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CORTE
DI CASSAZIONE PENALE, Sez. III, 7/01/2010 (Cc. 28/10/2009), Sentenza n. 79
RIFIUTI - Attività di trasporto di rifiuti in mancanza dell’autorizzazione -
Elemento obiettivo del reato - Requisito della qualità di imprenditore in capo
all’autore del trasporto abusivo - Necessità - Esclusione - Art. 6 lett. d) D.L.
172/08. In tema di trasporto illecito di rifiuti, ai fini della
sussistenza dell'elemento obiettivo del reato di cui all'art. 6 lett. d) D.L.
172/08 non è richiesta la qualità di imprenditore in capo all'autore del
trasporto abusivo. La citata previsione legislativa statuisce, letteralmente,
che e punito chiunque effettua un'attività di trasporto di rifiuti in mancanza
dell'autorizzazione, iscrizione o comunicazione prescritte dalla normativa
vigente: senza richiedere l'ulteriore requisito dell'organizzazione
imprenditoriale. Ne il requisito dell'attività di imprenditore trova una sua
necessità ontologica nella ratio o finalità teleologica della fattispecie de
qua, la quale, invece, tende a reprimere l'attività di chiunque trasporti
abusivamente rifiuti speciali e non, con grave pregiudizio dell'integrità
ambientale del territorio. Pres. Onorato, Est. Gentile, Ric. Guglielmo. CORTE
DI CASSAZIONE PENALE, Sez. III, 7/01/2010 (Cc. 28/10/2009), Sentenza n. 79
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UDIENZA C.C. 28.10.2009
SENTENZA N. 1244
REG. GENERALE n.22745/09
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
Sez. III Penale
Composta dagli ill.mi Sigg.:
Dott. Pierluigi Onorato Presidente
1. Dott. Alfredo Teresi Consigliere
2. Dott. Mario Gentile Consigliere
3. Dott. Maria Silvia Sensini Consigliere
4. Don. Guicla I. Mulliri Consigliere
Ha pronunciato la seguente
SENTENZA
Sul ricorso proposto da
PM presso il Tribunale di S. Maria C.V.
Avverso Ordinanza
Tribunale di S. Maria C.V., sezione distaccata di Carinola, emessa il 14/05/09
nei confronti di Guglielmo Antonio, nato l'01/05/1959
Sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. Mario Gentile
Udito il Pubblico Ministero nella persona del dott. Antonio Siniscalchi
che ha concluso per Annullamento senza rinvio.
Udito difensore Avv. Conti Cristina
Svolgimento del processo
Il Tribunale di S. Maria C.V., sezione distaccata di Carinola, con ordinanza
emessa 14/05/09 non convalidava l'arresto di Guglielmo Antonio colto nella
flagranza del reato di cui all'art, 6 lett. d) D.L. 172/08; respingeva, altresì,
la richiesta di applicazione di misura cautelare nei confronti del predetto
arrestato.
Il PM presso il Tribunale di S. Maria C.V. proponeva ricorso per Cassazione,
deducendo violazione dell'art. 606 lett. b) cpp.
In particolare il PM ricorrente esponeva che la decisione impugnata era errata
in diritto, poiché ai fini della sussistenza dell'elemento obiettivo del reato
di cui all'art. 6 lett. d) D.L. 172/08 - contrariamente da quanto affermato dal
Tribunale - non era necessario che il trasporto illecito fosse effettuato
nell'ambito di attività imprenditoriale.
Tanto dedotto, il PM ricorrente chiedeva l'annullamento dell'ordinanza impugnata
senza rinvio, con declaratoria di legittimità dell'arresto.
Il PG della Cassazione, nell'udienza camerale del 28/10/09, ha chiesto
l'annullamento dell'ordinanza impugnata senza rinvio.
Motivi della decisione
Il ricorso e fondato nei termine di cui in motivazione.
In data 13/05/09 i C.C. di Mondragone traevano in arresto Guglielmo Antonio,
perche sorpreso alla guida del veicolo tg FI 968458 contenente materiale di
scarto delle lavorazioni edilizie quantificate in circa cinque mc. senza essere
munito della prescritta autorizzazione; il tutto ai sensi dell'art. 6 lett. d)
D.L. 172/08. 11 PM procedeva al giudizio direttissimo nel torso del quale il
Tribunale di S.Maria C.V.- Carinola non convalidava l'arresto, poiché non
ricorreva l'attività di impresa finalizzata al trasporto de quo.
Il PM proponeva l'attuale ricorso per Cassazione.
Tanto premesso sui termini essenziali della vicenda in esame, va affermato che
la decisione impugnata è errata in diritto.
Invero ai fini della sussistenza dell'elemento obiettivo del reato di cui
all'art. 6 lett. d) D.L. 172/08 - quanto all'attività di trasporto illecito di
rifiuti - non è richiesta la qualità di imprenditore in capo all'autore del
trasporto abusivo. La citata previsione legislativa statuisce, letteralmente,
che e punito chiunque effettua un'attività di trasporto di rifiuti in mancanza
dell'autorizzazione, iscrizione o comunicazione prescritte dalla normativa
vigente: senza richiedere l'ulteriore requisito dell'organizzazione
imprenditoriale. Ne il requisito dell'attività di imprenditore trova una sua
necessità ontologica nella ratio o finalità teleologica della fattispecie
de qua, la quale, invece, tende a reprimere l'attività di chiunque
trasporti abusivamente rifiuti speciali e non, con grave pregiudizio
dell'integrità ambientale del territorio.
Va annullata, pertanto, l'ordinanza con rinvio al Tribunale di S. Maria C.V.,
essendo necessaria una nuova valutazione di merito sulla sussistenza degli
ulteriori requisiti di fatto e di diritto legittimanti l'arresto in flagranza de
quo. [contra Cass. Sez. VI Sent. n. 21172 del 28/03/07]
P. Q. M.
La Corte
Annulla con rinvio l'ordinanza impugnata al Tribunale di S. 'Maria C.V.
Cosi deciso in Roma il 28/10/09
DEPOSITATA IN CANCELLERIA il 7 gen.
2010
Il Presidente L'Estensore
(dott. P. Onorato)
(dott. M. Gentile)
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