+39-0941.327734 abbonati@ambientediritto.it

 

______________ AMBIENTEDIRITTO ______________

 

ASPETTO RELAZIONALE NELLA GIURISPRUDENZA CLIMATICA.

 

Cristiana Angelini

 

Abstract (It): Il cambiamento climatico ha reso palese come le sorti degli esseri umani, presenti e futuri, vicini e lontani, siano interconnesse e interdipendenti. Questo fenomeno ha altresì reso manifesto come la salubrità del sistema naturale sia precondizione per l’esercizio dei diritti umani, primo fra tutti il diritto alla vita, così come indicato nella Risoluzione 48/13 del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. D’altra parte, i rapporti dell’IPCC, in particolare quello del 2022 inerente a “Impacts, Adaptation and Vulnerability”, hanno mostrato come la distribuzione delle conseguenze del cambiamento climatico fra i soggetti sia differenziata e iniqua. Vulnerabilità preesistenti sono infatti esacerbate dalle conseguenze nefaste del cambiamento climatico e al contempo nuove forme di vulnerabilità si concretizzano con il progredire del fenomeno. Quest’ottica relazionale e di confronto è emersa nel diritto, sia in dottrina sia nella giurisprudenza climatica nazionale e internazionale. Espressione di ciò è l’utilizzo di strumenti giuridici diversi, come il principio di non discriminazione (caso Duarte Agostinho et al. c. Portogallo et al.), di equità inter- e intragenerazionale, di solidarietà e di vulnerabilità (caso Daniel Billy et al. c. Australia). Attraverso l’analisi dei recenti sviluppi del diritto internazionale e della giurisprudenza climatica, il contributo si interroga quindi sull’evoluzione del paradigma classico dei diritti umani. Tale disamina, utilizzando i concetti di alterità e interconnessione, intende sottolineare le potenzialità di un approccio ai diritti umani che garantisca il contemporaneo benessere dell’uomo e della natura, intesi non come poli distinti e opposti, ma come elementi di un sistema integrato di convivenza e scambio.

Abstract (En): Climate change has made it clear that the fate of human beings, present and future, near and far, is interconnected and interdependent. This phenomenon has also made clear how the health of the natural system is a precondition for the exercise of human rights, first of all the right to life, as indicated in United Nations Human Rights Council Resolution 48/13. On the other hand, the IPCC reports, in particular that of 2022 related to “Impacts, Adaptation and Vulnerability”, showed how the distribution of the consequences of climate change among the subjects is differentiated and unfair. Pre-existing vulnerabilities are exacerbated by the harmful consequences of climate change and, at the same time, new forms of vulnerability materialise as the phenomenon progresses. This relational perspective has emerged in law, both in doctrine and in the context of national and international climate case law. This is reflected in the use of different legal instruments, such as the principle of non-discrimination (Duarte Agostinho et al. c. Portugal et al. case), inter- and intragenerational equity, solidarity and vulnerability (Daniel Billy et al. c. Australia case). Through the analysis of recent developments in international law and climate case law, the contribution therefore questions some aspects of the classical paradigm of human rights. This study, using the concepts of otherness and interconnectedness, aims to underline the potential of an approach to human rights, which guarantees the contemporary well-being of man and nature, understood not as distinct and opposite poles, but as elements of an integrated system of coexistence and exchange.

 

SOMMARIO: 1. La relazione simbiotica fra diritti umani e condizioni naturali: evoluzione delle prospettive nelle fonti di diritto internazionale ambientale 2. Il diritto umano ad un ambiente salubre quale punto d’incontro incontro fra prospettiva ecocentrica ed antropocentrica: il riconoscimento nel diritto internazionale e il legame con il diritto alla vita 3. La condizione di vulnerabilità quale parametro relazionale dei diritti umani, in rapporto alla tutela dell’ambiente: ambivalenza e complessità del concetto 4. L’utilizzo della vulnerabilità nella giurisprudenza climatica dei sistemi internazionali di tutela dei diritti umani 4.1. Il caso Daniel Billy et al. c. Australia di fronte al Comitato ONU dei diritti umani 4.2. La giurisprudenza promossa dai più giovani fra le generazioni presenti 4.2.1. Il caso Sacchi et al. c. Argentina et al. di fronte al Comitato ONU dei Diritti del fanciullo 4.2.2. Il caso Duarte Agostinho et al. c. Portogallo et al. pendente dinanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo 5. Conclusioni.


Scarica allegato

Iscriviti alla Newsletter GRATUITA

Ricevi gratuitamente la News Letter con le novità di AmbienteDiritto.it e QuotidianoLegale.

N.B.: se non ricevi la News Letter occorre una nuova iscrizione, il sistema elimina l'e-mail non attive o non funzionanti.

ISCRIVITI SUBITO


Iscirizione/cancellazione

Grazie, per esserti iscritto alla newsletter!