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______________ AMBIENTEDIRITTO ______________

 

 

LA MULTIFUNZIONALITÀ DEL BOSCO E LA GESTIONE DEI MOLTEPLICI INTERESSI CONNESSI: RISERVA DI VALUTAZIONE DISCREZIONALE, PRINCIPIO DI INTEGRAZIONE E BILANCIAMENTO

 

Angelo Lalli

 

 

Abstract

L’articolo esplora la molteplicità degli interessi pubblici e privati che hanno rilievo nella disciplina pubblicistica dei boschi e ne analizza i modi e le forme di bilanciamento da parte dell’amministrazione in occasione dei concreti conflitti che si possono generare tra gli stessi. Attraverso una prospettiva storica, viene mostrata l’evoluzione della concezione del bosco nella normativa: da strumento di difesa idrogeologica e igiene pubblica, è diventato rilevante anche sotto il profilo produttivo, paesaggistico e ambientale. La normativa paesaggistica attribuisce ai boschi un valore estetico e culturale, introducendo vincoli che spesso creano tensioni con la gestione sostenibile. La normativa recente ha rafforzato la concezione del bosco come ecosistema complesso, riconoscendone il ruolo nella fornitura di servizi ambientali essenziali e generando nuovi conflitti con gli interessi tradizionali. L’articolo esamina inoltre la giurisprudenza della Corte costituzionale, che utilizza la diversità degli interessi legati al bosco per ripartire le competenze tra Stato e Regioni, e le politiche europee, che promuovono l’uso sostenibile delle foreste all’interno delle strategie ambientali ed energetiche, ma trascurano il valore paesaggistico tipico dell’ordinamento italiano. In conclusione, l’autore evidenzia l’importanza di un modello decisionale flessibile e partecipativo, affidato all’amministrazione, che bilanci i diversi interessi in modo non gerarchico, rispettando i principi di proporzionalità e ragionevolezza. Si critica la tendenza europea a imporre gerarchie rigide tra interessi, in contrasto con l’approccio italiano. Il valore paesaggistico, pur sacrificabile in nome dello sviluppo di energie rinnovabili, non dovrebbe mai essere completamente ignorato.

The article explores the multiplicity of public and private interests involved in the public regulation of forests and analyzes how these are balanced by the administration when concrete conflicts arise among them. Through a historical perspective, it illustrates the evolution of the legal conception of forests: initially considered tools for hydrogeological protection and public hygiene, forests have gained relevance in productive, landscape, and environmental dimensions. Landscape regulations assign aesthetic and cultural value to forests, introducing constraints that often create tensions with sustainable management practices. Recent legislation has reinforced the idea of forests as complex ecosystems, recognizing their role in providing essential environmental services while generating new conflicts with traditional interests. The article also examines the jurisprudence of the Constitutional Court, which leverages the diversity of interests associated with forests to allocate legislative competencies between the State and Regions, and European policies that promote sustainable forest use within environmental and energy strategies but tend to overlook the landscape value typical of the Italian legal framework. In conclusion, the author emphasizes the importance of a flexible and participatory decision-making model entrusted to the administration, which balances the various interests in a non-hierarchical manner, respecting the principles of proportionality and reasonableness. The article critiques the European tendency to impose rigid hierarchies among interests, contrasting this with the Italian approach. Landscape value, while it may be partially sacrificed in favor of renewable energy development, should never be entirely disregarded.

 

 

SOMMARIO: 1. La progressiva affermazione delle molteplici funzionalità del bosco: da presidio di igiene pubblica a fattore produttivo. – 2. Il rilievo paesaggistico dei boschi e delle foreste. – 3. Il bosco come ecosistema complesso: l’emersione del rilievo ambientale in senso proprio. – 4. La multifunzionalità del bosco e la pluralità degli interessi pubblici coinvolti come criteri per definire il riparto delle potestà normative tra lo Stato e le Regioni. – 5. Le politiche europee sulle foreste tra interessi ambientali e produttivi. 6. La riserva di valutazione discrezionale, il principio di integrazione della tutela ambientale nella tutela paesaggistica e il bilanciamento non gerarchico degli interessi pubblici e privati tra dimensione europea e nazionale.


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