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DIRITTO URBANISTICO – EDILIZIA – Ordine di demolizione dell’opera abusiva – Natura di sanzione amministrativa di carattere reale a contenuto ripristinatorio – Efficacia anche nei confronti dell’erede o dante causa del condannato o di chiunque vanti su di esso un diritto reale o personale di godimento – Responsabilità, contrattuale o extracontrattuale – Condizione di ammissibilità del condono – Due distinti permessi di costruire – Valutazione unitaria dell’immobile – Superamento dei metri cubi imposto dall’art. 32, c.25, d.l. n. 269/2003 – L’alienazione del manufatto abusivo a terzi non ne esclude la demolizione – Diritto di rivalsa nei confronti del venditore – Ordine di demolizione del manufatto abusivo ordinata dal giudice penale – Natura di potere autonomo e non alternativo al quello dell’autorità amministrativa – Sentenza di condanna ex art. 31, c.9, d.P.R. n. 380/2001 – Effetti – Giurisprudenza della Corte EDU. – Effetti dell’acquisizione al patrimonio del Comune dell’immobile abusivo – Effetti della concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena subordinato alla demolizione – Fattispecie: sentenza irrevocabile di condanna – effetti sulla donazione dell’immobile abusivo – LEGITTIMAZIONE PROCESSUALE – L’interesse ad impugnare deve essere concreto ed attuale – Limiti al esercizio del diritto di impugnazione avente.

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