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Decreto 29 maggio 2008
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti.
(GU n. 156 del 5-7-2008 - Suppl. Ordinario n.160)
IL DIRETTORE GENERALE
PER LA SALVAGUARDIA AMBIENTALE
Vista la legge 22 febbraio 2001, n. 36, e, in particolare, l'art. 4,
comma 1, lettera h) che prevede, tra le funzioni dello Stato, la
determinazione dei parametri per la previsione di fasce di rispetto per
gli elettrodotti;
Visto il D.P.C.M. 8 luglio 2003 «Fissazione dei limiti di esposizione,
dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualita' per la protezione
della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla
frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti», pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 200 del 29 agosto 2003, e in particolare l'art. 6,
comma 2, in base al quale il Ministero dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare deve approvare la metodologia di calcolo per la
determinazione delle fasce di rispetto, definita dall'APAT, sentite le
ARPA;
Vista la nota protocollo n. DSA/2004/25291 del 15 novembre 2004
trasmessa al GRTN e per conoscenza a tutte le regioni ed alle province
autonome di Trento e Bolzano, con la quale veniva fatta la
determinazione provvisoria delle fasce di rispetto degli elettrodotti,
sulla base della metodologia di calcolo formulata da APAT trasmessa al
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio con nota
protocollo n. 16031 del 5 maggio 2004;
Vista la nota
protocollo n. 013233 del 10 aprile 2008 con la quale l'APAT ha
formalmente comunicato, in ottemperanza al citato art. 6, comma 2 del
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, la
metodologia di calcolo definitiva per la determinazione delle fasce di
rispetto degli elettrodotti, elaborata in collaborazione con le ARPA;
Decreta:
Art. 1.
E' approvata la metodologia di calcolo per la determinazione delle
fasce di rispetto degli elettrodotti riportata nell'allegato che
costituisce parte integrante del presente decreto.
Art. 2.
Dall'attuazione del presente decreto non derivano nuovi o maggiori
oneri, ne' minori entrate per la finanza pubblica.
Roma, 29 maggio
2008
Il direttore generale: Agricola
Allegato omesso