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Afta Epizootica
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L’afta epizootica è una
malattia altamente infettiva causata da un virus. Ci sono sette tipi principali
del virus e per ciascun tipo vi è un certo numero di differenti sottotipi.
L’infezione si contagia tramite inalazione o attraverso la bocca. Il periodo di
incubazione è usualmente di 2 – 7 giorni, ma può trascorrere un periodo di
tempo più lungo prima che la malattia venga riconosciuta.
Il virus è facilmente
trasferibile e può infettare vaste aree in solo qualche giorno se non vengano
prese serie precauzioni. Può essere trasportato dal vento, fino a 35 miglia
sulla terra e 180 miglia sull’acqua. Altre cause di diffusione sono gli stessi
animali infetti, altri animali che possono non essere infetti ma che possono
trasportare la malattia e i movimenti meccanici del virus anche attraverso i
trasporti, l’abbigliamento contaminato o le scarpe. I maiali infetti sono un
problema particolare poiché essi disperdono grandi quantità di virus attraverso
il respiro.
L’afta tende ad essere una
malattia invernale, il che è dovuto al fatto che non è così virulenta in
condizioni temperate. Il virus è facilmente ucciso attraverso disinfettanti o
condizioni mediamente acide. Uccide il virus anche la luce del sole.
Lo stress e il trauma per la
contrazione della malattia ha i suoi maggiori effetti sugli allevamenti. Le
mucche soffrono una significativa diminuzione nella produzione del latte, che
non sarà mai totalmente recuperata. I maialini possono morire e gli animali divengono depressi. La
crescita rallenta. Tutti questi risultati in una performance economica che nel
mercato globale competitivo di oggi determina un significativo svantaggio e
possibilmente una esclusione dal mondo degli affari.
Per prima cosa, è importante
comprendere, che allo stato attuale, non vi è alcuna cura per l’afta. I vaccini
sono disponibili, ma poiché vi sono diversi distinti ceppi di virus,
l’efficacia può essere compromessa. Per essere efficace, il ceppo specifico del
virus deve essere identificato e deve essere prodotto un vaccino per
combatterlo. Questo vaccino non garantirà l’immunità contro un differente tipo
o sottotipo.
Inoltre l’immunità che un
animale ottiene dal vaccino non è di lunga durata. Gli animali dovrebbero
essere vaccinati due volte l’anno o anche più, con significativi costi
economici.
Un ulteriore problema è che
i maiali non rispondono bene alla vaccinazione, rimanendo alcuni esposti alla
malattia. In una situazione endemica un certo numero di maiali contrae comunque
la malattia e deve essere soppresso.
Bisogna infine notare che la
politica dell’unione europea circa l’afta epizootica non è seria. Non vi è
alcuna politica di vaccinazione.
Implicazioni della
vaccinazione.
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Una volta che il programma
di vaccinazione ha inizio, la malattia diviene “endemica”, ciò significa che il
virus diviene permanentemente presente nella popolazione. Come conseguenza
sarebbero infettati gli animali nel paese. Gli animali vaccinati sarebbero
protetti, tuttavia la più suscettibile fauna selvatica non godrebbe di questo
lusso e il benessere della popolazione selvatica sarebbe compromesso come
risultato.
La vaccinazione creerebbe
anticorpi specifici per l’afta epizootica negli animali, sfortunatamente ciò
rende impossibile identificare l’animale che ha contratto la malattia. A causa
dell’alta virulenza della natura di questa malattia debilitante, e a causa del
fatto che gli animali vaccinati non possono essere considerati separatamente
dagli animali infetti, il risultato sarebbe che molti paesi non importerebbero
animali dalle zone “infette”.
Se la Gran Bretagna
iniziasse le vaccinazioni, noi, e possibilmente tutta l’Europa, saremmo
classificati come “area infetta”, il che renderebbe impossibile il mercato
degli animali verso molte parti del mondo, tra cui U.S.A., Canada e l’Estremo
Oriente.
Classificazione
dell’agente patogeno:
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Un virus della famiglia
Picornaviridae, genere Aphthovirus.
Sette distinti serotipi
immunologici: A, O, C, SAT1, SAT2, SAT3, Asial.
Resistenza all’azione
fisica e chimica:
^
Temperatura: Preservato da
refrigerazione e surgelamento e progressivamente inattivato da temperature
superiori a 50° C
Ph: Inattivato da un pH
<6.0 o >9.0
Disinfettanti: Inattivatop
dall’idrossido di sodio (2%), carbonato di sodio (4%), e acido citrico (0,2%).
Resistente a iodoformi, ipoclorito e fenolo, specialmente in presenza di
materia organica.
Sopravvivenza: sopravvive
nei linfonodi a pH neutro, ma è distrutto nei muscoli quando il pH è <6.0
dopo il rigor mortis. Può resistere oltre un mese, secondo le condizioni di
temperatura e pH.
Una delle più contagiose
malattie animali, con importanti perdite economiche.
Relativamente bassa mortalità
negli animali adulti, ma spesso alta mortalità nei giovani dovuta a miocarditi.
Bovidi
(zebu, bufali
domestici, yaks), pecore,capre, porci, tutti i ruminanti selvatici e suidi.
I camelidi (cammelli,
dromedari, lama, vigogna) hanno bassa suscettibilità.
Contatto diretto ed indiretto
Vettori animati (umani ecc.)
Vettori inanimati (veicoli
ecc.)
Vento, specialmente nelle
zone temperate
Incubazione in animali
clinicamente infetti
Respiro, saliva, feci,
urine, latte e seme (fino a 4 giorni prima dei segni clinici)
Carne e sottoprodotti in cui
il pH sia rimasto al di sotto di 6.0
Bovini
Piressia, anoressia,
riduzione nella produzione di latte per 2 – 3 giorni, quindi
Digrignamento dei denti,
movimento delle labbra, movimento nervoso delle zampe: causati da vesciche
(aphtae) sulle mucose orali e nasali e/o tra le zampe
Dopo 24 ore: la rottura
delle vesciche lascia delle abrasioni
Le vesciche possono
interessare anche le ghiandole mammarie
Complicazioni: erosione
della lingua, superinfezione delle lesioni, mastiti e permanente riduzione
della produzione di latte, miocarditi, aborti, morte degli animali giovani,
perdita di peso permanente.
Pecore e capre
Le lesioni sono meno
pronunciate. Le lesioni ai piedi possono non essere riconosciute: Lesioni sulle
gengive delle pecore. Agalactia nelle pecore da latte . Morte dei capi giovani.
Maiali
Possono sviluppare severe
lesioni ai piedi. Alta mortalità nei maialini.
Alcune immagini dei sintomi dell’afta epizootica su
maiale, tratte dal sito www.thepigsite.com.
Lesioni
Vesciche su lingua, gengive,
guance, palato duro e molle, labbra, spazi interdigitali.
Lesioni post mortem sul
miocardio, particolarmente sugli animali giovani (cuore di tigre)
Clinicamente
indistinguibili:
Stomatite vescicolare
Malattia vescicolare del
suino
Altre diagnosi
differenziali:
Malattia delle mucose
Rinotracheiti infettive
bovine
Lingua blu
Stomatite papulare bovina
Diarrea virale bovina
Protezione delle zone libere
attraverso controlli e sorveglianza dei movimenti animali
Disinfezione di tutti i
materiali infetti (automobili, abbigliamento…)
Distruzione dei cadaveri, delle
lettiere e dei prodotti di animali suscettibili nell’area infetta
Misure di quarantena
Vaccino
Considerazione sull’afta epizootica
^
L’afta non è una malattia da
fattoria, ma una malattia che infetta tutti gli animali suscettibili, sia in un
allevamento, sia liberi in natura, in quanto parti della nostra varia fauna
selvatica. La malattia è gravemente debilitante ed ha significativi effetti sul
benessere di tutti gli animali che vengono infettati. Perché termini è
necessario prendere adeguate misure di controllo.
La vaccinazione non è una
opzione di controllo, poiché non è pienamente efficace o di lunga durata ed è
un processo permanentemente a catena.
E’ inoltre costoso e comprometterebbe il mercato dell’esportazione di animali
vivi. Simili restrizioni avrebbero
effetti a lungo termine sull’allevamento e sull’intera economia britannica.
L’altra opzione è la
radicale eliminazione, il che permetterebbe alle popolazioni future di animali
di vivere in modo salubre e garantirebbe una solida base economica per i nostri
allevamenti.
Tuttavia, si è visto quanto
facilmente la malattia può entrare nel paese e quanto velocemente le è stato
permesso di diffondersi. Sono necessari significativi cambiamenti alla
struttura dell’ industria produttrice di carne e ai movimenti di animali per
garantire che una simile situazione non degeneri nuovamente.
Brevi risposte sull’afta
epizootica
^
Che cos’è l’afta
epizootica?
E’ una malattia virale
infettiva che può essere trasmesse anche attraverso l’aria e può uccidere
maiali, pecore, bovini e capre. Le zampe e la bocca degli animali infetti si
coprono di vesciche che causano incremento della salivazione e perdita di
appetito. Rapidamente, gli animali
perdono peso e producono meno latte.
Sì. Invariabilmente, l’afta
epizootica non è fatale. Vi è un vaccino disponibile, che, sebbene sia stato
usato raramente nell’Unione Europea, è largamente usato in alcune altre parti
del mondo.
Tuttavia, a causa della sua
natura altamente infettiva, il virus causa serie perdite nella produzione agli
allevatori. I veterinari in Gran Bretagna credono che la via migliore per
arrestare l’epidemia di afta è distruggere ogni capo infetto, incenerire le
carcasse e isolare gli allevamenti affetti in un’area di esclusione avente un
raggio di 5 miglia.
No. I medici dicono che non
vi è rischio per la salute umana. Durante l’epidemia del 1967 ad un uomo è
stato diagnosticato il contagio della malattia ed si è sospettato che un
bambino l’avesse contratta. La malattia non deve tuttavia essere confusa con
un’altra dal nome molto simile, ma con condizioni completamente differenti
chiamata hand foot and mouth desease ( In inglese l’afta epizootica viene
indicata con il nome di foot and mouth desease) che può colpire particolarmente
i bambini.
L’afta epizootica è endemica in molte parti del mondo, tra cui Africa, Medio Oriente, Asia e Sud America. Si era pensato che fosse stata virtualmente eradicata dall’Europa, in cui sino ad oggi, la più recente epidemia è stata in Grecia l’anno scorso. Il Nord e Centro America, le Nazioni del Pacifico e i Caraibi sono liberi dal virus
Brevi informazioni circa l’afta epizootica tratte dal
sito www.bbc.uk