell'anno
2010.
4. Le tariffe di cui ai commi 1 e 2 sono incrementate del 5% con arrotondamento
commerciale alla terza cifra decimale nei seguenti casi:
a) per impianti fotovoltaici ricadenti nelle righe B) e C), colonna 1, della
tabella riportata al comma 1, i cui soggetti responsabili impiegano l'energia
prodotta dall'impianto con modalità che consentano ai medesimi soggetti di
acquisire, con riferimento al solo impianto fotovoltaico, il titolo di
autoproduttore di cui all'art. 2, comma 2, del decreto legislativo 16 marzo
1999, n. 79 e successive modificazioni e integrazioni;
b) per gli impianti il cui soggetto responsabile e' una scuola pubblica o
paritaria di qualunque ordine e grado o una struttura sanitaria pubblica;
c) per gli impianti integrati, ai sensi dell'art. 2, comma 1, lettera b3), in
superfici esterne degli involucri di edifici, fabbricati, strutture edilizie di
destinazione agricola, in sostituzione di coperture in eternit o comunque
contenenti amianto;
d) per gli impianti i cui
soggetti responsabili sono enti locali con popolazione residente inferiore a
5000 abitanti sulla base dell'ultimo censimento Istat.
5. Il diritto all'incremento di cui a una delle lettere a), b), c) e d) del
comma 4 non e' cumulabile con gli incrementi delle altre lettere dello stesso
comma 4.
6. Sono fatti salvi gli obblighi previsti dalla normativa fiscale in materia di
produzione di energia elettrica.
Art. 7. Premio per impianti fotovoltaici abbinati ad un uso efficiente
dell'energia
1. Gli impianti fotovoltaici che accedono alle tariffe incentivanti ai sensi del
presente decreto, operanti in regime di scambio sul posto e destinati ad
alimentare, anche parzialmente, utenze ubicate all'interno o comunque asservite
a unità immobiliari o edifici, come definiti dall'art. 2, comma 1, del decreto
legislativo 19 agosto 2005, n. 192 e successive modificazioni e integrazioni,
possono beneficiare di un premio aggiuntivo con le modalità e alle condizioni
di cui ai successivi commi.
2. Il diritto al premio di cui al comma 1 ricorre qualora il soggetto
responsabile si doti di un attestato di certificazione energetica relativo
all'edificio o unità immobiliare, di cui al decreto legislativo citato al comma
1, comprendente anche l'indicazione di possibili interventi migliorativi delle
prestazioni energetiche dell'edificio o dell'unita' immobiliare, e,
successivamente alla data di entrata in esercizio dell'impianto fotovoltaico,
effettui interventi tra quelli individuati nella medesima certificazione
energetica che conseguano, al netto dei miglioramenti conseguenti alla
installazione dell'impianto fotovoltaico, una riduzione di almeno il 10%
dell'indice di prestazione energetica dell'edificio o unità immobiliare
rispetto al medesimo indice come individuato nella certificazione energetica.
Fino alla data di entrata in vigore delle Linee guida nazionali per la
certificazione energetica degli edifici, di cui all'art. 6, comma 9, del decreto
legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni e integrazioni,
l'attestato di certificazione energetica e' sostituito dall'attestato di
qualificazione energetica di cui al medesimo decreto legislativo.
3. L'avvenuta esecuzione degli interventi e l'ottenimento della riduzione del
fabbisogno di energia di cui al comma 2 sono dimostrati mediante produzione di
nuova certificazione energetica dell'edificio o unità immobiliare, con le
stesse modalità di cui al comma 2.
4. A seguito dell'esecuzione degli interventi, il soggetto responsabile
trasmette al soggetto attuatore le certificazioni energetiche dell'edificio o
unità immobiliare, di cui ai commi 2 e 3, chiedendo il riconoscimento del
premio.
5. Il premio e' riconosciuto a decorrere dall'anno solare successivo alla data
di ricevimento della domanda di cui al comma 4, e consiste in una maggiorazione
percentuale della tariffa riconosciuta, di cui all'art. 6, in misura pari alla
metà della percentuale di riduzione del fabbisogno di energia conseguita e
dimostrata come previsto al comma 3, con arrotondamento commerciale alla terza
cifra decimale. La maggiorazione predetta non può in ogni caso eccedere il 30%
della tariffa incentivante riconosciuta alla data di entrata in esercizio
dell'impianto fotovoltaico. La tariffa incentivante maggiorata e' riconosciuta
per l'intero periodo residuo di diritto alla tariffa incentivante.
6. L'esecuzione di nuovi interventi che conseguano una riduzione di almeno il
10% dell'indice di prestazione energetica dell'edificio o unità immobiliare
rispetto al medesimo indice antecedente ai nuovi interventi rinnovano il diritto
al premio, con le medesime modalità di cui ai commi precedenti, fermo restando
il limite massimo del 30% di cui al comma 5.
7. La cessione congiunta dell'edificio o unità immobiliare e dell'impianto
fotovoltaico che ha diritto al premio di cui al presente articolo comporta la
contestuale cessione del diritto alla tariffa incentivante e al premio per il
residuo periodo di diritto.
8. Il premio di cui al comma 1 compete altresì, nella misura del 30% di cui al
comma 5, agli impianti operanti in regime di scambio sul posto, destinati ad
alimentare, anche parzialmente, utenze ubicate all'interno o comunque asservite
a unità immobiliari o edifici, come definiti dall'art. 2, comma 1, del decreto
legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni e integrazioni,
qualora le predette unità immobiliari o edifici siano stati completati
successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto e
conseguano, sulla base di idonea certificazione, un indice di prestazione
energetica dell'edificio o unità immobiliare inferiore di almeno il 50%
rispetto ai valori riportati nell'allegato C, comma 1, tabella 1, del decreto
legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni e integrazioni.
Art. 8. Ritiro e valorizzazione dell'energia elettrica prodotta dagli
impianti fotovoltaici
1. L'energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici di potenza nominale non
superiore a 20 kW può beneficiare della disciplina dello scambio sul posto.
Tale disciplina continua ad applicarsi dopo il termine del periodo di diritto
alla tariffa incentivante di cui all'art. 6.
2. L'energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici che non beneficiano
della disciplina dello scambio sul posto, qualora immessa nella rete elettrica,
e' ritirata con le modalità e alle condizioni fissate dall'Autorità per
l'energia elettrica e il gas ai sensi dell'art. 13, comma 3, del decreto
legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, ovvero ceduta sul mercato.
3. I benefici di cui ai commi 1 e 2 sono aggiuntivi alle tariffe di cui all'art.
6 e al premio di cui all'art. 7.
Art. 9. Condizioni per la cumulabilità di incentivi
1. Le tariffe incentivanti di cui all'art. 6 e il premio di cui all'art. 7 non
sono applicabili all'elettricità prodotta da impianti fotovoltaici per la cui
realizzazione siano o siano stati concessi incentivi pubblici di natura
nazionale, regionale, locale o comunitaria in conto capitale e/o in conto
interessi con capitalizzazione anticipata, eccedenti il 20% del costo
dell'investimento. Le tariffe incentivanti di cui all'art. 6 e il premio di cui
all'art. 7 sono applicabili all'elettricità prodotta da impianti fotovoltaici
per la cui realizzazione siano o siano stati concessi incentivi pubblici di
natura locale, regionale o comunitaria in conto capitale e/o in conto interessi
con capitalizzazione anticipata, nel solo caso in cui il soggetto responsabile
dell'edificio sia una scuola pubblica o paritaria di qualunque ordine e grado o
una struttura sanitaria pubblica.
2. Le tariffe incentivanti di cui all'art. 6 e il premio di cui all'art. 7 non
sono cumulabili con:
a) i certificati verdi di cui all'art. 2, comma 1, lettera o), del decreto
legislativo 29 dicembre 2003, n. 387;
b) i titoli derivanti dalla applicazione delle disposizioni attuative dell'art.
9, comma 1, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, e dell'art. 16, comma
4, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164.
3. Le tariffe incentivanti di cui all'art. 6 e il premio di cui all'art. 7 non
sono applicabili all'elettricità prodotta da impianti fotovoltaici realizzati
ai fini del rispetto di obblighi discendenti dal decreto legislativo 19 agosto
2005, n. 192, e successive modificazioni e integrazioni, o dalla legge 27
dicembre 2006, n. 296, entrati in esercizio in data successiva al 31 dicembre
2010.
4. Le tariffe incentivanti di cui all'art. 6 e il premio di cui all'art. 7 non
sono applicabili all'elettricità prodotta da impianti fotovoltaici per i quali
sia stata riconosciuta o richiesta la detrazione fiscale richiamata all'art. 2,
comma 5, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, anche nel caso di proroghe e
modificazioni della medesima detrazione.
5. Resta fermo il diritto al beneficio della riduzione dell'imposta sul valore
aggiunto per gli impianti facenti uso di energia solare per la produzione di
calore o energia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre
1972, n. 633, e al decreto del Ministro delle finanze 29 dicembre 1999.
6. Ai sensi dell'art. 7,
comma 2, lettera d), del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, le
tariffe incentivanti erogate ai sensi del presente decreto, ivi inclusi il
premio di cui all'art. 7 e i benefici di cui all'art. 8, sono finalizzate a
garantire una equa remunerazione dei costi di investimento e di esercizio degli
impianti fotovoltaici.
Art. 10. Modalità per l'erogazione dell'incentivazione
1. Con provvedimento emanato entro sessanta giorni dalla data di entrata in
vigore del presente decreto, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas
aggiorna i provvedimenti emanati in attuazione dei decreti interministeriali 28
luglio 2005 e 6 febbraio 2006, al fine di stabilire le modalità, i tempi e le
condizioni per l'erogazione delle tariffe incentivanti di cui all'art. 6 e del
premio di cui all'art. 7, nonché per la verifica del rispetto delle
disposizioni del presente decreto, con particolare riferimento a quanto previsto
agli articoli 5 e 11.
2. Con propri provvedimenti l'Autorità per l'energia elettrica e il gas
determina le modalità con le quali le risorse per l'erogazione delle tariffe
incentivanti di cui all'art. 6 e del premio di cui all'art. 7, nonché per la
gestione delle attività previste dal presente decreto, trovano copertura nel
gettito della componente tariffaria A3 delle tariffe dell'energia elettrica.
Art. 11. Verifiche e controlli
1. Fatte salve le altre conseguenze disposte dalla legge, false dichiarazioni
inerenti le disposizioni del presente decreto comportano la decadenza dal
diritto alla tariffa incentivante sull'intera produzione e per l'intero periodo
di diritto alla stessa tariffa incentivante, nonché la decadenza dal diritto al
premio di cui all'art. 7. Il soggetto attuatore definisce e attua modalità per
il controllo, anche mediante verifiche sugli impianti, di quanto dichiarato dai
soggetti responsabili.
Art. 12. Obiettivo di potenza nominale da installare
1. L'obiettivo nazionale di potenza nominale fotovoltaica cumulata da installare
e' stabilito in 3000 MW entro il 2016.
Art. 13. Limite massimo della potenza elettrica cumulativa di tutti gli
impianti che possono ottenere le tariffe incentivanti
1. Il limite massimo della potenza elettrica cumulativa di tutti gli impianti
che, ai sensi del presente decreto, possono ottenere le tariffe incentivanti di
cui all'art. 6 e il premio di cui all'art. 7 e' stabilito in 1200 MW, fatto
salvo quanto previsto al comma 2.
2. In aggiunta agli impianti che concorrono al raggiungimento della potenza
elettrica cumulativa di cui al comma 1, hanno diritto alle tariffe incentivanti
di cui all'art. 6 e al premio di cui all'art. 7 tutti gli impianti che entrano
in esercizio entro quattordici mesi dalla data, comunicata dal soggetto
attuatore sul proprio sito internet, nella quale verrà raggiunto il limite di
potenza di 1200 MW di cui al comma 1. Il predetto termine di quattordici mesi e'
elevato a ventiquattro mesi per i soli impianti i cui soggetti responsabili sono
soggetti pubblici.
3. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il soggetto
attuatore pubblica sul proprio sito internet e aggiorna con continuità la
potenza cumulata degli impianti entrati in esercizio nell'ambito dei decreti
interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 e, separatamente, la potenza
cumulata degli impianti entrati in esercizio nell'ambito del presente decreto.
4. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, da adottarsi entro i sei
mesi successivi alla data di raggiungimento del limite di cui al comma 1, sono
determinate le misure per il conseguimento dell'obiettivo di cui all'art. 12.
Art. 14. Monitoraggio della diffusione, divulgazione dei risultati e
attività di informazione
1. Entro il 31 ottobre di ogni anno, il soggetto attuatore trasmette al
Ministero dello sviluppo economico, al Ministero dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare, alle regioni e province autonome, all'Autorità per
l'energia elettrica e il gas e all'Osservatorio di cui all'art. 16 del decreto
legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, un rapporto relativo all'attività
eseguita e ai risultati conseguiti a seguito dell'attuazione dei decreti
interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 e del presente decreto.
2. Con separato riferimento ai decreti interministeriali 28 luglio 2005 e 6
febbraio 2006 e al presente decreto, il rapporto di cui al comma 1 fornisce, per
ciascuna regione e provincia autonoma e per ciascuna tipologia di impianto,
l'ubicazione degli impianti fotovoltaici, la potenza annualmente entrata in
esercizio, la relativa produzione energetica, i valori delle tariffe
incentivanti erogate, l'entità cumulata delle tariffe incentivanti erogate in
ciascuno degli anni precedenti e ogni altro dato ritenuto utile.
3. Qualora, entro i trenta giorni successivi alla data di trasmissione, il
soggetto attuatore non riceva osservazioni del Ministero dello sviluppo
economico o del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare, il rapporto di cui al comma 1 e' reso pubblico.
4. Il soggetto attuatore pubblica sul proprio sito una raccolta fotografica
esemplificativa degli impianti fotovoltaici entrati in esercizio, avvalendosi
delle foto trasmesse ai sensi dell'art. 5, comma 4.
5. Anche ai fini di quanto previsto all'art. 15, il soggetto attuatore e l'ENEA
organizzano, su un campione significativo di impianti i cui soggetti
responsabili sono soggetti pubblici e in modo da rappresentare le diverse
tecnologie e applicazioni, un sistema di rilevazione dei dati tecnologici e di
funzionamento. Il medesimo soggetto attuatore, attraverso uno specifico
protocollo d'intesa con il Ministero della pubblica istruzione, con l'ANCI, con
l'UPI e con l'UNCEM, organizza un sistema tecnico- operativo al fine di
facilitare, per gli istituti scolastici interessati, l'avvio delle procedure per
la richiesta delle tariffe incentivanti secondo le modalità previste all'art.
5.
6. Il soggetto attuatore promuove azioni informative finalizzate a favorire la
corretta conoscenza del meccanismo di incentivazione e delle relative modalità
e condizioni di accesso, di cui al presente decreto, rivolte anche ai soggetti
pubblici, anche congiuntamente al protocollo di intesa di cui al comma 5, e ai
soggetti che possono finanziare gli impianti.
Art. 15. Monitoraggio tecnologico e promozione dello sviluppo delle
tecnologie
1. L'ENEA, coordinandosi con il soggetto attuatore, effettua un monitoraggio
tecnologico al fine di individuare le prestazioni delle tecnologie impiegate per
la realizzazione degli impianti fotovoltaici realizzati nell'ambito dei decreti
interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 e nell'ambito del presente
decreto, segnalando le esigenze di innovazione tecnologica. Un rapporto annuale
in merito, comprendente anche l'analisi degli indici di prestazione degli
impianti aggregati per zone, per tecnologia dei moduli fotovoltaici e del gruppo
di conversione della corrente continua in corrente alternata e per tipologia
degli impianti medesimi e' trasmesso, entro il 31 dicembre di ogni anno, al
Ministero dello sviluppo economico e al Ministero dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare.
2. Al fine di favorire lo
sviluppo di tecnologie innovative per la conversione fotovoltaica che permettano
anche l'aumento dell'efficienza di conversione dei componenti e degli impianti,
anche sulla base delle attività di cui al comma 1 e all'art. 14, il Ministro
dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della
tutela del territorio e del mare, d'intesa con la Conferenza unificata, adotta
gli atti necessari per promuovere lo sviluppo delle predette tecnologie e delle
imprese, nel limite di una potenza nominale di 100 MW, aggiuntiva rispetto alla
potenza di cui all'art. 13, commi 1 e 2.
Art. 16. Disposizioni finali
1. Le disposizioni dei decreti interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio
2006 si continuano ad applicare esclusivamente agli impianti fotovoltaici che
hanno già acquisito, entro il 2006, il diritto alle tariffe incentivanti
stabilite dai medesimi decreti. A tali fini, in entrambi i commi 2 e 3 dell'art.
2 del decreto interministeriale 6 febbraio 2006 le parole "per ciascuno degli
anni dal 2006 al 2012 inclusi" sono così sostituite: "fino al 2006 incluso".
2. I soggetti che hanno acquisito il diritto alle tariffe incentivanti ai sensi
dei decreti interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 devono far
pervenire al soggetto attuatore le comunicazioni di inizio lavori, fine lavori,
entrata in esercizio entro novanta giorni dalle rispettive scadenze previste
dall'art. 8 del decreto interministeriale 28 luglio 2005. Qualora le date di
inizio lavori, fine lavori, entrata in esercizio siano antecedenti alla data di
entrata in vigore del presente decreto e non siano già state comunicate, il
predetto termine di novanta giorni decorre dalla data di entrata in vigore del
presente decreto.
3. In caso di decadenza o di rinuncia al diritto da parte di soggetti che sono
stati ammessi a beneficiare delle tariffe incentivanti introdotte dai decreti
interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 non si da' luogo, a decorrere
dalla data di entrata in vigore del presente provvedimento, a scorrimento dei
relativi elenchi o graduatorie.
4. La potenza resa disponibile a seguito della decadenza del diritto alle
tariffe incentivanti di cui ai decreti interministeriali 28 luglio 2005 e 6
febbraio 2006, o a seguito della mancata realizzazione degli impianti, e' da
considerarsi compresa nel limite di cui al precedente art. 13, comma 1.
5. I termini fissati per l'inizio dei lavori e per la conclusione dei lavori di
realizzazione degli impianti fotovoltaici ammessi alle tariffe incentivanti ai
sensi dei decreti interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006, possono
essere posticipati, su richiesta del soggetto responsabile al soggetto attuatore,
per un periodo di tempo non superiore a sei mesi, esclusivamente in caso di
comprovato ritardo nel rilascio delle necessarie autorizzazioni alla costruzione
e all'esercizio dell'impianto, non imputabile al soggetto responsabile.
6. Fermo restando quanto disposto all'art. 4, comma 7, i soggetti che hanno
presentato domande di accesso alle tariffe incentivanti introdotte dai decreti
interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 e che non sono stati ammessi
a beneficiare delle medesime tariffe a causa dell'esaurimento della potenza
limite annuale disponibile, non hanno alcuna priorità ai fini dell'accesso alle
tariffe incentivanti di cui al presente decreto. Tali soggetti, possono accedere
alle tariffe incentivanti di cui al presente decreto nel rispetto delle relative
disposizioni.
7. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo alla data di
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 19 febbraio 2007
Il Ministro dello
sviluppo economico Bersani
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Pecoraro
Scanio
Allegato 1
I moduli fotovoltaici devono essere provati e verificati da laboratori
accreditati, per le specifiche prove necessarie alla verifica dei moduli, in
conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025. Tali laboratori dovranno essere
accreditati EA (European Accreditation Agreement) o dovranno aver stabilito con
EA accordi di mutuo riconoscimento.
Gli impianti fotovoltaici devono essere realizzati con componenti che assicurino
l'osservanza delle due seguenti condizioni:
a) Pcc > 0,85 * Pnom * I/Istc, dove:
- Pcc e' la potenza in corrente continua misurata all'uscita del generatore
fotovoltaico, con precisione migliore del ± 2%;
- Pnom e' la potenza nominale del generatore fotovoltaico;
- I e' l'irraggiamento [W/m2] misurato sul piano dei moduli, con precisione
migliore del ± 3%;
- Istc, pari a 1000 W/m2, e' l'irraggiamento in condizioni di prova standard;
Tale condizione deve essere verificata per I > 600 W/m2.
b) Pca > 0,9 * Pcc dove:
Pca e' la potenza attiva in corrente alternata misurata all'uscita del gruppo di
conversione della corrente generata dai moduli fotovoltaici continua in corrente
alternata, con precisione migliore del 2%.
La misura della potenza Pcc e della potenza Pca deve essere effettuata in
condizioni di irraggiamento (I) sul piano dei moduli superiore a 600 W/m2.
Qualora nel corso di detta misura venga rilevata una temperatura di lavoro dei
moduli, misurata sulla faccia posteriore dei medesimi, superiore a 40 °C, e'
ammessa la correzione in temperatura della potenza stessa. In questo caso la
condizione a) precedente diventa:
a) Pcc > (1 - Ptpv - 0,08) * Pnom * I/Istc
Ove Ptpv indica le perdite termiche del generatore fotovoltaico (desunte dai
fogli di dati dei moduli), mentre tutte le altre perdite del generatore stesso
(ottiche, resistive, caduta sui diodi, difetti di accoppiamento) sono
tipicamente assunte pari all'8%.
Nota:
Le perdite termiche del generatore fotovoltaico Ptpv, nota la temperatura delle
celle fotovoltaiche Tcel, possono essere determinate da:
Ptpv = (Tcel - 25) * y /100 oppure, nota la temperatura ambiente Tamb da:
Ptpv = [Tamb - 25 + (NOCT - 20) * I / 800] * y /100 dove:
y Coefficiente di temperatura di potenza (parametro, fornito dal costruttore,
per moduli in silicio cristallino e' tipicamente pari a 0,4 ÷ 0,5%/°C);
NOCT Temperatura nominale di lavoro della cella (parametro, fornito dal
costruttore, e' tipicamente pari a 40 ÷ 50%/°C, ma può arrivare a 60 °C per
moduli in retrocamera).
Tamb Temperatura ambiente; nel caso di impianti in cui una faccia del modulo sia
esposta all'esterno e l'altra faccia sia esposta all'interno di un edificio
(come accade nei lucernai a tetto), la temperatura da considerare sarà la media
tra le due temperature.
Tcel è la temperatura delle celle di un modulo fotovoltaico; può essere
misurata mediante un sensore termoresistivo (PT100) attaccato sul retro del
modulo.
Gli impianti fotovoltaici e i relativi componenti, le cui tipologie sono
contemplate nel presente decreto, devono rispettare, ove di pertinenza, le
prescrizioni contenute nelle seguenti norme tecniche, comprese eventuali
varianti, aggiornamenti ed estensioni emanate successivamente dagli organismi di
normazione citati:
CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua;
CEI 11-20: Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità
collegati a reti di I e II categoria;
CEI EN 60904-1(CEI 82-1): Dispositivi fotovoltaici Parte 1: Misura delle
caratteristiche fotovoltaiche tensione-corrente;
CEI EN 60904-2 (CEI 82-2): Dispositivi fotovoltaici - Parte 2: Prescrizione per
le celle fotovoltaiche di riferimento;
CEI EN 60904-3 (CEI 82-3): Dispositivi fotovoltaici - Parte 3: Principi di
misura per sistemi solari fotovoltaici per uso terrestre e irraggiamento
spettrale di riferimento;
CEI EN 61727 (CEI 82-9): Sistemi fotovoltaici (FV) - Caratteristiche
dell'interfaccia di raccordo con la rete;
CEI EN 61215 (CEI 82-8): Moduli fotovoltaici in silicio cristallino per
applicazioni terrestri. Qualifica del progetto e omologazione del tipo;
CEI EN 61646 (82-12): Moduli fotovoltaici (FV) a film sottile per usi terrestri
- Qualifica del progetto e approvazione di tipo;
CEI EN 50380 (CEI 82-22): Fogli informativi e dati di targa per moduli
fotovoltaici;
CEI 82-25: Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica
collegati alle reti elettriche di Media e Bassa tensione;
CEI EN 62093 (CEI 82-24): Componenti di sistemi fotovoltaici - moduli esclusi
(BOS) - Qualifica di progetto in condizioni ambientali naturali;
CEI EN 61000-3-2 (CEI 110-31): Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 3:
Limiti - Sezione 2: Limiti per le emissioni di corrente armonica
(apparecchiature con corrente di ingresso " = 16 A per fase);
CEI EN 60555-1 (CEI 77-2): Disturbi nelle reti di alimentazione prodotti da
apparecchi elettrodomestici e da equipaggiamenti elettrici simili - Parte 1:
Definizioni;
CEI EN 60439 (CEI 17-13): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra
per bassa tensione (quadri BT);
serie composta da:
CEI EN 60439-1 (CEI 17-13/1): Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e
apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS);
CEI EN 60439-2 (CEI 17-13/2): Prescrizioni particolari per i condotti sbarre;
CEI EN 60439-3 (CEI 17-13/3): Prescrizioni particolari per apparecchiature
assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi
dove personale non addestrato ha accesso al loro uso - Quadri di distribuzione (ASD);
CEI EN 60445 (CEI 16-2): Principi base e di sicurezza per l'interfaccia
uomo-macchina, marcatura e identificazione - Individuazione dei morsetti e degli
apparecchi e delle estremita' dei conduttori designati e regole generali per un
sistema alfanumerico;
CEI EN 60529 (CEI 70-1): Gradi di protezione degli involucri (codice IP);
CEI EN 60099-1 (CEI 37-1): Scaricatori - Parte 1: Scaricatori a resistori non
lineari con spinterometri per sistemi a corrente alternata
CEI 20-19: Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750
V;
CEI 20-20: Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore
a 450/750 V;
CEI EN 62305 (CEI 81-10): Protezione contro i fulmini;
serie composta da:
CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1): Principi generali;
CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2): Valutazione del rischio;
CEI EN 62305-3 (CEI 81-10/3): Danno materiale alle strutture e pericolo per le
persone;
CEI EN 62305-4 (CEI 81-10/4): Impianti elettrici ed elettronici interni alle
strutture;
CEI 81-3: Valori medi del numero di fulmini a terra per anno e per chilometro
quadrato;
CEI 0-2: Guida per la definizione della documentazione di progetto per impianti
elettrici;
CEI 0-3: Guida per la compilazione della dichiarazione di conformità e relativi
allegati per la legge n. 46/1990;
UNI 10349: Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici;
CEI EN 61724 (CEI 82-15): Rilievo delle prestazioni dei sistemi fotovoltaici -
Linee guida per la misura, lo scambio e l'analisi dei dati;
CEI 13-4: Sistemi di misura dell'energia elettrica - Composizione, precisione e
verifica;
CEI EN 62053-21 (CEI 13-43): Apparati per la misura dell'energia elettrica (c.a.)
- Prescrizioni particolari - Parte 21: Contatori statici di energia attiva
(classe 1 e 2);
EN 50470-1 ed EN 50470-3 in corso di recepimento nazionale presso CEI;
CEI EN 62053-23 (CEI 13-45): Apparati per la misura dell'energia elettrica (c.a.)
- Prescrizioni particolari - Parte 23: Contatori statici di energia reattiva
(classe 2 e 3);
CEI 64-8, parte 7, sezione 712: Sistemi fotovoltaici solari (PV) di
alimentazione.
Nel caso di impianti fotovoltaici di potenza superiore a 3 kW e realizzati
secondo le tipologie di interventi valide ai fini del riconoscimento
dell'integrazione architettonica (articolo 2, comma 1, lettera b3)), in deroga
alle certificazioni sopra richieste, sono ammessi moduli fotovoltaici non
certificati secondo le norme CEI EN 61215 (per moduli in silicio cristallino) o
CEI EN 61646 (per moduli a film sottile) nel solo caso in cui non siano
commercialmente disponibili dei prodotti certificati che consentano di
realizzare il tipo di integrazione progettato per lo specifico impianto. In
questo caso e' richiesta una dichiarazione del costruttore che il prodotto e'
progettato e realizzato per poter superare le prove richieste dalla norma CEI EN
61215 o CEI EN 61646. La dichiarazione dovrà essere supportata da
certificazioni rilasciate da un laboratorio accreditato, ottenute su moduli
similari, ove disponibili, oppure suffragata da una adeguata motivazione
tecnica. Tale laboratorio dovrà essere accreditato EA (European Accreditation
Agreement) o dovrà aver stabilito con EA accordi di mutuo riconoscimento.
Si applicano inoltre, per quanto compatibili con le norme sopra elencate, i
documenti tecnici emanati dai gestori di rete riportanti disposizioni
applicative per la connessione di impianti fotovoltaici collegati alla rete
elettrica.
Allegato 2
TIPOLOGIE DI INTERVENTI VALIDE AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DELLA PARZIALE
INTEGRAZIONE ARCHITETTONICA (Art. 2, COMMA 1, LETTERA B2)
Tipologia specifica 1 |
Moduli fotovoltaici installati su tetti piani e terrazze di edifici e fabbricati. Qualora sia presente una balaustra perimetrale, la quota massima, riferita all'asse mediano dei moduli fotovoltaici, deve risultare non superiore all'altezza minima della stessa balaustra. |
Tipologia specifica 2 |
Moduli fotovoltaici installati su tetti, coperture, facciate, balaustre o parapetti di edifici e fabbricati in modo complanare alla superficie di appoggio senza la sostituzione dei materiali che costituiscono le superfici d'appoggio stesse. |
Tipologia specifica 3 |
Moduli fotovoltaici installati su elementi di arredo urbano, barriere acustiche, pensiline, pergole e tettoie in modo complanare alla superficie di appoggio senza la sostituzione dei materiali che costituiscono le superfici d'appoggio stesse. |
Allegato 3
TIPOLOGIE DI INTERVENTI VALIDE AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DELL'INTEGRAZIONE
ARCHITETTONICA (ART. 2, COMMA 1, LETTERA B3)
Tipologia specifica 1 |
Sostituzione dei materiali di rivestimento di tetti, coperture, facciate di edifici e fabbricati con moduli fotovoltaici aventi la medesima inclinazione e funzionalità architettonica della superficie rivestita |
Tipologia specifica 2 |
Pensiline, pergole e tettoie in cui la struttura di copertura sia costituita dai moduli fotovoltaici e dai relativi sistemi di supporto |
Tipologia specifica 3 |
Porzioni della copertura di edifici in cui i moduli fotovoltaici sostituiscano il materiale trasparente o semitrasparente atto a permettere l'illuminamento naturale di uno o più vani interni |
Tipologia specifica 4 |
Barriere acustiche in cui parte dei pannelli fonoassorbenti siano sostituiti da moduli fotovoltaici |
Tipologia specifica 5 |
Elementi di illuminazione in cui la superficie esposta alla radiazione solare degli elementi riflettenti sia costituita da moduli fotovoltaici |
Tipologia specifica 6 |
Frangisole i cui elementi strutturali siano costituiti dai moduli fotovoltaici e dai relativi sistemi di supporto |
Tipologia specifica 7 |
Balaustre e parapetti in cui i moduli fotovoltaici sostituiscano gli elementi di rivestimento e copertura |
Tipologia specifica 8 |
Finestre in cui i moduli fotovoltaici sostituiscano o integrino le superfici vetrate delle finestre stesse |
Tipologia specifica 9 |
Persiane in cui i moduli fotovoltaici costituiscano gli elementi strutturali delle persiane |
Tipologia specifica 10 |
Qualsiasi superficie descritta nelle tipologie precedenti sulla quale i moduli fotovoltaici costituiscano rivestimento o copertura aderente alla superficie stessa |
Allegato 4
DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA RICHIESTA DI CONCESSIONE DELLA TARIFFA
INCENTIVANTE (Art. 5, COMMA 4)
MENTAZIONE FINALE DI ENTRATA IN ESERCIZIO
1. Documentazione finale di progetto dell'impianto, realizzato in conformità
alla norma CEI-02, firmato da professionista o tecnico iscritto all'albo
professionale. La documentazione finale di progetto deve essere corredata da
elaborati grafici di dettaglio e da almeno cinque fotografie su supporto
informatico volte a fornire, attraverso diverse inquadrature, una visione
completa dell'impianto, dei suoi particolari e del quadro di insieme in cui si
inserisce e a supportare quanto dichiarato ai sensi della lettera d) della
sottostante dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
2. Scheda tecnica che riporta l'ubicazione e la potenza nominale dell'impianto,
la tensione in corrente continua in ingresso al gruppo di conversione della
corrente continua in corrente alternata, la tensione in corrente alternata in
uscita dal gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata,
le caratteristiche dei moduli fotovoltaici, del gruppo di conversione della
corrente continua in corrente alternata, la produzione annua attesa di energia
elettrica, le modalità con le quali viene assicurato il rispetto dei requisiti
tecnici di cui all'allegato 1 al presente decreto.
3. Elenco dei moduli fotovoltaici indicante modello, marca e numero di
matricola, e dei convertitori della corrente continua in corrente alternata, con
indicazione di modello marca e numero di matricola.
4. Certificato di collaudo dell'impianto.
5. Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà autenticata,
firmata dal soggetto responsabile, con la quale si attesta: a) la
natura del soggetto responsabile, con riferimento all'art. 3; b) la
tipologia dell'intervento di realizzazione dell'impianto (nuova
costruzione, potenziamento, rifacimento totale; c) la conformità
dell'impianto e dei relativi componenti alle disposizioni dell'art.
4; d) la tipologia dell'impianto, in relazione a quelle definite
all'art. 2, comma 1, lettere b1), b2), b3), con riferimento, per le
medesime lettere b2) e b3), alle specifiche tipologie di cui agli
allegati 2 e 3, nonché, qualora ne ricorra il caso, della specifica
applicazione, con riferimento all'art. 6, comma 4; e) la data di
entrata in esercizio dell'impianto in relazione alla definizione di
cui all'art. 2, comma 1, lettera g); f) se l'impianto opera o meno in
regime di scambio sul posto; g) di non incorrere in condizioni che,
ai sensi dell'art. 9, commi 1, 2 e 3 e 4, comportano la non applicabilità o la non
compatibilità con le tariffe di cui all'art.
6 e al premio di cui all'art. 7.
6. Copia, ove ricorra il caso, della denuncia di apertura
dell'officina elettrica.