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Provincia di Trento
Legge Provinciale n. 4 del 21-07-2006
Modifiche della legge provinciale 9 dicembre 1991, n. 24 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia) e interpretazione autentica dell’articolo 6, comma 7, della legge provinciale 14 giugno 2005, n. 6 (Nuova disciplina dell’amministrazione dei beni di uso civico)
(B.U.R. Trentino Alto Adige n. 31
del 1 agosto 2006)
LEGGE PROVINCIALE N. 4 DEL
21-07-2006
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
ha approvato
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
promulga
la seguente legge:
ARTICOLO 1
Modifiche degli articoli 29 e 46 della legge provinciale 9 dicembre 1991, n. 24
(Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia)
1. All’articolo 29 della legge provinciale 9 dicembre 1991, n. 24, sono
apportate le seguenti modifiche:
a) il comma 2 è sostituito dal seguente:
"2. È fatta eccezione per le
seguenti specie, oggetto di caccia nei periodi sottoindicati:
a) specie cacciabili dalla prima domenica di settembre al 15 dicembre:
colombaccio (Columba palumbus), cornacchia nera (Corvus corone corone),
cornacchia grigia (Corvus corone cornix), ghiandaia (Garrulus glandarius), merlo
(Turdus merula), tortora (Streptopelia turtur);
b) specie cacciabili dalla terza domenica di settembre al 15 dicembre:
allodola (Alauda arvensis), beccaccia (Scolopax rusticola), beccaccino (Capella
gallinago), fagiano (Phasianus colchicus), starna (Perdix perdix), tordo
bottaccio (Turdus philomelos), lepre comune (Lepus europaeus);
c) specie cacciabili dalla terza
domenica di settembre al 31 dicembre:
coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), quaglia (Coturnix coturnix);
d) specie cacciabili dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio:
alzavola (Anas crecca), canapiglia (Anas strepera), cesena (Turdus pilaris),
fischione (Anas penelope), germano reale (Anas platyrhynchos), marzaiola (Anas
querquedola), moretta (Aythya fuligola), moriglione (Aythya ferina), tordo
sassello (Turdus iliacus), volpe (Vulpes vulpes);
e) specie cacciabili dal 1° ottobre al 30 novembre: lepre bianca (Lepus timidus),
coturnice (Alectoris graeca), fagiano di monte maschio (Lyrurus tetrix), pernice
bianca (Lagopus mutus);
f) specie cacciabili dal 1° ottobre al 31 dicembre: cinghiale (Sus scrofa);
g) specie cacciabili dal 1° maggio al 30 giugno e dalla prima domenica di
settembre al 31 dicembre, sulla base dei programmi di prelievo selettivi
previsti dall’articolo 28, distinti per sesso e per classi di età: capriolo (Capreolus
capreolus), cervo (Cervus elaphus);
h) specie cacciabili dal 16 agosto al 15 dicembre, sulla base dei programmi di
prelievo selettivi previsti dall’articolo 28, distinti per sesso e per classi di
età: camoscio (Rupicapra rupicapra), muflone (Ovis musimon).";
b) dopo il comma 2 è inserito il seguente:
"2 bis. In mancanza dei programmi di prelievo selettivi previsti dall’articolo
28, la caccia alle specie indicate nel comma 2, lettere g) e h), è consentita
dal 1° ottobre al 30 novembre.";
c) il comma 4 è sostituito dal seguente:
"4. L’esercizio venatorio è consentito per non più di tre giorni in settimana,
con esclusione del martedì, del venerdì e, per il periodo dalla prima domenica
di maggio fino alla prima domenica di settembre esclusa, anche della domenica.";
d) l’alinea del comma 7 è sostituito dal seguente:
"7. Il comitato faunistico
provinciale, sentiti l’osservatorio faunistico, l’Istituto nazionale per la
fauna selvatica e l’ente gestore, che si esprime nel termine di quindici giorni
dalla richiesta, delibera:";
e) la lettera b) del comma 9 è sostituita dalla seguente:
"b) la disciplina della caccia da appostamento alla selvaggina migratoria, nel
periodo compreso tra il 1° ottobre e il 30 novembre, anche in deroga al limite
delle tre giornate di caccia settimanali di cui al comma 4, fermo restando il
silenzio venatorio nei giorni di martedì e venerdì;".
2. All’articolo 46, comma 1, lettera c), della legge provinciale n. 24 del 1991
le parole: "per chi esercita la caccia in zone di divieto non diversamente
sanzionate" sono sostituite dalle seguenti: "per chi, ove non diversamente
sanzionato, esercita la caccia in una giornata in cui non è consentito
l’esercizio venatorio o in zone di divieto".
ARTICOLO 2
Interpretazione autentica dell’articolo 6, comma 7, della legge provinciale 14
giugno 2005, n. 6 (Nuova disciplina dell’amministrazione dei beni di uso civico)
1. Per un decimo degli aventi diritto alla presentazione della richiesta di
indizione del referendum confermativo nel caso previsto dall’articolo 6, comma
7, della legge provinciale 14 giugno 2005, n. 6, si intende un decimo dei
maggiorenni residenti nella frazione.
2. In relazione a quanto disposto dal comma 1, le richieste di referendum
presentate successivamente alla data di entrata in vigore della legge
provinciale n. 6 del 2005 possono essere nuovamente ripetute se non rispondenti
al requisito stabilito dall’articolo 6, comma 7, della medesima legge
provinciale, come interpretato dal comma 1, entro il sessantesimo giorno
successivo a quello di entrata in vigore di questa disposizione; a tal fine il
sindaco sospende la procedura, ancora in atto, di indizione del referendum
prevista dall’articolo 6, comma 5, della medesima legge provinciale.
Formula Finale:
La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione. È
fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge
della Provincia.
Trento, 21 luglio 2006
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
L. DELLAI