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RIFIUTI – Trasporto abusivo di rifiuti effettuato nell’ambito di attività di impresa – Iscrizione nell’Albo nazionale gestori ambientali – Art. 212, c.8, d.lgs. 152/2006 – Procedura semplificata – Differenza tra condotta caratterizzata da mera «occasionalità» da quella di «assoluta occasionalità» – Attività di «gestione» dei rifiuti – Minimum di organizzazione – Provenienza del rifiuto – Veicolo adeguato e funzionale all’attività – Numero dei soggetti coinvolti nell’attività – Quantità e caratteristiche dei rifiuti – Fattispecie incriminatrice dell’art. 256 d. lgs. n.152/2006 – Confisca del mezzo di trasporto dei rifiuti – Confisca diretta o per equivalente – Incombe sul terzo estraneo al reato l’onere di provare la sua buona fede – Assenza di violazione di obblighi di diligenza – Configurabilità del reato – Soggetto attivo – Chiunque svolga l’attività di gestione di rifiuti in assenza di titolo abilitativo – Natura di illecito istantaneo – Unica condotta integrante la fattispecie – Fattispecie – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Circostanze attenuanti generiche – Riconoscimento e diniego – Assenza di elementi negativi e presenza di elementi di segno positivo – Limiti del potere discrezionale del giudice di merito – Principi enunciati negli artt. 132 e 133 cod. pen. – Motivazione.

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