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Decreto 2 maggio 2006
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio. Semplificazione delle procedure amministrative relative alle rocce e terre da scavo provenienti da cantieri di piccole dimensioni la cui produzione non superi i seimila metri cubi di materiale, ai sensi dell'articolo 266, comma 7, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
(GU n. 112 del 16-5-2006)
(con comunicato ministeriale pubblicato nella GU n. 146 del 26-6-2006 è stata segnalata l'inefficacia del presente decreto)
IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
di concerto con
IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
IL MINISTRO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE
e
IL MINISTRO DELLA SALUTE
Visto l'art. 186 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, relativamente
alle terre e alle rocce da scavo;
Visto l'art. 266, comma 7, del predetto decreto legislativo 3 aprile 2006, n.
152, che prevede la semplificazione delle procedure amministrative relative le
rocce e terre da scavo provenienti da cantieri di piccole dimensione la cui
produzione non superi i seimila metri cubi di materiale;
Decreta:
Art. 1.
1. Il presente decreto si applica alle rocce e terre da scavo, provenienti
da cantieri finalizzati alla realizzazione di opere edili o alla manutenzione di
reti o infrastrutture, la cui produzione non superi i seimila metri cubi, con
esclusione delle terre e rocce da scavo provenienti da siti contaminati ai sensi
del titolo V, parte IV, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
Art. 2.
1. Fermo restando che i materiali di cui all'art. 1, comma 1, non
costituiscono rifiuti, ai medesimi non si applicano le disposizioni di cui
all'art. 186 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, a condizione che
l'impresa titolare del cantiere da cui derivano i materiali di cui all'art. 1,
comma 1, del presente decreto invii alla Agenzia regionale o della Provincia
autonoma per la protezione dell'ambiente, almeno sette giorni prima dell'inizio
dell'attivita' di escavazione, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, ai
sensi dell'art. 47 del decreto legislativo n. 445/2000, che attesti che nell'attivita'
di escavazione non sono state impegnate sostanze o metodologie inquinanti e
dalla quale risultino, con le modalita' riportate in allegato, le seguenti
informazioni:
a) individuazione del cantiere di produzione dei materiali;
b) quantita' complessiva dei materiali estratti;
c) individuazione dei siti di destinazione dei materiali, con indicazione della
quantita' di materiali ad essi destinati.
2. Nel caso non sia possibile l'immediato riutilizzo del materiale di scavo,
nella comunicazione di cui al primo comma dovra' essere indicato il sito di
deposito, che potra' essere anche esterno al luogo di produzione. La
comunicazione andra' integrata con l'indicazione dei siti effettivi di
destinazione delle terre e rocce da scavo almeno sette giorni prima
dell'impiego. Qualora l'impiego dovesse essere procrastinato per oltre dodici
mesi, l'impresa titolare del cantiere ne da' notizia alla Provincia nel cui
territorio e' situato il deposito, la quale puo' disporne lo sgombero con
motivata disposizione.
3. La dichiarazione di cui al comma 1 non e' richiesta ove le terre e le rocce
da scavo siano impiegate nello stesso cantiere che le ha prodotte.
4. Copia della documentazione di cui al primo comma deve essere conservata per
tre anni presso la sede dell'impresa titolare del cantiere.
Art. 3.
1. Il presente decreto e' inviato per la pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana e sul sito istituzionale reperibile all'URL
www.comdel.it
Roma, 2 maggio 2006
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio
Matteoli
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
Lunardi
Il Ministro delle attivita' produttive
Scajola
Il Ministro della salute (ad interim)
Berlusconi
Allegato
Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, art. 266, comma 7
Dichiarazione resa ai sensi dell'art. 47 del decreto del Presidente della
Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.
Il sottoscritto .... nato .... il .......... domiciliato per la carica a .... in
.... nella sua qualita' di legale rappresentante
pro-tempore di ....
Consapevole che in caso di dichiarazioni mendaci o di false attestazioni sara'
punito con la sanzione prevista dall'art. 483 del codice penale salvo che il
fatto non costituisca piu' grave reato attesta
- che le terre e rocce da scavo provengono dal cantiere localizzato in di cui al titolo abilitativo/al contratto di appalto (altro....), la cui produzione globale dei predetti materiali non supera i 6000 mc;
- che le terre e rocce da scavo non provengono da siti contaminati ai sensi del titolo V, parte IV, del decreto legislativo n. 152/2006;
- che per l'escavazione non sono impiegate sostanze o metodologie inquinanti;
- che le terre e rocce oggetto della comunicazione sono destinate ad essere riutilizzate per la/e seguente/i opera/e (barrare la dizione di interesse):
reinterri
riempimenti
rilevati
macinati
riempimento di cave coltivate
ricollocazione in altro sito per rimodellazione ambientale
autorizzata da ................................
Siti di destinazione:
(se il sito di destinazione non e' ancora determinato, indicare il luogo di
deposito; la dichiarazione andra' poi integrata con i dati effettivi almeno
sette giorni prima dell'impiego);
- che la/e suddetta/e opera/e e/sono autorizzata/e ....
(indicare gli estremi del titolo abilitativo edilizio, ovvero, in caso di opera
pubblica, il nominativo della stazione appaltante;
in caso di opera per la quale non e' richiesto alcun titolo abilitativo indicare
«opera non soggetta ad autorizzazione».
Luogo .............. data ..................
Firma .............