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Decreto 2 febbraio 2006

Ministero delle Politiche delle Politiche Agricole e Forestali. Delega ai direttori degli uffici periferici dell'Ispettorato,
all'irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie.

(GU n. 39 del 16-2-2006)


L'ISPETTORE GENERALE CAPO
dell'Ispettorato centrale repressione frodi

Visto il decreto legislativo 4 giugno 1997, n. 143, concernente il «Conferimento alle regioni delle funzioni amministrative in materia di agricoltura e pesca e riorganizzazione dell'Amministrazione centrale»;
Visto, in particolare, l'art. 2, del citato decreto legislativo, che, rispettivamente, al comma 1, istituisce il Ministero per le politiche agricole ed al comma 3, stabilisce che spettano al Ministero per le politiche agricole, tra gli altri, i compiti relativi «alla prevenzione e repressione delle frodi nella preparazione e nel commercio di prodotti agroalimentari ad uso agrario»;
Visto altresi' l'art. 5, del citato decreto legislativo che stabilisce la successione del cennato Ministero «in tutti i rapporti attivi e passivi e nelle funzioni di vigilanza del soppresso Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali, relativamente alle funzioni ed ai compiti di cui all'art. 2, nonche', fino alla data di entrata in vigore dei provvedimenti attuativi delle disposizioni degli articoli 3 e 4, negli altri rapporti e funzioni facenti capo al medesimo Ministero;
Visto il decreto legislativo del 30 luglio 1999, n. 300, concernente la «Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59»;
Vista la legge 24 novembre 1981, n. 689, recante «Modifiche al sistema penale»;
Visto il decreto-legge 27 ottobre 1986, n. 701, convertito, con modificazioni, nella legge 23 dicembre 1986, n. 898, recante «Misure urgenti in materia di controlli degli aiuti comunitari alla produzione dell'olio di oliva»;
Visto il decreto-legge 18 giugno 1986, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 1986, n. 462, che all'art. 10 ha previsto l'istituzione dell'Ispettorato centrale repressione frodi presso il Ministero dell'agricoltura e foreste per l'esercizio, tra l'altro, delle funzioni inerenti alla prevenzione e repressione delle infrazioni nella preparazione e nel commercio dei prodotti agroalimentari e delle sostanze di uso agrario e forestale;
Visto il decreto-legge 11 gennaio 2001, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 marzo 2001, n. 49, che all'art. 3, comma 3, stabilisce che l'Ispettorato centrale repressione frodi e' posto alle dirette dipendenze del Ministro delle politiche agricole e forestali, opera con organico proprio ed autonomia organizzativa ed amministrativa e costituisce un autonomo centro di responsabilita' di spesa;
Visto il decreto del Ministero delle politiche agricole e forestali del 13 febbraio 2003, n. 44, recante il «Regolamento di riorganizzazione della struttura operativa dell'Ispettorato centrale repressione frodi»;
Visto il decreto ministeriale dell'11 novembre 2004, recante «Modifica al regolamento 13 febbraio 2003, n. 44, di riorganizzazione della struttura operativa dell'Ispettorato centrale repressione frodi» emesso a seguito del decreto-legge 27 gennaio 2004, n. 16 convertito, con modificazioni, dalla legge 27 marzo 2004, n. 77;
Visto il decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2005, n. 231, recante «Interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonche' per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari», il quale all'art. 2, comma 2, stabilisce che l'Ispettorato centrale repressione frodi, fermo restando quanto previsto dall'art. 3, comma 3, del decreto-legge 11 gennaio 2001, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 marzo 2001, n. 1 e' organizzato in struttura dipartimentale, articolata nella Direzione generale della programmazione, del coordinamento ispettivo e dei laboratori di analisi e nella Direzione generale delle procedure sanzionatorie, degli affari generali, del personale e del bilancio;
Visto il decreto del Ministero delle politiche agricole e forestali del 19 dicembre 2005, recante «Revisione degli uffici e dei laboratori di livello dirigenziale non generale dell'Ispettorato centrale repressione frodi del Ministero delle politiche agricole e forestali», emesso a seguito di quanto disposto dal citato art. 2, comma 2, del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, convertito in legge 11 novembre 2005, n. 231;
Visto il proprio decreto n. 52792, del 21 maggio 2003, di conferimento ai direttori degli uffici periferici dell'Ispettorato centrale repressione frodi della delega all'emanazione di ordinanze-ingiunzioni, nelle materie, con i criteri ed i limiti indicati;
Visti i propri decreti con i quali, ai fini del successivo accentramento dell'attivita' sanzionatoria, si e' proceduto alla revoca del precedente decreto n. 52792, mantenendo fermo il potere sanzionatorio delegato per i procedimenti antecedenti alle date ivi indicate;
Ritenuto che, a seguito della revisione degli uffici periferici dell'Ispettorato centrale repressione frodi di cui al citato decreto del Ministero delle politiche agricole e forestali del 19 dicembre 2005, sia opportuno conferire le necessarie deleghe, con i limiti gia' fissati, all'emanazione delle ordinanze-ingiunzione ai nuovi direttori che recentemente hanno assunto l'incarico della direzione dei predetti uffici periferici;
Visti i propri decreti con cui e' stato conferito l'incarico di direzione degli uffici periferici dell'Ispettorato centrale repressione frodi a far data dal giorno 1° febbraio 2006;

Decreta:

Art. 1.
I direttori degli uffici periferici dell'Ispettorato centrale repressione frodi, a fianco di ciascun ufficio di seguito indicato, Ufficio periferico di Torino, avente competenza territoriale
sulle Regioni Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria - dott. Pietro Gusinu (decreto n. 5314 del 9 gennaio 2006);
Ufficio periferico di Milano, avente competenza territoriale sulla Regione Lombardia - dott. Gianfranco Amerio (decreto n. 5316 del 9 gennaio 2006);
Ufficio periferico di Conegliano Veneto, avente competenza territoriale sulle Regioni Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia - dott. Piero Maria Meregalli (decreto n. 5340 del 9 gennaio 2006);
Ufficio periferico di Bologna, avente competenza territoriale sulla Regione Emilia-Romagna - dott.ssa Paola Luchetta (decreto n. 5334 del 9 gennaio 2006);
Ufficio periferico di Firenze, avente competenza territoriale sulla Regione Toscana - dott. Sanzio Quaquarelli, ad interim (decreto n. 5392 del 27 gennaio 2006);
Ufficio periferico di Ancona, avente competenza territoriale sulle Regioni Marche ed Umbria - dott. Umberto Di Martino (decreto n. 5318 del 9 gennaio 2006);
Ufficio periferico di Roma, avente competenza territoriale sulle Regioni Lazio ed Abruzzo - dott. Roberto Varese (decreto n. 5312 del 9 gennaio 2006);
Ufficio periferico di Napoli, avente competenza territoriale sulle Regioni Campania, Molise e Basilicata - dott. Giuseppe Fugaro (decreto n. 5310 del 9 gennaio 2006);
Ufficio periferico di Bari, avente competenza territoriale sulla Regione Puglia - dott. Luigi Stramaglia (decreto n. 5320 del 9 gennaio 2006);
Ufficio periferico di Cosenza, avente competenza territoriale sulla Regione Calabria - dott. Aurelio Angelo Saraceno (decreto n. 5322 del 9 gennaio 2006);
Ufficio periferico di Palermo, avente competenza territoriale sulla Regione Sicilia - dott. Rosario Barresi (decreto n. 5349 del 9 gennaio 2006);
Ufficio periferico di Cagliari, avente competenza territoriale sulla regione Sardegna - dott. Pietro Quaranta (decreto n. 5362 del 9 gennaio 2006), sono delegati ad emettere le ordinanze-ingiunzione di pagamento delle sanzioni amministrative pecuniarie, per le sole trasgressioni amministrative commesse nell'ambito della circoscrizione di rispettiva competenza, per le contestazioni, nelle materie, con i criteri ed i limiti gia' indicati nel citato decreto
n. 52792 del 21 maggio 2003 e nei successivi decreti n. 62326 del 28 aprile 2004, n. 63894 del 16 luglio 2004, n. 65503 del 2 novembre 2004, n. 66166 del 6 dicembre 2004 e n. 60498 del 27 gennaio 2005.


Art. 2.
La presente delega si intende conferita fino a completa definizione dei procedimenti pendenti presso ciascun Ufficio e, per gli incarichi a termine, fino alla durata degli stessi.
Il presente decreto verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

 

Roma, 2 febbraio 2006


L'ispettore generale capo: Lo Piparo