SALUS REI PUBLICAE E LEGALITÀ ALLA PROVA DELL’EMERGENZA DA COVID-19
Inediti strumenti di gestione dei D.P.C.M.
Antonio Mitrotti
Sintesi: Si sarebbe senza dubbi preferito che non fosse mai accaduta un’emergenza di simile portata, il Covid tuttavia ha costituito, e costituisce, un (ci si augura assolutamente) irripetibile momento di riflessione per gli studiosi del diritto pubblico: in primis sul, fondamentale, concetto della Salus Rei Publicae, in secondo luogo sul (ricollegabile) rispetto del “principio di legalità” nell’esercizio del potere politico e del potere amministrativo (ed a maggior ragione in assenza di una generale disciplina costituzionale sulle emergenze) nonché, in terzo luogo, sulla ‘ineliminabile’ necessità di una piena, generale ed effettiva tutela giurisdizionale contro ogni atto della Pubblica Amministrazione, compresi gli stessi, inediti, D.P.C.M. intervenuti nella (‘reale’) gestione dell’emergenza epidemiologica. In generale, la nozione di Salus Rei Publicae (per quanto Suprema Lex) è ambiguamente strumentalizzabile: in nome di essa non è affatto escluso che nel nostro ordinamento la cattiva gestione politica di un’emergenza, ancorché teoricamente ergendosi a paladina della “salvezza repubblicana”, conduca – di fatto – ad una vera e propria Mors Rei Publicae, immaginabile tramite il soffocamento (più che un “bilanciamento sfavorevole”) – posto ben al di là ed al di fuori dei “poteri costituiti” – degli essenziali principi sottesi alla immodificabile forma repubblicana. Da qui è apparso estremamente dirimente focalizzarsi sulla precisa natura giuridica dei D.P.C.M. intervenuti sul Covid-19: per ragionare su quali effetti, questi inediti strumenti di gestione dell’emergenza, abbiano ‘prodotto’ sulla nostra Salus Rei Publicae.
Abstract: It would have been undoubtedly preferred that an emergency of such magnitude never occurred, Covid nevertheless constituted, and constitutes, a (hopefully absolutely) unrepeatable moment of reflection for scholars of public law: first of all, fundamental, Salus Rei Publicae concept, secondly on (linkable) respect for the “principle of legality” in the exercise of political and administrative power (and even more in the absence of a general constitutional discipline on emergencies) as well as, thirdly , on the ‘unavoidable’ need for full, general and effective judicial protection against any act of the Public Administration, including the same, unpublished, Prime Ministerial Decree intervened in the (‘real’) management of the epidemiological emergency. In general, the concept of Salus Rei Publicae (however Supreme Lex) is ambiguously exploitable: in the name of it, it is by no means excluded that in our legal system the bad political management of an emergency, even if theoretically rising up as a champion of “republican salvation” , lead – in fact – to a real Mors Rei Publicae, imaginable through suffocation (rather than an “unfavorable balance”) – placed far outside the established powers – of the essential values of the republican form. From here it seemed extremely decisive to focus on the precise legal nature of the D.P.C.M. on Covid-19: to reflect on what effects, these unpublished emergency management tools, have ‘produced’ on our Salus Rei Publicae.
Parole chiave: D.P.C.M. – Covid-19 – Emergenza sanitaria italiana – Gestione statale dell’emergenza – Alta Amministrazione.
Keywords: D.P.C.M. – Covid-19 – Italian health emergency – State emergency management – High Administration.
SOMMARIO. 1. Introduzione. 2. Sulla nozione di Salus Rei Publicae. 3. Cenni sul basilare principio di legalità dell’azione amministrativa. 4. Brevi considerazioni sulla gestione dell’emergenza epidemiologica e sul suo inedito (e vigoroso) utilizzo dello strumento dei D.P.C.M.: regolamenti od atti amministrativi generali? 5. Una diagnosi sullo stato di salute della Repubblica italiana dopo il Covid-19.
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