Decreto
5 dicembre 2001
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio. Azioni formative di sostegno allo sviluppo di nuove competenze ed avvio di nuove attivita' di impresa e professionali sostenibili di diretta rilevanza ambientale, finalizzate a sostenere e diffondere le politiche e strategie comunitarie e nazionali in materia di ambiente e sviluppo sostenibile.
(GU n.20 del 24-1-2002)
IL DIRETTORE GENERALE
del servizio sviluppo sostenibile
Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, che ha istituito il Ministero dell'ambiente e ne ha definito le funzioni;
Vista la legge 3 marzo 1987, n. 59, che ha ampliato e precisato le competenze attribuite al Ministero dell'ambiente;
Vista la legge 8 ottobre 1997, n. 344, che ha ampliato e precisato le competenze attribuite al Ministero dell'ambiente con riferimento ai settori della tutela ambientale;
Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica n. 549 del 3 dicembre 1999, recante regolamento per l'organizzazione del Ministero dell'ambiente;
Ritenuta l'opportunita' di prevedere e disciplinare le possibilita' e condizioni di accesso al finanziamento e/o cofinanziamento di azioni formative finalizzate a diffondere, consolidare ed applicare le conoscenze e competenze in materia di attivita' e servizi ecosostenibili;
Considerato inoltre che e' interesse del Ministero promuovere progetti finalizzati allo sviluppo di nuove competenze professionali, nonche' ad avviare nuove attivita' di impresa e professionali
coerenti e rispondenti alle linee strategiche di sostegno delle politiche di sviluppo sostenibile comunitarie e nazionali;
Considerato altresi' che l'attuale livello di informazione e cultura ambientale presso le imprese impone il miglioramento e l'integrazione dei criteri di conduzione e gestione delle stesse in senso conforme a principi di ecosostenibilita';
Considerato che occorre procedere all'assegnazione delle risorse finanziarie necessarie all'attuazione dei programmi cosi' definiti, ai sensi dell'art. 14 del decreto legislativo n. 29 del 1993 e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge 23 dicembre 2000, n. 389, di approvazione del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2001;
Vista la disponibilita' esistente sul capitolo 9202 del bilancio del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio per l'anno finanziario 2001;
Decreta:
Art. 1.
Finalita'
1. Il presente decreto persegue azioni formative di sostegno allo sviluppo di nuove competenze ed all'avvio di nuove attivita' di impresa e professionali sostenibili di diretta rilevanza ambientale finalizzate a sostenere e diffondere le politiche e strategie comunitarie e nazionali in materia di ambiente e sviluppo sostenibile.
Art. 2.
Azioni
1. Sono ammessi a finanziamento, nei termini e con le modalita' di cui alle linee guida allegate sub 1 al presente decreto, i progetti presentati dai soggetti di cui all'art. 5 aventi ad oggetto attivita' di formazione rientranti nell'ambito delle seguenti azioni di intervento:
1) Azione A - Formazione mirata alla creazione di nuovi skill professionali ed all'inserimento lavorativo di sostegno e supporto a programmi di innovazione di processo e/o di prodotto/servizio delle imprese rispondenti alle politiche di tutela, recupero e salvaguardia dell'ambiente e delle risorse naturali.
Settori ammissibili:
estrattivo e manifatturiero - sezioni C e D della classificazione delle attivita' economiche ISTAT 1991;
turistico-alberghiero - legge 17 maggio 1983, n. 217, art. 6 e art. 9;
pesca ed agricoltura.
2) Azione B - Formazione mirata allo sviluppo di conoscenze e competenze tecniche, economiche e professionali per l'avvio di nuove attivita' di impresa sostenibili.
Settori ammissibili:
estrattivo e manifatturiero - sezioni C e D della classificazione delle attivita' economiche ISTAT 1991;
turistico-alberghiero - legge 17 maggio 1983, n. 217, art. 6 e art. 9;
pesca ed agricoltura.
3) Azione C - C.1. Formazione mirata alla creazione di nuovi profili professionali specialistici nei settori della consulenza ed assistenza alle imprese in materia di politiche ambientali e dello sviluppo sostenibile.
Servizi ammissibili:
servizi professionali in materia di contabilita' e monitoraggio ambientale; consulenza giuridica ed economica; certificazione e gestione di SGA (sistemi di gestione ambientali); valutazione di
impatto ambientale; pianificazione ambientale territoriale e gestione sostenibile del territorio.
C.2. Formazione mirata all'avvio di nuove iniziative di impresa nel settore dei servizi per lo sviluppo, l'implementazione e la gestione di politiche e programmi di impresa sostenibili.
Servizi ammissibili: servizi reali alle imprese di cui ai numeri 55, 63, 64, 72, 73, 74 (limitatamente alle lettere c, e, f, j, k), 90 e 93 dell'allegato 2 al decreto del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato dell'8 maggio 2000.
Art. 3.
Disponibilita' finanziarie e ripartizione risorse
1. Per le finalita' di cui all'art. 1 sono impegnate risorse finanziarie pari a 3.100.000 euro pari a 6.002.437.000 di lire a valere sul capitolo 9202 del bilancio di previsione del Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio per l'anno finanziario 2001.
2. Le risorse di cui al comma 1 sono ripartite tra le aree di cui all'art. 2, come segue:
azione A: 1.500.000 euro pari a 2.904.405.000 di lire;
azione B: 800.000 euro pari a 1.549.016.000 di lire;
azione C: 800.000 euro pari a 1.549.016.000 di lire.
Art. 4.
Finanziamento
1. Per gli interventi di cui all'art. 2 e' previsto un intervento finanziario da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio fino al 100% del costo del progetto fino ad un massimo di 150.000 euro pari a 290.440.500 lire.
Art. 5.
Soggetti proponenti e beneficiari
1. Possono presentare richiesta di finanziamento universita', enti e societa', pubblici e privati, di formazione e consulenza qualificati nei termini e con le modalita' di cui alle linee guida allegate sub 1 al presente decreto.
Art. 6.
Termini, condizioni e modalita' di presentazione delle richieste di finanziamento
1. I soggetti interessati devono presentare apposita richiesta di finanziamento, corredata dagli elaborati progettuali e documenti previsti a pena di esclusione, nei termini e con le modalita' di cui alle linee guida allegate sub 1 al presente decreto, utilizzando esclusivamente i formulari di cui all'allegato sub 2 al presente decreto.
2. Non saranno ammessi a finanziamento progetti per i quali sia gia' stato richiesto ed ottenuto altro finanziamento regionale, nazionale o comunitario.
3. I formulari di progetto e le linee guida per la presentazione delle richieste di finanziamento e per la gestione dei progetti finanziati sono disponibili in foglio elettronico presso il sito
www.minambiente.it/svs/index.htm
4. Le richieste di finanziamento, corredate da tutti i formulari di progetto, sia in formato elettronico, che in formato cartaceo ed i documenti richiesti a pena di esclusione, devono pervenire al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, Servizio sviluppo sostenibile, via Cristoforo Colombo, 44 - 00100 Roma, in busta chiusa controfirmata dal soggetto mittente sui lembi di chiusura, entro e non oltre novanta giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
5. In caso di non corrispondenza fra la copia inviata in formato elettronico e la copia inviata in formato cartaceo fara' fede la seconda.
Art. 7.
Condizioni di ricevibilita'
1. Costituisce condizione di ricevibilita' delle richieste di finanziamento il ricevimento delle stesse, corredato degli elaborati e dei documenti previsti a pena di esclusione, entro il termine di cui all'art. 6, comma 4, e nel rispetto delle modalita' di cui alle linee guida allegate sub 1 al presente decreto.
2. Quale prova del ricevimento nei termini di presentazione di cui all'art. 6, fara' fede esclusivamente la data di protocollo del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, servizio sviluppo sostenibile, apposta sulla busta di trasmissione della richiesta di finanziamento.
3. Il controllo delle condizioni di ricevibilita' delle richieste di finanziamento, anche in relazione alla completezza degli elaborati e documenti richiesti a pena di esclusione, sara' svolto dal servizio sviluppo sostenibile del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
4. Le cause di irricevibilita' e di esclusione saranno tempestivamente comunicate al soggetto proponente indicato nella richiesta di finanziamento entro i trenta giorni successivi alla
scadenza del termine di cui all'art. 6, comma 4.
Art. 8.
Valutazione dei progetti proposti
1. Successivamente al controllo di cui all'art. 7, i progetti saranno esaminati ai fini della valutazione ed inserimento in graduatoria.
2. Nella valutazione dei progetti ai fini della compilazione della relativa graduatoria il Ministero si atterra' ai seguenti criteri:
coerenza degli obiettivi rispetto alle politiche del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e delle regioni in materia di ambiente e sviluppo sostenibile (documenti di riferimento prioritari: relazione sullo stato dell'ambiente del Ministero dell'ambiente, 31 gennaio 2001; piano strategico nazionale in materia di sviluppo sostenibile; programmi regionali cofinanziati con fondi strutturali e di settore) (da 0 a 20);
coerenza funzionale obiettivi/finalita/risultati/azioni (da 0 a 20);
tipologia, congruita' ed adeguatezza dell'impegno del soggetto
terzo in ragione delle finalita' da soddisfare (da 0 a 20);
efficienza: qualita/quantita' servizi/prodotti di progetto in ragione del costo previsto (da 0 a 15);
metodologie di progettazione e realizzazione dell'intervento (da 0 a 10);
qualita' delle risorse da impegnare sulle attivita' di progetto (da 0 a 10);
eventuale percentuale cofinanziamento (da 0 a 05).
3. Sulla base dei punteggi riportati a seguito delle valutazioni di cui al comma 2 saranno predisposte per ciascuna azione di cui all'art. 2 le graduatorie utili per l'accesso al finanziamento.
4. Non saranno inseriti in graduatoria ai fini dell'ammissione a contributo i progetti con un punteggio di valutazione inferiore a 60.
5. La valutazione dei progetti pervenuti sara' svolta dal servizio sviluppo sostenibile del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, che si avvarra' di una commissione appositamente nominata.
Art. 9.
Modalita' di finanziamento e revoca
1. Con decreto del direttore generale del servizio sviluppo sostenibile si provvedera', entro i sessanta giorni successivi alla scadenza dei termini per la presentazione delle richieste di
finanziamento, all'individuazione dei progetti da finanziare, nei limiti di cui all'art. 4 e sulla base delle graduatorie di cui all'art. 8.
2. I progetti inseriti in graduatoria, distinti in ragione delle tre azioni di riferimento di cui all'art. 2, saranno ammessi a finanziamento secondo l'ordine di inserimento in graduatoria sino ad esaurimento delle risorse disponibili per azione di riferimento di cui all'art. 3.
3. Nel caso in cui le risorse rimaste disponibili, per ciascuna area di intervento, dopo la copertura del costo ammesso a finanziamento dei progetti ai primi posti in graduatoria, non
risultino sufficienti a coprire interamente il finanziamento spettante al progetto immediatamente successivo nella graduatoria medesima, il finanziamento sara' assegnato nella misura ridotta
corrispondente all'importo rimasto disponibile.
4. Eventuali risorse residue su una singola azione per carenza di progetti inseriti in graduatoria saranno ripartite tra le restanti azioni in quote corrispondenti al rapporto percentuale della ripartizione dell'importo complessivo delle risorse a queste ultime originariamente destinato.
5. E' in facolta' del soggetto attuatore rinunciare alla realizzazione del progetto non ammesso integralmente a contributo causa l'insufficienza delle risorse per l'azione di riferimento. Tali
risorse residuali per azioni di riferimento saranno utilizzate prioritariamente a copertura delle eventuali quote di cofinanziamento dei progetti gia' ammessi a contributo nell'ambito dell'azione
interessata.
6. Eventuali ulteriori risorse residuali eccedenti la quota utilizzata a termini del comma 5 saranno destinate esclusivamente a copertura dell'eventuale quota di cofinanziamento dei progetti
ammessi a contributo nell'ambito delle altre azioni, sempre in quote corrispondenti al rapporto percentuale della ripartizione dell'importo complessivo delle risorse a queste ultime
originariamente destinato.
7. L'importo assegnato a titolo di finanziamento sara' erogato dal servizio sviluppo sostenibile del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio al soggetto proponente nei termini ed alle condizioni di cui alle linee guida allegate sub 1 al presente decreto.
8. Eventuali risorse derivanti da revoche totali o parziali disposte dal servizio sviluppo sostenibile del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio nei confronti di progetti
finanziati saranno destinate al finanziamento dei progetti immediatamente successivi nella graduatoria relativa al progetto cui e' stato revocato il finanziamento.
Art. 10.
Disposizione di rinvio
1. Per quanto non espressamente o diversamente disposto dal presente decreto, anche in ordine alle condizioni e modalita' previste a pena di esclusione in ordine al contenuto, alla presentazione, gestione e rendicontazione dei progetti richiesti ed ammessi a finanziamento, ai termini di sottoscrizione ed al contenuto della convenzione da stipularsi con il servizio sviluppo sostenibile del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, ed all'erogazione e revoca dei finanziamenti assegnati, si richiamano integralmente le disposizioni di cui alle linee guida allegate sub 1 ed i formulari di cui all'allegato sub 2.
Art. 11.
Referente
1. Referente per il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ai fini del presente decreto e' nominata la dott.ssa Daniela Patriarca, Servizio sviluppo sostenibile, Divisione IV, via Cristoforo Colombo, 44 - 00100 Roma - tel. 06/57225929, fax. 06/57225992, e.mail formazione@svs.minambiente.it
Art. 12.
Pubblicazione
1. Il presente decreto sara' trasmesso agli organi di controllo e sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana successivamente ai riscontri di legge.
Roma, 5 dicembre 2001
Il direttore generale: La Camera