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RIFIUTI – Disciplina della tassa rifiuti (TARI, TARES e TARSU) – Struttura autoritativa e non sinallagmatica della prestazione – Indipendenza dal nomen iuris utilizzato dalla normativa – Soggetti tenuti al pagamento – Spese pubbliche afferenti a un servizio indivisibile – Produzione di rifiuti speciali non assimilati – Possessori di locali ed aree scoperte all’interno del territorio comunale – Astrattamente idonei ad ospitare attività antropiche inquinanti – Imballaggi di natura terziaria – Determinazione del tributo – Doppia struttura in parte variabile ed in parte fissa – Art. 1, cc. 649 e 651, legge n. 147/2013 – D.P.R. n.158/1999 – Produttori di rifiuti speciali, tossici o nocivi (tenuti a provvedere a proprie spese) – Esenzione dal tributo TARI-TARSU – Condizioni – Onere della prova – Imballaggi secondari e mancata attivazione della raccolta differenziata – Disapplicazione in parte qua dal giudice tributario – Doppia struttura della Tassa – Codice dell’Ambiente – Nozione di imballaggio – Potestà regolamentare comunale – Limiti – Disciplina degli imballaggi secondari e dei terziari – Ridisciplina normativa senza soluzione di continuità tra art. 264, c. 1, lett. i), d.lgs. T.U.A., e d.lgs. n. 22/1997 (abrogato) – Raccolta differenziata – Nozione di rifiuto – Artt.183, 218, 221 e 226 d.lgs. n. 152/2006 – Direttiva 2004/12/CE – Dir. 94/62/CE.

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