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Decreto Legislativo 6 Novembre 2007, n. 198
Attuazione della direttiva 2005/14/CE che modifica le direttive 72/166/CEE, 84/5/CEE, 88/357/CEE, 90/232/CEE e 2000/26/CE sull'assicurazione della responsabilita' civile risultante dalla circolazione di autoveicoli.
(GU n. 261 del 9-11-2007 - Suppl. Ordinario n.228)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Vista la legge 25 gennaio 2006, n. 29 (legge comunitaria 2005), come
modificata, dall'articolo 9 della legge 6 febbraio 2007, n. 13 (legge
comunitaria 2006), ed in particolare, l'articolo 26-bis e l'allegato B;
Vista la direttiva 2005/14/CE del Parlamento europeo e del Consiglio,
dell'11 maggio 2005, che modifica le direttive del Consiglio 72/166/CEE,
84/5/CEE, 88/357/CEE e 90/232/CEE e la direttiva 2000/26/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio, sull'assicurazione della
responsabilita' civile risultante dalla circolazione di autoveicoli;
Vista la legge 12 agosto 1982, n. 576, concernente la riforma della
vigilanza sulle assicurazioni;
Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante il Codice
in materia di protezione dei dati personali;
Visto il decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, recante il Codice
delle assicurazioni private;
Visto il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata
nella riunione del 27 luglio 2007;
Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della Camera dei
deputati e del Senato della Repubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 23 ottobre 2007;
Sulla proposta del Ministro per le politiche europee e del Ministro
dello sviluppo economico, di concerto con i Ministri degli affari
esteri, della giustizia, dell'economia e delle finanze e dell'interno;
E m a n a
il seguente decreto legislativo:
Art. 1.
Modifiche al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 recante Codice
delle assicurazioni private
1. All'articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 7 settembre
2005, n. 209, alla lettera fff) sono apportate le seguenti
modificazioni:
a) al numero 2 sono aggiunte le seguenti parole:
"sia che si tratti di un veicolo con targa definitiva o targa
temporanea";
b) sono aggiunti infine i seguenti numeri:
"4-bis) lo Stato di cui alla lettera bbb) di destinazione nel caso in
cui un veicolo viene spedito da uno Stato membro in un altro, a
decorrere dall'accettazione della consegna da parte dell'acquirente e
per un periodo di trenta giorni, anche se il veicolo non e' stato
formalmente immatricolato nello Stato membro di destinazione;
4-ter) lo Stato di cui alla lettera bbb) in cui si e' verificato il
sinistro qualora il veicolo sia privo di targa o rechi una targa che non
corrisponde piu' allo stesso veicolo.".
2. All'articolo 25, comma 2, del decreto legislativo 7 settembre 2005,
n. 209, le parole: "e non puo' svolgere per conto dell'impresa attivita'
diretta all'acquisizione di contratti di assicurazione" sono soppresse.
3. All'articolo 125 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209,
dopo il comma 5 e' inserito il seguente:
"5-bis. L'Ufficio centrale italiano, entro tre mesi dalla ricezione
della richiesta di risarcimento comunica agli aventi diritto un'offerta
di risarcimento motivata ovvero indica i motivi per i quali non ritiene
di fare offerta.".
4. L'articolo 128 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, e'
cosi sostituito:
"1. Per l'adempimento dell'obbligo di assicurazione per la
responsabilita' civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore
e dei natanti, il contratto e' stipulato per somme non inferiori ai
seguenti importi:
a) nel caso di danni alle persone un importo minimo di copertura pari ad
euro 5.000.000 per sinistro, indipendentemente dal numero delle vittime;
b) nel caso di danni alle cose un importo minimo di copertura pari ad
euro 1.000.000 per sinistro, indipendentemente dal numero delle vittime.
2. I contratti dell'assicurazione obbligatoria della responsabilita'
civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti
devono essere adeguati agli importi minimi di copertura obbligatoria per
i danni alle cose e per i danni alle persone di cui al comma 1 entro
l'11 giugno 2012.
3. Ogni cinque anni dalla data dell'11 giugno 2012 di cui al comma 2 gli
importi di cui al comma 1 sono indicizzati automaticamente secondo la
variazione percentuale indicata dall'indice europeo dei prezzi al
consumo (IPC E), previsto dal regolamento (CE) n. 2494/95 del Consiglio,
del 23 ottobre 1995, relativo agli indici dei prezzi al consumo
armonizzati. L'aumento effettuato e' arrotondato ad un multiplo di euro
10.000.
4. Con provvedimento del Ministro dello sviluppo economico, da
pubblicare nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, e'
stabilito l'adeguamento di cui al comma 3.
5. Alla data dell'11 dicembre 2009 gli importi minimi di copertura
devono essere pari ad almeno la meta' degli ammontari di cui al comma
1.".
5. All'articolo 134 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209,
dopo il comma 1 e' inserito il seguente:
"1-bis. I soggetti di cui al comma 1 hanno diritto di esigere in
qualunque momento, entro quindici giorni dalla richiesta, l'attestazione
sullo stato del rischio relativo agli ultimi cinque anni del contratto
di assicurazione obbligatoria relativo ai veicoli a motore secondo le
modalita' stabilite dall'ISVAP con il regolamento di cui al comma 1.".
6. Dopo l'articolo 142 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209,
sono inseriti i seguenti:
"Art. 142-bis (Informazioni sulla copertura assicurativa). - 1. Il
danneggiato ha diritto di ottenere dal Centro di informazione di cui
all'articolo 154 le informazioni riguardanti la copertura assicurativa
dei veicolo che ha causato il sinistro, il numero di polizza e la data
di scadenza della stessa.
Art. 142-ter (Utenti della strada non motorizzati). - 1. L'assicurazione
obbligatoria per i veicoli a motore e i natanti copre i danni alle
persone e i danni alle cose subiti da pedoni, ciclisti e altri utenti
non motorizzati della strada i quali, in conseguenza di un incidente nel
quale sia stato coinvolto un veicolo, hanno diritto alla riparazione del
danno, nei limiti in cui sussista la responsabilita' civile dei
conducenti.".
7. All'articolo 148, comma 1, secondo periodo, e comma 2, primo periodo,
del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, dopo la parola:
"congrua" sono inserite le seguenti: "e motivata".
8. All'articolo 155, dopo il comma 5 e' aggiunto, in fine, il seguente:
"5-bis. A richiesta delle parti interessate, i dati forniti dal Centro
di informazione italiano devono essere disponibili in formato
elettronico.".
9. All'articolo 283 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209,
sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1 dopo la lettera d) sono aggiunte le seguenti:
"d-bis) il veicolo sia stato spedito nel territorio della Repubblica
italiana da uno Stato di cui all'articolo 1, comma 1, lettera bbb), e
nel periodo indicato all'articolo 1, comma 1, lettera fff), numero
4-bis), lo stesso risulti coinvolto in un sinistro e sia privo di
assicurazione;
d-ter) il sinistro sia cagionato da un veicolo estero con targa non
corrispondente o non piu' corrispondente allo stesso veicolo.";
b) al comma 2, i primi due periodi sono sostituiti dai seguenti:
"Nel caso di cui al comma 1, lettera a), il risarcimento e' dovuto solo
per i danni alla persona. In caso di danni gravi alla persona, il
risarcimento e' dovuto anche per i danni alle cose, il cui ammontare sia
superiore all'importo di euro 500, per la parte eccedente tale
ammontare. Nei casi di cui al comma 1, lettere b), d-bis) e d-ter) il
risarcimento e' dovuto per i danni alla persona, nonche' per i danni
alle cose.";
c) al comma 4, le parole: "e d)" sono sostituite con: ", d), d-bis) e
d-ter)".
10. All'articolo 286 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209,
al comma 1 le parole: "e d)" sono sostituite dalle seguenti: ", d),
d-bis) e d-ter)".
11. All'articolo 287 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209,
sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1 le parole: "e d)" sono sostituite dalle seguenti:
", d), d-bis) e d-ter)";
b) il comma 4 e' sostituito dal seguente:
"4. Nei casi previsti dall'art. 283, comma 1, lettere b), d-bis) e
d-ter), deve essere convenuto in giudizio anche il responsabile del
danno.".
12. All'articolo 290 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209,
al comma 1 le parole: "e d)" sono sostituite dalle seguenti:
", d), d-bis) e d-ter)".
13. All'articolo 292 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209,
al comma 1 le parole: "e d)" sono sostituite dalle seguenti:
", d), d-bis) e d-ter)".
14. L'articolo 317, comma 3, del decreto legislativo 7 settembre 2005,
n. 209, e' sostituito dal seguente:
"3. L'inosservanza degli articoli 125, comma 5-bis, e 152, comma 5, e'
punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.000 ad euro
6.000.".
Avvertenza
Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto dall'amministrazione
competente per materia ai sensi dell'art. 10, commi 2 e 3 del testo
unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi,
sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle
pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con decreto
del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine
di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle
quali e' operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia
degli atti legislativi qui trascritti.
Per le direttive CEE vengono forniti gli estremi di pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale delle Comunita' europee (GUCE).
Note alle premesse:
- L'art. 76 della Costituzione stabilisce che l'esercizio della funzione
legislativa non puo' essere delegato al Governo se non con
determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo
limitato e per oggetti definiti.
- L'art. 87 della Costituzione conferisce, tra l'altro, al Presidente
della Repubblica il potere di promulgare le leggi e di emanare i decreti
aventi valore di legge ed i regolamenti.
- La legge 25 gennaio 2006, n. 29 e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
8 febbraio 2006, n. 32, S.O. - L'art. 9, della legge 6 febbraio 2007, n.
13, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 17 febbraio 2007, n. 40, S.O.,
cosi' recita:
"1. Dopo l'art. 26 della legge 25 gennaio 2006, n. 29, e' aggiunto il
seguente:
"Art. 26-bis (Attuazione della direttiva 2005/14/CE del Parlamento
europeo e del Consiglio, dell'11 maggio 2005, che modifica le direttive
72/166/CEE, 84/5/CEE, 88/357/CEE, 90/232/CEE e la direttiva 2000/26/CE
del Parlamento europeo e del Consiglio, sull'assicurazione della
responsabilita' civile risultante dalla circolazione di autoveicoli). -
1. Nella predisposizione del decreto legislativo per l'attuazione della
direttiva 2005/14/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11
maggio 2005, che modifica le direttive 72/166/CEE, 84/5/CEE, 88/357/CEE,
90/232/CEE e la direttiva 2000/26/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, sull'assicurazione della responsabilita' civile risultante
dalla circolazione di autoveicoli, il Governo e' tenuto a seguire, oltre
ai principi e criteri direttivi di cui all'art. 3, anche i seguenti
principi e criteri direttivi:
a) prevedere che l'assicurazione per la responsabilita' civile derivante
dalla circolazione dei veicoli a motore sia obbligatoria almeno per i
seguenti importi:
1) nel caso di danni alle persone, un importo minimo di copertura pari a
euro 5.000.000 per sinistro, indipendentemente dal numero delle vittime;
2) nel caso di danni alle cose, un importo minimo di copertura pari a
euro 1.000.000 per sinistro, indipendentemente dal numero delle vittime;
b) prevedere un periodo transitorio di cinque anni, dalla data dell'11
giugno 2007 prevista per l'attuazione della direttiva, per adeguare gli
importi minimi di copertura obbligatoria per i danni alle cose e per i
danni alle persone secondo quanto indicato alla lettera a);
c) prevedere, ai fini del risarcimento da parte del Fondo di garanzia
per le vittime della strada costituito presso la Concessionaria servizi
assicurativi pubblici - CONSAP S.p.a., in caso di danni alle cose
causati da un veicolo non identificato, una franchigia di importo pari a
euro 500 a carico della vittima che ha subito i danni alle cose, qualora
nello stesso incidente il Fondo sia intervenuto per gravi danni alle
persone"".
2. All'art. 1, comma 4, della legge 25 gennaio 2006, n. 29, dopo le
parole: "2004/113/CE" sono inserite le seguenti: ", 2005/14/CE".
- L'allegato B, della legge 6 febbraio 2007, n. 13, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale 17 febbraio 2007, n. 40, S.O., cosi' recita:
"Allegato B
2005/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 luglio 2005,
relativa all'istituzione di un quadro per l'elaborazione di specifiche
per la progettazione eco-compatibile dei prodotti che consumano energia
e recante modifica della direttiva 92/42/CEE del Consiglio e delle
direttive 96/57/CE e 2000/55/CE del Parlamento europeo e del Consiglio.
2005/33/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 luglio 2005,
che modifica la direttiva 1999/32/CE in relazione al tenore di zolfo dei
combustibili per uso marittimo.
2005/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 settembre 2005,
relativa all'inquinamento provocato dalle navi e all'introduzione di
sanzioni per violazioni.
2005/47/CE del Consiglio, del 18 luglio 2005, concernente l'accordo tra
la Comunita' delle ferrovie europee (CER) e la Federazione europea dei
lavoratori dei trasporti (ETF) su taluni aspetti delle condizioni di
lavoro dei lavoratori mobili che effettuano servizi di interoperabilita'
transfrontaliera nel settore ferroviario. 2005/56/CE del Parlamento
europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2005, relativa alle fusioni
transfrontaliere delle societa' di capitali.
2005/61/CE della Commissione, del 30 settembre 2005, che applica la
direttiva 2002/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto
riguarda le prescrizioni in tema di rintracciabilita' e la notifica di
effetti indesiderati ed incidenti gravi.
2005/62/CE della Commissione, del 30 settembre 2005, recante
applicazione della direttiva 2002/98/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio per quanto riguarda le norme e le specifiche comunitarie
relative ad un sistema di qualita' per i servizi trasfusionali.
2005/64/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2005,
sull'omologazione dei veicoli a motore per quanto riguarda la loro
riutilizzabilita', riciclabilita' e recuperabilita' e che modifica la
direttiva 70/156/CEE del Consiglio.
2005/65/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2005,
relativa al miglioramento della sicurezza dei porti.
2005/71/CE del Consiglio, del 12 ottobre 2005, relativa a una procedura
specificamente concepita per l'ammissione di cittadini di paesi terzi a
fini di ricerca scientifica.
2005/81/CE della Commissione, del 28 novembre 2005, che modifica la
direttiva 80/723/CEE relativa alla trasparenza delle relazioni
finanziarie fra gli Stati membri e le loro imprese pubbliche nonche' fra
determinate imprese.
2005/85/CE del Consiglio, del 1" dicembre 2005, recante norme minime per
le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e
della revoca dello status di rifugiato.
2005/89/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 gennaio 2006,
concernente misure per la sicurezza dell'approvvigionamento di
elettricita' e per gli investimenti nelle infrastrutture.
2005/94/CE del Consiglio, del 20 dicembre 2005, relativa a misure
comunitarie di lotta contro l'influenza aviaria e che abroga la
direttiva 92/40/CEE.
2006/7/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 febbraio 2006,
relativa alla gestione della qualita' delle acque di balneazione e che
abroga la direttiva 76/160/CEE.
2006/21/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2006,
relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive e che
modifica la direttiva 2004/35/CE.
2006/23/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2006,
concernente la licenza comunitaria dei controllori del traffico aereo.
2006/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2006,
riguardante la conservazione di dati generati o trattati nell'ambito
della fornitura di servizi di comunicazione elettronica accessibili al
pubblico o di reti pubbliche di comunicazione e che modifica la
direttiva 2002/58/CE.
2006/25/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2006,
sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative
all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici
(radiazioni ottiche artificiali) (diciannovesima direttiva particolare
ai sensi dell'art. 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE).
2006/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2006,
concernente l'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi
energetici e recante abrogazione della direttiva 93/76/CEE del
Consiglio.
2006/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2006,
che modifica la direttiva 1999/62/CE relativa alla tassazione a carico
di autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci su strada per l'uso
di alcune infrastrutture.
2006/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2006,
relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE (rifusione).
2006/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2006,
relativa all'accesso all'attivita' degli enti creditizi ed al suo
esercizio (rifusione).
2006/49/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2006,
relativa all'adeguatezza patrimoniale delle imprese di investimento e
degli enti creditizi (rifusione).
2006/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006,
riguardante l'attuazione del principio delle pari opportunita' e della
parita' di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e
impiego (rifusione).".
- La direttiva 2005/14/CE e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Comunita' Europea 11 giugno 2005, n. L 149.
- La direttiva 72/166/CEE e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Comunita' Europea. 2 maggio 1972, n. L 103.
- La direttiva 84/5/CEE e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Comunita' Europea 11 gennaio 1984, n. L 8.
- La direttiva 88/357/CEE e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Comunita' Europea 4 luglio 1988, n. L 172.
- La direttiva 90/232/CEE e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Comunita' Europea 19 maggio 1990, n. 129.
- La direttiva 2000/26/CE e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Comunita' Europea 20 luglio 2000, n. L 181.
- La legge 12 agosto 1982, n. 576, e' pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale 20 agosto 1982, n. 229.
- Il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, e' pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale 29 luglio 2003, n. 174, S.O.
- Il decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 e' pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale 13 ottobre 2005, n. 239, S.O.
- Il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale 18 maggio 2006, n. 114, convertito, con modificazioni dalla
legge 17 luglio 2006, n. 233, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 17
luglio 2006, n. 164, reca:
"Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della
Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri. Delega al Governo
per il coordinamento delle disposizioni in materia di funzioni e
organizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei
Ministeri.".
Note all'art. 1:
- Il testo vigente dell'art. 1, comma 1, del decreto legislativo 7
settembre 2005, n. 209, cosi' come modificato dal presente decreto,
cosi' recita:
"Art. 1 (Definizioni). - 1. Agli effetti del codice delle assicurazioni
private si intendono per:
a) assicurazione contro i danni: le assicurazioni indicate all'art. 2,
comma 3;
b) assicurazione sulla vita: le assicurazioni e le operazioni indicate
all'art. 2, comma 1;
c) attivita' assicurativa: l'assunzione e la gestione dei rischi
effettuata da un'impresa di assicurazione;
d) attivita' riassicurativa: l'assunzione e la gestione dei rischi
ceduti da un'impresa di assicurazione o la retrocessione dei rischi
effettuata da un'impresa di riassicurazione;
e) attivita' in regime di liberta' di prestazione di servizi o rischio
assunto in regime di liberta' di prestazione di servizi: l'attivita' che
un'impresa esercita da uno stabilimento situato nel territorio di uno
Stato membro assumendo obbligazioni con contraenti aventi il domicilio,
ovvero, se persone giuridiche, la sede in un altro Stato membro o il
rischio che un'impresa assume da uno stabilimento situato nel territorio
di uno Stato membro diverso da quello in cui e' ubicato il rischio;
f) attivita' in regime di stabilimento o rischio assunto in regime di
stabilimento: l'attivita' che un'impresa esercita da uno stabilimento
situato nel territorio di uno Stato membro assumendo obbligazioni con
contraenti aventi il domicilio, ovvero, se persone giuridiche, la sede
nello stesso Stato o il rischio che un'impresa assume da uno
stabilimento situato nel territorio dello Stato membro in cui e' ubicato
il rischio;
g) autorita' di vigilanza: l'autorita' nazionale incaricata della
vigilanza sulle imprese e sugli intermediari e gli altri operatori del
settore assicurativo;
h) carta verde: certificato internazionale di assicurazione emesso da un
ufficio nazionale secondo la raccomandazione n. 5 adottata il 25 gennaio
1949 dal sottocomitato dei trasporti stradali del comitato dei trasporti
interni della Commissione economica per l'Europa dell'Organizzazione
delle Nazioni Unite;
i) codice della strada: il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e
successive modificazioni;
l) codice in materia di protezione dei dati personali: il decreto
legislativo 30 giugno 2003, n. 196;
m) CONSAP: la Concessionaria servizi assicurativi pubblici S.p.A.;
n) credito di assicurazione: ogni importo dovuto da un'impresa di
assicurazione ad assicurati, contraenti, beneficiari o altre parti lese
aventi diritto ad agire direttamente contro l'impresa di assicurazione e
derivante da un contratto di assicurazione o da operazioni di cui
all'art. 2, commi 1 e 3, nell'ambito di attivita' di assicurazione
diretta, compresi gli importi detenuti in riserva per la copertura a
favore dei medesimi aventi diritto allorquando alcuni elementi del
debito non sono ancora conosciuti. Sono parimenti considerati crediti di
assicurazione i premi detenuti da un'impresa di assicurazione, prima
dell'avvio delle procedure di liquidazione dell'impresa stessa, in
seguito alla mancata stipulazione o alla risoluzione dei medesimi
contratti ed operazioni, in virtu' della legge applicabile a tali
contratti e operazioni;
o) fondo di garanzia: un organismo creato da uno Stato membro che ha
almeno il compito di rimborsare, entro i limiti dell'obbligo di
assicurazione, i danni alle cose o alle persone causati da un veicolo
non identificato o per il quale non vi e' stato adempimento dell'obbligo
di assicurazione;
p) fondo di garanzia delle vittime della caccia: il fondo costituito
presso la CONSAP e previsto dall'art. 303;
q) fondo di garanzia delle vittime della strada: il fondo costituito
presso la CONSAP e previsto dall'art. 285;
r) grandi rischi: si intendono per grandi rischi quelli rientranti nei
rami di cui all'art. 2, comma 3, qui di seguito indicati:
1) 4 (corpi di veicoli ferroviari), 5 (corpi di veicoli aerei), 6 (corpi
di veicoli marittimi, lacustri e fluviali), 7 (merci trasportate), 11
(r.c. aeromobili) e 12 (r.c. veicoli marittimi, lacustri e fluviali)
salvo quanto previsto al numero 3);
2) 14 (credito) e 15 (cauzione), qualora l'assicurato eserciti
professionalmente un'attivita' industriale, commerciale o intellettuale
e il rischio riguardi questa attivita';
3) 3 (corpi di veicoli terrestri, esclusi quelli ferroviari), 8
(incendio ed elementi naturali), 9 (altri danni ai beni), 10 (r.c.
autoveicoli terrestri), 12 (r.c. veicoli marittimi, lacustri e fluviali)
per quanto riguarda i natanti soggetti all'assicurazione obbligatoria ai
sensi dell'art. 123, 13 (r.c. generale) e 16 (perdite pecuniarie),
purche' l'assicurato superi i limiti di almeno due dei tre criteri
seguenti: 1) il totale dell'attivo dello stato patrimoniale risulti
superiore ai seimilionieduecentomila euro; 2) l'importo del volume
d'affari risulti superiore ai dodicimilionieottocentomila euro; 3) il
numero dei dipendenti occupati in media durante l'esercizio risulti
superiore alle duecentocinquanta unita'. Qualora l'assicurato sia
un'impresa facente parte di un gruppo tenuto a redigere un bilancio
consolidato, le condizioni di cui sopra si riferiscono al bilancio
consolidato del gruppo;
s) impresa: la societa' di assicurazione o di riassicurazione
autorizzata;
t) impresa di assicurazione: la societa' autorizzata secondo quanto
previsto nelle direttive comunitarie sull'assicurazione diretta;
u) impresa di assicurazione autorizzata in Italia ovvero impresa di
assicurazione italiana: la societa' avente sede legale in Italia e la
sede secondaria in Italia di impresa di assicurazione avente sede legale
in uno Stato terzo, autorizzata all'esercizio delle assicurazioni o
delle operazioni di cui all'art. 2;
v) impresa di assicurazione comunitaria: la societa' avente sede legale
e amministrazione-centrale in uno Stato membro dell'Unione europea
diverso dall'Italia o in uno Stato aderente allo Spazio economico
europeo, autorizzata secondo quanto previsto nelle direttive comunitarie
sull'assicurazione diretta;
z) impresa di assicurazione extracomunitaria: la societa' di
assicurazione avente sede legale e amministrazione centrale in uno Stato
non appartenente all'Unione europea o non aderente allo Spazio economico
europeo, autorizzata per l'esercizio delle assicurazioni o delle
operazioni di cui all'art. 2;
aa) impresa di partecipazione assicurativa: una societa' controllante il
cui unico o principale oggetto consiste nell'assunzione di
partecipazioni di controllo, nonche' nella gestione e valorizzazione di
tali partecipazioni, se le imprese controllate sono esclusivamente o
principalmente imprese di assicurazione, imprese di assicurazione
extracomunitarie, imprese di riassicurazione, sempre che almeno una di
esse sia un'impresa di assicurazione avente sede legale nel territorio
della Repubblica e che non sia una societa' di partecipazione
finanziaria mista secondo le rilevanti disposizioni dell'ordinamento
comunitario sulla vigilanza supplementare delle imprese appartenenti ad
un conglomerato finanziario;
bb) impresa di partecipazione assicurativa mista: una societa'
controllante diversa da un'impresa di assicurazione, da un'impresa di
assicurazione extracomunitaria, da un'impresa di riassicurazione o da
un'impresa di partecipazione assicurativa, sempre che almeno una delle
sue imprese controllate sia un'impresa di assicurazione avente sede
legale nel territorio della Repubblica e che non sia una societa' di
partecipazione finanziaria mista secondo le rilevanti disposizioni
dell'ordinamento comunitario sulla vigilanza supplementare delle imprese
appartenenti ad un conglomerato finanziario;
cc) impresa di riassicurazione: la societa' autorizzata all'esercizio
della sola riassicurazione, diversa da una impresa di assicurazione o da
una impresa di assicurazione extracomunitaria, la cui attivita'
principale consiste nell'accettare rischi ceduti da una impresa di
assicurazione, da una impresa di assicurazione avente sede legale in uno
Stato terzo, o da altre imprese di riassicurazione;
dd) ISVAP: l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di
interesse collettivo;
ee) legge fallimentare: il regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, e
successive modificazioni;
ff) localizzazione: la presenza di attivita' mobiliari ed immobiliari
all'interno del territorio di un determinato Stato. I crediti sono
considerati come localizzati nello Stato nel quale gli stessi sono
esigibili;
gg) margine di solvibilita' disponibile: il patrimonio dell'impresa,
libero da qualsiasi impegno prevedibile ed al netto degli elementi
immateriali;
hh) margine di solvibilita' richiesto: ammontare minimo del patrimonio
netto del quale l'impresa dispone costantemente, secondo quanto previsto
nelle direttive comunitarie sull'assicurazione diretta;
ii) mercato regolamentato: un mercato finanziario autorizzato o
riconosciuto ai sensi della parte III, titolo I, del testo unico
dell'intermediazione finanziaria, nonche' i mercati di Stati
appartenenti all'OCSE che sono istituiti, organizzati e disciplinati da
disposizioni adottate o approvate dalle competenti autorita' nazionali e
che soddisfano requisiti analoghi a quelli dei mercati regolamentati di
cui al testo unico dell'intermediazione finanziaria;
ll) natante: qualsiasi unita' che e' destinata alla navigazione
marittima, fluviale o lacustre e che e' azionata da propulsione
meccanica;
mm) organismo di indennizzo italiano: l'organismo istituito presso la
CONSAP e previsto dall'art. 296;
nn) partecipazioni: le azioni, le quote e gli altri strumenti finanziari
che attribuiscono diritti amministrativi o comunque i diritti previsti
dall'art. 2351, ultimo comma, del codice civile;
oo) partecipazioni rilevanti: le partecipazioni che comportano il
controllo della societa' e le partecipazioni individuate dall'ISVAP, in
conformita' ai principi stabiliti nel regolamento adottato dal Ministro
delle attivita' produttive, con riguardo alle diverse fattispecie
disciplinate, tenendo conto dei diritti di voto e degli altri diritti
che consentono di influire sulla societa';
pp) portafoglio del lavoro diretto italiano: tutti i contratti stipulati
da imprese di assicurazione italiane, ad eccezione di quelli stipulati
da loro sedi secondarie situate in Stati terzi;
qq) portafoglio del lavoro indiretto italiano: i contratti, ovunque
stipulati, da imprese italiane o da stabilimenti in Italia di imprese
aventi la sede legale in altro Stato, se l'impresa cedente e' essa
stessa impresa italiana o stabilimento in Italia di imprese aventi la
sede legale in altro Stato. Si considerano facenti parte del portafoglio
estero i contratti, ovunque stipulati, nel caso in cui l'impresa cedente
sia un'impresa avente la sede legale in altro Stato. I contratti
stipulati da imprese italiane attraverso uno stabilimento costituito in
altro Stato si considerano facenti parte del portafoglio estero;
rr) principi contabili internazionali: i principi contabili
internazionali e le relative interpretazioni adottati secondo la
procedura di cui all'art. 6 del regolamento (CE) n. 1606/2002 del 19
luglio 2002 del Parlamento europeo e del Consiglio;
ss) prodotti assicurativi: tutti i contratti emessi da imprese di
assicurazione nell'esercizio delle attivita' rientranti nei rami vita o
nei rami danni come definiti all'art. 2;
tt) ramo di assicurazione: la classificazione secondo un insieme
omogeneo di rischi od operazioni che descrive l'attivita' che l'impresa
puo' esercitare al rilascio dell'autorizzazione;
uu) retrocessione: cessione dei rischi assunti in riassicurazione;
vv) sede secondaria o succursale: una sede che costituisce parte,
sprovvista di personalita' giuridica, di un'impresa di assicurazione o
di riassicurazione e che effettua direttamente, in tutto o in parte,
l'attivita' assicurativa o riassicurativa;
zz) stabilimento: la sede legale od una sede secondaria di un'impresa di
assicurazione o di riassicurazione;
aaa) Stato aderente allo Spazio economico europeo; uno Stato aderente
all'accordo di estensione della normativa dell'Unione europea in
materia, fra l'altro, di circolazione delle merci, dei servizi e dei
capitali agli Stati appartenenti all'Associazione europea di libero
scambio firmato ad Oporto il 2 maggio 1992 e ratificato con legge 28
luglio 1993, n. 300;
bbb) Stato membro: uno Stato membro dell'Unione europea o uno Stato
aderente allo Spazio economico europeo, come tale equiparato allo Stato
membro dell'Unione europea;
ccc) Stato membro dell'obbligazione: lo Stato di cui alla lettera bbb)
nel quale il contraente ha il domicilio, ovvero, se il contraente e' una
persona giuridica, lo Stato di cui alla lettera bbb) sede della stessa
cui si riferisce il contratto;
ddd) Stato membro di prestazione di servizi: lo Stato di cui alla
lettera bbb) dell'obbligazione o in cui e' ubicato il rischio, quando
l'obbligazione o il rischio e' assunto da uno stabilimento situato in un
altro Stato di cui alla lettera bbb);
eee) Stato membro di stabilimento: lo Stato di cui alla lettera bbb) in
cui e' situato lo stabilimento dal quale l'impresa opera;
fff) Stato membro di ubicazione del rischio:
1) lo Stato di cui alla lettera bbb) in cui si trovano i beni, quando
l'assicurazione riguardi beni immobili, ovvero beni immobili e beni
mobili in essi contenuti, sempre che entrambi siano coperti dallo stesso
contratto di assicurazione;
2) lo Stato di cui alla lettera bbb) di immatricolazione, quando
l'assicurazione riguardi veicoli di ogni tipo soggetti ad
immatricolazione sia che si tratti di un veicolo con targa definitiva o
targa temporanea;
3) lo Stato di cui alla lettera bbb) in cui l'assicurato ha sottoscritto
il contratto, quando abbia durata inferiore o pari a quattro mesi e sia
relativo a rischi inerenti ad un viaggio o ad una vacanza;
4) lo Stato di cui alla lettera bbb) in cui l'assicurato ha il
domicilio, ovvero, se l'assicurato e' una persona giuridica, lo Stato
della sede della stessa alla quale si riferisce il contratto, in tutti i
casi non esplicitamente previsti dai numeri da 1 a 3;
4-bis) lo Stato di cui alla lettera bbb) di destinazione nel caso in cui
un veicolo viene spedito da uno Stato membro in un altro, a decorrere
dall'accettazione della consegna da parte dell'acquirente e per un
periodo di trenta giorni, anche se il veicolo non e' stato formalmente
immatricolato nello Stato membro di destinazione;
4-ter) lo Stato di cui alla lettera bbb) in cui si e' verificato il
sinistro qualora il veicolo sia privo di targa o rechi una targa che non
corrisponde piu' allo stesso veicolo.
ggg) Stato membro d'origine: lo Stato membro dell'Unione europea o lo
Stato aderente allo Spazio economico europeo in cui e' situata la sede
legale dell'impresa che assume l'obbligazione o il rischio;
hhh) Stato terzo: uno Stato che non e' membro dell'Unione europea o non
e' aderente allo Spazio economico europeo;
iii) stretti legami: il rapporto fra due o piu' persone fisiche o
giuridiche nei casi in cui sussiste:
1) un legame di controllo ai sensi dell'art. 72;
2) una partecipazione, detenuta direttamente o per il tramite di
societa' controllate, societa' fiduciarie o per interposta persona,
almeno pari al dieci per cento del capitale o dei diritti di voto,
ovvero una partecipazione che, pur restando al di sotto del limite sopra
indicato, da' comunque la possibilita' di esercitare un'influenza
notevole ancorche' non dominante;
3) un legame in base al quale le stesse persone sono sottoposte al
controllo del medesimo soggetto, o comunque sono sottoposte a direzione
unitaria in virtu' di un contratto o di una clausola statutaria, oppure
quando gli organi di amministrazione sono composti in maggioranza dalle
medesime persone, oppure quando esistono legami importanti e durevoli di
riassicurazione;
4) un rapporto di carattere tecnico, organizzativo, finanziario,
giuridico e familiare che possa influire in misura rilevante sulla
gestione dell'impresa. L'ISVAP, con regolamento, puo' ulteriormente
qualificare la definizione di stretti legami, al fine di evitare
situazioni di ostacolo all'effettivo esercizio delle funzioni di
vigilanza;
lll) testo unico bancario: il decreto legislativo 1" settembre 1993, n.
385, e successive modificazioni;
mmm) testo unico dell'intermediazione finanziaria: il decreto
legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e successive modificazioni;
nnn) testo unico in materia di assicurazioni sugli infortuni sul lavoro
e le malattie professionali: il decreto legislativo 23 febbraio 2000, n.
38, e successive modificazioni;
ooo) Ufficio centrale italiano: l'ente costituito dalle imprese di
assicurazione autorizzate ad esercitare il ramo responsabilita' civile
autoveicoli che e' stato abilitato all'esercizio delle funzioni di
Ufficio nazionale di assicurazione nel territorio della Repubblica ed
allo svolgimento degli altri compiti previsti dall'ordinamento
comunitario e italiano;
ppp) Ufficio nazionale di assicurazione: l'organizzazione professionale
che e' costituita, conformemente alla raccomandazione n. 5 adottata il
25 gennaio 1949 dal sottocomitato dei trasporti stradali del comitato
dei trasporti interni della Commissione economica per l'Europa
dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, e che raggruppa imprese di
assicurazione che hanno ottenuto in uno Stato l'autorizzazione ad
esercitare il ramo responsabilita' civile autoveicoli;
qqq) unita' da diporto: il natante definito all'art. 1, comma 3, del
decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, recante il codice della
nautica da diporto;
rrr) veicolo: qualsiasi autoveicolo destinato a circolare sul suolo e
che puo' essere azionato da una forza meccanica, senza essere vincolato
ad una strada ferrata, nonche' i rimorchi, anche se non agganciati ad
una motrice.".
- Il testo degli articoli 25 e 125, del decreto legislativo 7 settembre
2005, n. 209, cosi' come modificati dal presente decreto cosi' recita:
"Art. 25 (Rappresentante per la gestione dei sinistri). - 1. L'impresa,
qualora intenda operare nel territorio della Repubblica in regime di
liberta' di prestazione di servizi per l'assicurazione obbligatoria
della responsabilita' civile derivante dalla circolazione dei veicoli a
motore e dei natanti, nomina un rappresentante incaricato della gestione
dei sinistri e della liquidazione dei relativi risarcimenti. Al
rappresentante possono essere indirizzate le richieste di risarcimento
da parte dei terzi aventi diritto.
2. Il rappresentante deve risiedere nel territorio della Repubblica.
3. Il rappresentante deve essere munito di un mandato comprendente
espressamente i poteri di rappresentare l'impresa in giudizio e davanti
a tutte le autorita' competenti per quanto riguarda le richieste di
risarcimento dei danni, nonche' di attestare l'esistenza e la validita'
dei contratti stipulati dall'impresa in regime di liberta' di
prestazione di servizi.
4. Le funzioni del rappresentante per la gestione dei sinistri possono
essere esercitate anche dal rappresentante fiscale.".
"Art. 125 (Veicoli e natanti immatricolati o registrati in Stati
esteri). - 1. Per i veicoli e i natanti soggetti all'obbligo di
assicurazione ed immatricolati o registrati in Stati esteri nonche' per
i motori amovibili di cui all'art. 123, comma 3, muniti di certificato
di uso straniero o di altro documento equivalente emesso all'estero, che
circolino temporaneamente nel territorio o nelle acque territoriali
della Repubblica, deve essere assolto, per la durata della permanenza in
Italia, l'obbligo di assicurazione.
2. Per i natanti l'obbligo di assicurazione si considera assolto:
a) con la stipula di un contratto di assicurazione secondo quanto
previsto con regolamento adottato dal Ministro delle attivita'
produttive, su proposta dell'ISVAP, ovvero
b) quando il conducente sia in possesso di certificato internazionale di
assicurazione emesso dall'Ufficio nazionale di assicurazione estero ed
accettato dall'Ufficio centrale italiano.
3. Per i veicoli a motore muniti di targa di immatricolazione rilasciata
da uno Stato terzo l'obbligo di assicurazione:
a) e' assolto mediante contratto di assicurazione "frontiera", come
disciplinato dal regolamento previsto all'art. 126, comma 2, lettera a),
concernente la responsabilita' civile derivante dalla circolazione del
veicolo nel territorio della Repubblica e degli altri Stati membri, alle
condizioni e fino ai limiti di somma stabiliti dalla legislazione in
vigore in ciascuno di essi;
b) si considera assolto quando l'Ufficio centrale italiano si sia reso
garante per il risarcimento dei danni cagionati in Italia dalla
circolazione dei medesimi veicoli e quando con atto dell'Unione europea
sia stato rimosso l'obbligo negli Stati membri di controllare
l'assicurazione di responsabilita' civile per i veicoli muniti di targa
di immatricolazione rilasciata dallo Stato terzo;
c) si considera assolto, quando il conducente sia in possesso di una
carta verde emessa dall'Ufficio nazionale di assicurazione estero ed
accettata dall'Ufficio centrale italiano.
4. Per i veicoli a motore muniti di targa di immatricolazione rilasciata
da uno Stato membro diverso dalla Repubblica italiana, l'obbligo di
assicurazione si considera assolto quando l'Ufficio centrale italiano si
sia reso garante per il risarcimento dei danni cagionati dalla
circolazione in Italia di detti veicoli, sulla base di accordi stipulati
con i corrispondenti uffici nazionali di assicurazione e l'Unione
europea abbia riconosciuto tali accordi.
5. Nell'ipotesi di cui al comma 3, lettera c), l'Ufficio centrale
italiano provvede alla liquidazione dei danni, garantendone il pagamento
agli aventi diritto, nei limiti dei massimali minimi di legge o, se
maggiori, di quelli eventualmente previsti dalla polizza di
assicurazione alla quale si riferisce la carta verde. Nelle ipotesi di
cui al comma 3, lettera b), ed in quelle di cui al comma 4, l'Ufficio
centrale italiano provvede alla liquidazione dei danni cagionati in
Italia, garantendone il pagamento agli aventi diritto nei limiti dei
massimali minimi di legge o, se maggiori, di quelli eventualmente
previsti dalla polizza di assicurazione.
5-bis. L'Ufficio centrale italiano, entro tre mesi dalla ricezione della
richiesta di risarcimento comunica agli aventi diritto un'offerta di
risarcimento motivata ovvero indica i motivi per i quali non ritiene di
fare offerta.
6. Le disposizioni di cui ai commi 3 e 4 si applicano anche ai veicoli a
motore di proprieta' di agenti diplomatici e consolari o di funzionari
internazionali, o di proprieta' di Stati esteri o di organizzazioni
internazionali.
7. Le disposizioni di cui al comma 3, lettera b), ed al comma 4 non si
applicano per l'assicurazione della responsabilita' civile per danni
cagionati dalla circolazione dei veicoli aventi targa di
immatricolazione rilasciata da uno Stato estero e individuati nel
regolamento adottato, su proposta dell'ISVAP, dal Ministro delle
attivita' produttive.
- Il testo vigente dell'art. 134 del decreto legislativo 7 settembre
2005, n. 209, cosi' come sostituito dal presente decreto, cosi' recita:
"Art. 134 (Attestazione sullo stato del rischio). - 1. L'ISVAP, con
regolamento, determina le indicazioni relative all'attestazione sullo
stato del rischio che, in occasione di ciascuna scadenza annuale dei
contratti di assicurazione obbligatoria relativi ai veicoli a motore,
l'impresa deve consegnare al contraente o, se persona diversa, al
proprietario ovvero all'usufruttuario, all'acquirente con patto di
riservato dominio o al locatario in caso di locazione finanziaria.
1-bis. I soggetti di cui al comma 1 hanno diritto di esigere in
qualunque momento, entro quindici giorni dalla richiesta, l'attestazione
sullo stato del rischio relativo agli ultimi cinque anni del contratto
di assicurazione obbligatoria relativo ai veicoli a motore secondo le
modalita' stabilite dall'ISVAP con il regolamento di cui al comma 1.
2. Il regolamento puo' prevedere l'obbligo, a carico delle imprese di
assicurazione, di inserimento delle informazioni riportate
sull'attestato di rischio in una banca dati elettronica detenuta da enti
pubblici ovvero, qualora gia' esistente, da enti privati, al fine di
consentire adeguati controlli nell'assunzione dei contratti di
assicurazione di cui all'art. 122, comma 1. In ogni caso l'ISVAP ha
accesso gratuito alla banca dati contenente le informazioni
sull'attestazione.
3. La classe di merito indicata sull'attestato di rischio si riferisce
al proprietario del veicolo. Il regolamento stabilisce la validita',
comunque non inferiore a dodici mesi, ed individua i termini relativi
alla decorrenza ed alla durata del periodo di osservazione. In caso di
cessazione del rischio assicurato o in caso di sospensione o di mancato
rinnovo del contratto di assicurazione per mancato utilizzo del veicolo,
l'ultimo attestato di rischio conseguito conserva validita' per un
periodo di cinque anni.
4. L'attestazione e' consegnata dal contraente all'impresa di
assicurazione, nel caso in cui sia stipulato un contratto per il
medesimo veicolo al quale si riferisce l'attestato.
4-bis. L'impresa di assicurazione, in tutti i casi di stipulazione di un
nuovo contratto, relativo a un ulteriore veicolo della medesima
tipologia, acquistato dalla persona fisica gia' titolare di polizza
assicurativa o da un componente stabilmente convivente del suo nucleo
familiare, non puo' assegnare al contratto una classe di merito piu'
sfavorevole rispetto a quella risultante dall'ultimo attestato di
rischio conseguito sul veicolo gia' assicurato.
4-ter. Conseguentemente al verificarsi di un sinistro, le imprese di
assicurazione non possono applicare alcuna variazione di classe di
merito prima di aver accertato l'effettiva responsabilita' del
contraente, che e' individuata nel responsabile principale del sinistro,
secondo la liquidazione effettuata in relazione al danno e fatto salvo
un diverso accertamento in sede giudiziale. Ove non sia possibile
accertare la responsabilita' principale, ovvero, in via provvisoria,
salvo conguaglio, in caso di liquidazione parziale, la responsabilita'
si computa pro quota in relazione al numero dei conducenti coinvolti, ai
fini della eventuale variazione di classe a seguito di piu' sinistri.
4-quater. E' fatto comunque obbligo alle imprese di assicurazione di
comunicare tempestivamente al contraente le variazioni peggiorative
apportate alla classe di merito.
- Il testo vigente dell'art. 148 del decreto legislativo 7 settembre
2005, n. 209 cosi' come modificato dal presente decreto, cosi' recita:
"Art. 148 (Procedura di risarcimento). - 1. Per i sinistri con soli
danni a cose, la richiesta di risarcimento, presentata secondo le
modalita' indicate nell'art. 145, deve essere corredata dalla denuncia
secondo il modulo di cui all'art. 143 e recare l'indicazione del codice
fiscale degli aventi diritto al risarcimento e del luogo, dei giorni e
delle ore in cui le cose danneggiate sono disponibili per l'ispezione
diretta ad accertare l'entita' del danno. Entro sessanta giorni dalla
ricezione di tale documentazione, l'impresa di assicurazione formula al
danneggiato congrua e motivata offerta per il risarcimento ovvero
comunica specificatamente i motivi per i quali non ritiene di fare
offerta. Il termine di sessanta giorni e' ridotto a trenta quando il
modulo di denuncia sia stato sottoscritto dai conducenti coinvolti nel
sinistro.
2. L'obbligo di proporre al danneggiato congrua e motivata offerta per
il risarcimento del danno, ovvero di comunicare i motivi per cui non si
ritiene di fare offerta, sussiste anche per i sinistri che abbiano
causato lesioni personali o il decesso. La richiesta di risarcimento
deve essere presentata dal danneggiato o dagli aventi diritto con le
modalita' indicate al comma 1. La richiesta deve contenere l'indicazione
del codice fiscale degli aventi diritto al risarcimento e la descrizione
delle circostanze nelle quali si e' verificato il sinistro ed essere
accompagnata, ai fini dell'accertamento e della valutazione del danno da
parte dell'impresa, dai dati relativi all'eta', all'attivita' del
danneggiato, al suo reddito, all'entita' delle lesioni subite, da
attestazione medica comprovante l'avvenuta guarigione con o senza
postumi permanenti, nonche' dalla dichiarazione ai sensi dell'art. 142,
comma 2, o, in caso di decesso, dallo stato di famiglia della vittima.
L'impresa di assicurazione e' tenuta a provvedere all'adempimento del
predetto obbligo entro novanta giorni dalla ricezione di tale
documentazione.
3. Il danneggiato, pendenti i termini di cui al comma 2 e fatto salvo
quanto stabilito al comma 5, non puo' rifiutare gli accertamenti
strettamente necessari alla valutazione del danno alla persona da parte
dell'impresa. Qualora cio' accada, i termini di cui al comma 2 sono
sospesi.
4. L'impresa di assicurazione puo' richiedere ai competenti organi di
polizia le informazioni acquisite relativamente alle modalita'
dell'incidente, alla residenza e al domicilio delle parti e alla targa
di immatricolazione o altro analogo segno distintivo, ma e' tenuta al
rispetto dei termini stabiliti dai commi 1 e 2 anche in caso di sinistro
che abbia determinato sia danni a cose che lesioni personali o il
decesso.
5. In caso di richiesta incompleta l'impresa di assicurazione richiede
al danneggiato entro trenta giorni dalla ricezione della stessa le
necessarie integrazioni; in tal caso i termini di cui ai commi 1 e 2
decorrono nuovamente dalla data di ricezione dei dati o dei documenti
integrativi.
6. Se il danneggiato dichiara di accettare la somma offertagli,
l'impresa provvede al pagamento entro quindici giorni dalla ricezione
della comunicazione.
7. Entro ugual termine l'impresa corrisponde la somma offerta al
danneggiato che abbia comunicato di non accettare l'offerta. La somma in
tal modo corrisposta e' imputata nella liquidazione definitiva del
danno.
8. Decorsi trenta giorni dalla comunicazione senza che l'interessato
abbia fatto pervenire alcuna risposta, l'impresa corrisponde al
danneggiato la somma offerta con le stesse modalita', tempi ed effetti
di cui al comma 7.
9. Agli effetti dell'applicazione delle disposizioni di cui al presente
articolo, l'impresa di assicurazione non puo' opporre al danneggiato
l'eventuale inadempimento da parte dell'assicurato dell'obbligo di
avviso del sinistro di cui all'art. 1913 del codice civile.
10. In caso di sentenza a favore del danneggiato, quando la somma
offerta ai sensi dei commi 1 o 2 sia inferiore alla meta' di quella
liquidata, al netto di eventuale rivalutazione ed interessi, il giudice
trasmette, contestualmente al deposito in cancelleria, copia della
sentenza all'ISVAP per gli accertamenti relativi all'osservanza delle
disposizioni del presente capo.
11. L'impresa, quando corrisponde compensi professionali per l'eventuale
assistenza prestata da professionisti, e' tenuta a richiedere la
documentazione probatoria relativa alla prestazione stessa e ad
indicarne il corrispettivo separatamente rispetto alle voci di danno
nella quietanza di liquidazione. L'impresa, che abbia provveduto
direttamente al pagamento dei compensi dovuti al professionista, ne da'
comunicazione al danneggiato, indicando l'importo corrisposto".
- Il testo vigente dell'art. 155, del decreto legislativo 7 settembre
2005, n. 209, cosi' come modificato dal presente decreto, cosi' recita:
"Art. 155 (Accesso al Centro di informazione italiano). - 1. I
danneggiati, a seguito dei sinistri previsti all'art. 151, hanno diritto
di richiedere al Centro di informazione italiano entro sette anni dalla
data del sinistro:
a) nome ed indirizzo dell'impresa di assicurazione;
b) numero della polizza di assicurazione e data di scadenza della
stessa;
c) nome ed indirizzo del mandatario per la liquidazione dei sinistri
dell'impresa di assicurazione nello Stato membro di residenza degli
aventi diritto al risarcimento, nei casi in cui:
1) gli stessi risiedono nel territorio della Repubblica;
2) il veicolo che ha causato il sinistro stazioni abitualmente nel
territorio della Repubblica;
3) il sinistro sia avvenuto nel territorio della Repubblica.
2. Nel caso in cui gli aventi diritto al risarcimento richiedano al
Centro di informazione italiano il nome e l'indirizzo del proprietario o
dell'usufruttuario o dell'acquirente con patto di riservato dominio o
del locatario in caso di locazione finanziaria del veicolo che ha
causato il sinistro, il Centro stesso, se gli aventi diritto hanno un
interesse giuridicamente tutelato ad ottenere tali informazioni, si
rivolge in particolare:
a) all'impresa di assicurazione;
b) all'ente di immatricolazione del veicolo.
3. Fermi restando i poteri dell'autorita' giudiziaria, le forze di
polizia nonche' gli organi di polizia stradale di cui all'art. 12 del
codice della strada e le pubbliche amministrazioni competenti in materia
di prevenzione e contrasto di comportamenti fraudolenti nel settore
delle assicurazioni obbligatorie hanno accesso gratuito ai dati del
Centro di informazione italiano. Le imprese di assicurazione, l'Ufficio
centrale italiano e l'Organismo di indennizzo italiano possono
richiedere al Centro di informazione italiano i dati per i quali hanno
interesse motivato.
4. L'ISVAP ha accesso gratuito ai dati relativi ai veicoli ed ai nomi
dei proprietari dei veicoli contenuti nei pubblici registri e ai dati
dell'archivio nazionale dei veicoli di cui agli articoli 225, comma 1,
lettera b), e 226, commi 5 e seguenti, del codice della strada.
5. Il Centro di informazione italiano coopera con i centri di
informazione istituiti dagli altri Stati membri per l'attuazione delle
disposizioni previste dall'ordinamento comunitario.
5-bis. A richiesta delle parti interessate, i dati forniti dal Centro di
informazione italiano devono essere disponibili in formato elettronico.
- Il testo vigente dell'art. 283 del decreto legislativo 7 settembre
2005, n. 209, cosi' come modificato dal presente decreto, cosi' recita:
"Art. 283 (Sinistri verificatisi nel territorio della Repubblica). - 1.
Il Fondo di garanzia per le vittime della strada, costituito presso la
CONSAP, risarcisce i danni causati dalla circolazione dei veicoli e dei
natanti, per i quali vi e' obbligo di assicurazione, nei casi in cui:
a) il sinistro sia stato cagionato da veicolo o natante non
identificato;
b) il veicolo o natante non risulti coperto da assicurazione;
c) il veicolo o natante risulti assicurato presso una impresa operante
nel territorio della Repubblica, in regime di stabilimento o di liberta'
di prestazione di servizi, e che al momento del sinistro si trovi in
stato di liquidazione coatta o vi venga posta successivamente;
d) il veicolo sia posto in circolazione contro la volonta' del
proprietario, dell'usufruttuario, dell'acquirente con patto di riservato
dominio o del locatario in caso di locazione finanziaria;
d-bis) il veicolo sia stato spedito nel territorio della Repubblica da
uno Stato di cui all'art. 1, lettera bbb), e nel periodo indicato
all'art. 1, lettera fff), punto 5), lo stesso risulti coinvolto in un
sinistro e sia privo di assicurazione;
d-ter) il sinistro sia cagionato da un veicolo estero con targa non
corrispondente o non piu' corrispondente allo stesso veicolo.
2. Nel caso di cui al comma 1, lettera a), il risarcimento e' dovuto
solo per i danni alla persona. In caso di danni gravi alla persona, il
risarcimento e' dovuto anche per i danni alle cose, il cui ammontare sia
superiore all'importo di euro cinquecento, per la parte eccedente tale
ammontare. Nei casi di cui al comma 1, lettere b), d-bis) e d-ter) il
risarcimento e' dovuto per i danni alla persona, nonche' per i danni
alle cose. Nel caso di cui al comma 1, lettera c), il risarcimento e'
dovuto, limitatamente ai terzi non trasportati e a coloro che sono
trasportati contro la propria volonta' ovvero che sono inconsapevoli
della circolazione illegale, sia per i danni alla persona sia per i
danni a cose.
3. Nel caso previsto dal comma 1, lettera a), il danno e' risarcito nei
limiti dei minimi di garanzia previsti, per ogni persona danneggiata e
per ogni sinistro, nel regolamento di cui all'art. 128 relativamente
alle autovetture ad uso privato. La percentuale di inabilita'
permanente, la qualifica di convivente a carico e la percentuale di
reddito del danneggiato da calcolare a favore di ciascuno dei conviventi
a carico sono determinate in base alle norme del testo unico delle
disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul
lavoro e le malattie professionali.
4. Nei casi previsti dal comma 1, lettere b), c), d), d-bis) e d-ter),
il danno e' risarcito nei limiti dei massimali indicati nel regolamento
di cui all'art. 128 per i veicoli o i natanti della categoria cui
appartiene il mezzo che ha causato il danno.
5. Il Fondo di garanzia per le vittime della strada e' surrogato, per
l'importo pagato, nei diritti dell'assicurato, del danneggiato verso
l'impresa posta in liquidazione coatta, beneficiando dello stesso
trattamento previsto per i crediti di assicurazione indicati all'art.
258, comma 4, lettera a). L'impresa di assicurazione che ha provveduto
alla liquidazione del danno, ai sensi dell'art. 150, ha diritto di
regresso nei confronti del Fondo di garanzia per le vittime della strada
in caso di liquidazione coatta dell'impresa di assicurazione del veicolo
responsabile.
- Il testo vigente dell'art. 286 del decreto legislativo 7 settembre
2005, n. 209, cosi' come modificato dal presente decreto, cosi' recita:
"Art. 286 (Liquidazione dei danni a cura dell'impresa designata). - 1.
La liquidazione dei danni per i sinistri di cui all'art. 283, comma 1,
lettere a), b), c), d), d-bis) e d-ter), e' effettuata a cura di
un'impresa designata dall'ISVAP secondo quanto previsto nel regolamento
adottato dal Ministro delle attivita' produttive. L'impresa provvede
alla liquidazione dei danni anche per i sinistri verificatisi oltre la
scadenza del periodo assegnato e fino alla data indicata nel
provvedimento che designi altra impresa.
2. Le somme anticipate dalle imprese designate, comprese le spese ed al
netto delle somme recuperate ai sensi dell'art. 292, sono rimborsate
dalla CONSAP - Fondo di garanzia per le vittime della strada, secondo le
convenzioni, stipulate fra le imprese e il Fondo di garanzia per le
vittime della strada, soggette all'approvazione del Ministro delle
attivita' produttive su proposta dell'ISVAP.
3. Le imprese designate sono sottoposte, per l'attivita' oggetto delle
convenzioni, alle direttive per il regolare svolgimento delle operazioni
di liquidazione dei danni emanate in via generale o particolare dalla
CONSAP.".
- Il testo vigente dell'art. 287 del decreto legislativo 7 settembre
2005, n. 209, cosi' come modificato dal presente decreto, cosi' recita:
"Art. 287 (Esercizio dell'azione di risarcimento). - 1. Nelle ipotesi
previste dall'art. 283, comma 1, lettere a), b), d, d-bis) e d-ter),
l'azione per il risarcimento dei danni causati dalla circolazione dei
veicoli e dei natanti, per i quali vi e' obbligo di assicurazione, puo'
essere proposta solo dopo che siano decorsi sessanta giorni da quello in
cui il danneggiato abbia chiesto il risarcimento del danno, a mezzo
raccomandata, all'impresa designata ed alla CONSAP - Fondo di garanzia
per le vittime della strada. Nell'ipotesi prevista dall'art. 283, comma
1, lettera c), l'azione per il risarcimento dei danni puo' essere
proposta solo dopo che siano decorsi sei mesi dal giorno in cui il
danneggiato ha richiesto il risarcimento del danno.
2. Il danneggiato che, nell'ipotesi prevista dall'art. 283, comma 1,
lettera a), abbia fatto richiesta all'impresa designata ed alla CONSAP -
Fondo di garanzia per le vittime della strada, non e' tenuto a rinnovare
la domanda qualora successivamente venga identificata l'impresa di
assicurazione del responsabile.
3. L'azione per il risarcimento del danno deve essere esercitata
esclusivamente nei confronti dell'impresa designata. La CONSAP - Fondo
di garanzia per le vittime della strada, puo' tuttavia intervenire nel
processo, anche in grado di appello.
4. Nei casi previsti dall'art. 283, comma 1, lettere b), e) ed f), deve
essere convenuto in giudizio anche il responsabile del danno.
5. Nel giudizio promosso ai sensi dell'art. 283, comma 1, lettera c),
deve essere convenuto in giudizio anche il commissario liquidatore
dell'impresa di assicurazione.".
- Il testo vigente dell'art. 290 del decreto legislativo 7 settembre
2005, n. 209, cosi' come modificato dal presente decreto, cosi' recita:
"Art. 290 (Prescrizione dell'azione). - 1. L'azione diretta che spetta
al danneggiato nei confronti dell'impresa designata, nei casi previsti
dall'art. 283, comma 1, lettere a), b), d, d-bis) e d-ter) e' soggetta
al termine di prescrizione cui sarebbe soggetta l'azione verso il
responsabile.
2. L'azione che spetta al danneggiato nei confronti dell'impresa
designata, nel caso previsto dall'art. 283, comma 1, lettera c), e'
proponibile fino a che non sia prescritta l'azione nei confronti
dell'impresa posta in liquidazione coatta.".
- Il testo vigente dell'art. 292 del decreto legislativo 7 settembre
2005, n. 209, cosi' come modificato dal presente decreto, cosi' recita:
"Art. 292 (Diritto di regresso e di surroga dell'impresa designata). -
1. L'impresa designata che, anche in via di transazione, ha risarcito il
danno nei casi previsti dall'art. 283, comma 1, lettere a) b), d, d-bis)
e d-ter) ha azione di regresso nei confronti dei responsabili del
sinistro per il recupero dell'indennizzo pagato nonche' degli interessi
e delle spese.
2. Nel caso previsto dall'art. 283, comma 1, lettera c), l'impresa
designata che, anche in via di transazione, ha risarcito il danno e'
surrogata, per l'importo pagato, nei diritti dell'assicurato e del
danneggiato verso l'impresa posta in liquidazione coatta con gli stessi
privilegi stabiliti dalla legge a favore dei medesimi.".
- Il testo vigente dell'art. 317, comma 3, del decreto legislativo 7
settembre 2005, n. 209, cosi' come modificato dal presente decreto,
cosi' recita:
"Art. 317 (Altre violazioni). - 1. L'inosservanza degli articoli 133,
134, commi 2 e 3, 146 e 148, comma 11, o delle relative norme di
attuazione, e' punita, con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro
duemilacinquecento a euro settemilacinquecento.
2. L'inosservanza dell'obbligo di consegna del contrassegno o del
certificato di assicurazione o dell'attestazione sullo stato del rischio
e' punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro
millecinquecento a euro quattromilacinquecento.
3. L'inosservanza degli articoli 125, comma 5-bis e 152, comma 5 e'
punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.000 a euro
6.000.
Art. 2.
Disposizione finanziaria
1. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o
maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Art. 3.
Norme abrogate
1. Dalla data di applicazione dei massimali di cui all'art. 1, comma
4, e' abrogato il decreto del Presidente della Repubblica 19 aprile
1993, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 153 del 2 luglio 1993.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana.
E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addi' 6 novembre 2007
NAPOLITANO
Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Bonino, Ministro per le politiche europee
Bersani, Ministro dello sviluppo economico
D'Alema, Ministro degli affari esteri
Mastella, Ministro della giustizia
Padoa Schioppa, Ministro dell'economia e delle finanze
Amato, Ministro dell'interno
Visto, il Guardasigilli: Mastella
Nota all'art. 3:
- Il decreto del Presidente della Repubblica 19 aprile 1993, abrogato
dal presente decreto legislativo, e' pubblicato nella Gazzetta ufficiale
2 luglio 1993, n. 153.