DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Errore di fatto – Art. 625-bis cod. proc. pen. – Ricorso straordinario – Errore percettivo causato da una svista o da un equivoco nella lettura degli atti interni al giudizio – Inesatta percezione delle risultanze processuali – Fuorviata rappresentazione percettiva – Contenuto valutativo – Errore di giudizio – Errori di interpretazione di norme giuridiche – Supposta esistenza delle norme – Attribuzione alle norme di una inesatta portata – Ignoranza di indirizzi giurisprudenziali consolidati – Impugnazioni ordinarie – Giudizio di revisione – Contrasto fra giudicati – Art. 630, comma 1, lett. a), cod. proc. pen. – Fatti identicamente ricostruiti dal punto di vista del loro accadimento oggettivo – Diverso epilogo giudiziale – Difformi valutazioni dei fatti – Diversità del rito prescelto nei separati giudizi – Diverso regime di utilizzabilità delle prove – Inconciliabilità fra sentenze irrevocabili – Mero contrasto di principio tra le decisioni – Oggettiva incompatibilità tra i fatti storici – Rapporti tra dispositivo e motivazione – Contenuto del giudicato – Quanto esplicitato nella motivazione – 231 – Responsabilità degli enti – D.Lgs. n. 231/2001 – Reato presupposto – Processo penale a carico degli imputati persone fisiche – Sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste – Disciplina antiinfortunistica – Posizione di garanzia – Fattispecie: caduta di un portone scorrevole non correttamente assicurato alle guide, che aveva cagionato lesioni gravi al dipendente sul luogo del lavoro. (Segnalazione e massime a cura di Alessia Riommi)
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