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BENI CULTURALI E AMBIENTALI – Ipotesi tassative e particolari, nelle quali il privato che intenda rivendicare la legittima proprietà di reperti archeologici o di beni qualificabili come culturali – Scultura raffigurante una «testa di Gorgone Medusa» del XVI secolo d.C. – Presunzione di proprietà pubblica – Sequestro probatorio – Artt. 169, lett.b), d. Lgs. n. 42/2004, 712 cod. pen., 9 e 25 Cost.; legge n. 364/1909; r.d. n. 363/1913; L. n. 1089/1939; Artt. 826, c.2, 828 e 832 del codice civile – Beni archeologici o d’interesse storico-artistico – Patrimonio indisponibile dello Stato – Legislazione di tutela dei beni culturali – Natura del provvedimento ablativo di confisca – Persona estranea al reato – Accertamento di una eventuale responsabilità penale – Protezione dell’immobile di interesse culturale considerato nel suo complesso – «Pertinenze» di un immobile vincolato – C.d. collegamento oggettivo e funzionale al bene vincolato – Unità stilistica – D.M. del 28/06/1997 – Apparente liceità della provenienza del bene – Soggetto estraneo al reato – Onere di provare il proprio affidamento incolpevole – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Impugnazione delle misure cautelari reali – Mancanza di «specificità» dei motivi e obbligo di motivazione – Cd. «effetto devolutivo» del riesame – Presupposti del sequestro probatorio disposto anche nei confronti di ignoti – Mezzo di ricerca della prova.

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