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Decreto 28 ottobre 2002.

Bando pubblico per la riqualificazione urbana nei centri con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti - Interventi per enti pubblici.

(G.U.R.S. n. 56, 06/12/2002) 

 


L'ASSESSORE PER I LAVORI PUBBLICI.


Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 5 agosto 1978, n. 457 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge 17 febbraio 1992, n. 179 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
Vista la legge 8 febbraio 2001, n. 21 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la deliberazione n. 248 del 24 luglio 2002, con la quale la Giunta regionale ha approvato la rimodulazione e programmazione dei fondi dell'edilizia agevolata;
Considerato che nella stessa deliberazione, tra l'altro, è prevista la predisposizione di un bando pubblico finalizzato alla "Riqualificazione urbana nei centri con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti - Interventi per enti pubblici".
Ai sensi delle disposizioni vigenti in materia;
Decreta:

Art. 1
E' approvato e viene emanato il bando pubblico "Riqualificazione urbana nei centri con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti - Interventi per enti pubblici", che fa parte integrante del presente decreto.

 

Art. 2
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.


Palermo, 28 ottobre 2002.
SCAMMACCA DELLA BRUCA 


Allegato
Bando pubblico per la riqualificazione urbana nei centri con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti - Interventi per enti pubblici.

1) Premessa
Con il presente bando l'Assessorato regionale dei lavori pubblici - dipartimento lavori pubblici - servizio aree urbane e politica della casa, intende promuovere interventi di "Riqualificazione urbana nei centri con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti" finalizzati al recupero integrato dei centri storici individuati dagli strumenti urbanistici dei comuni con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti (dati ISTAT riferiti al censimento 2001) o, alternativamente, delle zone di recupero comunque individuate dai comuni, ai sensi dell'art. 27 della legge 5 agosto 1978, n. 457, anche in aree classificate, negli strumenti urbanistici, come zone omogenee A o B, nel rispetto delle tradizioni culturali e storiche.
2) Obiettivi e finalità
Le proposte progettuali devono essere finalizzate al miglioramento della qualità urbana attraverso:
a) l'incremento della fruizione dei centri minori da parte dei cittadini, sia per l'accrescimento della competitività dei sistemi urbani sia per il rafforzamento della coesione sociale;
b) la riqualificazione, il rinnovamento e la rifunzionalizzazione del tessuto edilizio urbano, nel rispetto delle tradizioni culturali e storiche.
3) Oggetto e procedura per l'attuazione dell'intervento
Nel presente bando sono indicate le aree di intervento, le tipologie di intervento ammissibili, i requisiti di ammissibilità, i destinatari, i soggetti attuatori ed i beneficiari finali, le spese ammissibili, le modalità di presentazione delle istanze e la relativa documentazione da allegare, nonché i criteri di valutazione.
4) Aree di intervento
Gli interventi oggetto della richiesta di contributo devono ricadere nell'area dei centri storici individuati dagli strumenti urbanistici generali dei comuni con popolazione inferiore a 30.000 abitanti o nelle zone di recupero comunque individuate dagli stessi comuni, ai sensi dell'art. 27 della legge 5 agosto 1978, n. 457, anche in aree classificate, negli strumenti urbanistici, come zone omogenee A o B.
5) Tipologie di intervento ammissibili
Considerato che la finalità del presente bando è la riqualificazione ed il recupero integrato, gli interventi devono rientrare nelle seguenti tipologie:
1) interventi di adeguamento funzionale del patrimonio urbanistico, riqualificazione degli spazi pubblici attraverso la realizzazione e il miglioramento delle infrastrutture di superficie sia primarie che secondarie quali, ad esempio, strade, piazze, giardini, parchi urbani; interventi mirati al miglioramento ed alla messa in sicurezza dell'edilizia pubblica (ad esclusione di quella residenziale) e del patrimonio edilizio, urbanistico ed ambientale;
2) interventi di recupero del patrimonio edilizio pubblico indicati all'art. 31 della legge n. 457/78;
3) interventi di recupero finalizzati alla fruizione dei beni sottoposti a provvedimento di confisca ai sensi della legge 31 maggio 1965, n. 575 e successive modifiche ed integrazioni "Disposizioni contro la mafia";
4) ristrutturazione e adeguamento funzionale di edifici, anche di interesse storico ed artistico per servizi ed attività culturali quali, a titolo di esempio: biblioteche di quartiere; centri territoriali per l'educazione degli adulti; università popolari; laboratori teatrali e musicali; atelier; spazi per l'esposizione; cineforum; centri di animazione culturale a misura di bambini, anziani e giovani; centri di promozione culturale delle risorse umane per categorie emarginate e a rischio di emarginazione; centri di educazione alla legalità; centri di aggregazione interculturali, etc...
5) interventi di recupero funzionale delle aree dismesse.
6) Requisiti di ammissibilità
Gli interventi, oggetto della richiesta di contributo dovranno possedere al momento della presentazione dell'istanza - a pena inammissibilità - i seguenti requisiti:
a) ricadere in una delle aree descritte al punto 4;
b) rientrare nelle tipologie di intervento di cui al punto 5, ovvero al punto 9;
c) essere approvati tecnicamente come progetti definitivi o esecutivi, ai sensi della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7;
d) essere inseriti nel programma triennale delle opere pubbliche vigente anche modificato ai sensi del comma 5, art. 8, della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7, ove previsto, presso l'ente beneficiario finale alla data della istanza di finanziamento, nel rispetto dell'ordine di priorità di settore;
e) essere conformi con le previsioni dello strumento urbanistico vigente;
f) essere autonomamente fruibili. Tale requisito dovrà essere dimostrato con apposita relazione tecnica da allegare all'istanza di contributo.
7) Soggetti destinatari e attuatori
Le istanze, a pena di inammissibilità, devono essere presentate dai comuni con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti, secondo l'ultimo censimento ISTAT disponibile. Gli stessi comuni sono soggetti attuatori dell'intervento ammesso a finanziamento.
I destinatari sopra individuati possono presentare una o più richieste di contributo.
8) Beneficiari finali
I predetti comuni potranno proporre istanza anche per gli immobili di proprietà di altri enti pubblici e così delle province regionali e degli enti e/o aziende dipendenti o sottoposti a vigilanza da parte dell'Amministrazione regionale, provinciale o comunale, ricadenti nei comuni di cui sopra, con esclusione degli enti morali.
L'importo del finanziamento concesso non potrà essere superiore al 90% dell'importo del singolo progetto per il quale viene avanzata richiesta, con il limite di E 1.500.000,00. La quota restante (almeno pari al 10%) dovrà essere a carico dell'ente beneficiario.
9) Patrimonio privato
Il comune, potrà richiedere un contributo da destinare a opere di intervento sul patrimonio edilizio privato tendente ad uniformare l'aspetto estetico di un insieme di fabbricati mediante interventi, ad esempio, sulle coperture o sugli intonaci esterni degli stessi.
In tale ipotesi i privati interessati dovranno intervenire almeno nella misura del 25% della spesa complessiva, rimanendo ferma la misura di compartecipazione almeno del 10% a carico del comune.
10) Spese ammissibili
Rientrano tra le spese ammissibili degli interventi tutte quelle necessarie per:
a) la realizzazione delle opere in genere e degli impianti;
b) la redazione dei progetti, la direzione dei lavori e i collaudi etc...;
c) le indagini e le consulenze specialistiche direttamente connesse;
d) le espropriazioni e gli acquisti di terreni e/o immobili, purché indispensabili alla realizzazione del progetto, che dispongano l'acquisizione del bene al demanio, nella misura massima del 20% del totale dell'intervento.
11) Modalità di presentazione delle istanze di finanziamento
L'istanza di finanziamento, unitamente alla documentazione di cui all'art. 12, dovrà pervenire a pena di esclusione, in plico sigillato, all'Assessorato regionale dei lavori pubblici - dipartimento regionale lavori pubblici - servizio aree urbane e politiche della casa - unità operativa di base VIII, via Leonardo da Vinci n. 161 - 90145 Palermo, entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
L'istanza e la documentazione potranno essere inviate esclusivamente a mezzo raccomandata a.r. postale o di altro vettore. Farà fede la data di spedizione apposta dall'ufficio postale o da altro vettore sul plico sigillato. Sul plico dovrà essere riportata la seguente dicitura: "Riqualificazione urbana nei centri con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti - Interventi per enti pubblici".
Non saranno ammesse le domande pervenute prima della pubblicazione del presente bando o in data successiva alla scadenza sopra indicata.
La domanda di finanziamento, redatta in carta semplice, in lingua italiana, deve essere sottoscritta esclusivamente dal legale rappresentante dell'ente o suo delegato a pena di esclusione.
Non saranno considerate ammissibili le istanze di finanziamento che, ancorché inviate entro il termine suddetto, risultino prive, anche parzialmente, della documentazione comprovante il possesso dei requisiti di ammissibilità di cui ai precedenti punti.
12) Documentazione richiesta
Alla domanda di finanziamento dovrà essere allegata, a pena di inammissibilità, la seguente documentazione:
a) individuazione cartografica delle aree dove ricadono gli interventi e la loro prevista localizzazione a scala adeguata (non inferiore a 1:5.000);
b) relazione illustrativa dell'intervento e schede, contenenti tutti gli elementi e le informazioni utili per la valutazione, secondo i criteri di cui al punto 13 del presente bando;
c) copia in originale o copia conforme all'originale del progetto di cui si richiede il finanziamento, munito di tutte le autorizzazioni ed i pareri ottenibili in riferimento allo stato di elaborazione del progetto, compresa l'attestazione di conformità urbanistica, nel caso in cui l'intervento preveda opere per le quali è prevista;
d) copia conforme dello stralcio del programma triennale delle opere pubbliche vigente presso l'ente richiedente e/o beneficiario finale con relativa delibera esecutiva di approvazione dell'organo deliberante, relativo al settore da cui si evinca l'inserimento e l'ordine di priorità dell'intervento proposto. Nel caso in cui l'intervento proposto non risulti al 1° posto delle priorità nel settore, l'ente richiedente e/o beneficiario finale dovrà trasmettere apposita dichiarazione a firma del legale rappresentante dell'ente, da cui si evinca lo stato di attuazione degli interventi che precedono, precisando per ognuno di questi se sia stata presentata istanza di finanziamento o se sia già stato finanziato e indicando gli estremi del provvedimento di finanziamento;
e) atto di nomina del responsabile, presso il comune, del procedimento e degli adempimenti necessari per l'attuazione degli interventi oggetto dell'istanza di finanziamento;
f) dichiarazione a firma del legale rappresentante dell'ente richiedente e/o beneficiario finale, dalla quale si evinca se, per il medesimo intervento proposto, sia stata prodotta istanza di finanziamento ad amministrazioni od enti diversi dell'Amministrazione regionale o ad altro ramo dell'Amministrazione regionale e l'esito di tale istanza, allegando copia di tale eventuale istanza già prodotta;
g) nel caso l'intervento proposto sia un completamento o uno stralcio di progetto generale, che abbia goduto di precedente finanziamento, dettagliata relazione esplicativa sull'utilizzo del precedente finanziamento e degli eventuali riflessi tecnici e finanziari che lo stesso ha sull'intervento proposto;
h) relazione sulla autonoma fruibilità dell'intervento, che dimostri che l'opera, che si intende realizzare con il progetto proposto, è autonomamente fruibile e immediatamente attivabile dopo la sua realizzazione;
i) copia autentica della delibera di giunta municipale o di analogo organismo dell'ente beneficiario, con la quale viene manifestato l'impegno al cofinanziamento dell'opera e precisata la percentuale.
13) Criteri di valutazione degli interventi
Gli interventi, ritenuti ammissibili saranno valutati sulla base dei seguenti criteri di priorità, attribuendo un punteggio a ciascuno di essi per come indicato tra parentesi:
1) progetti che prevedano la dotazione di impianti atti a ridurre i consumi energetici, mediante interventi che curino in maniera particolare la coibentazione dell'organismo edilizio e/o le reti di distribuzione del calore. Dovranno essere adottate misure che consentano la riduzione di perdite di calore e/o dispositivi per la limitazione dei consumi elettrici e/o di riscaldamento; sistemi di captazione dell'energia solare e/o sistemi di riscaldamento e/o fornitura di energia elettrica provenienti da fonti di energia alternativa (fino a 10 punti);
2) realizzazioni di opere che introducano elementi tipici della nuova concezione di bioarchitettura, come, ad esempio, l'impiego di materie prime rinnovabili o di derivazione naturale, con caratteristiche di riciclabilità o l'utilizzo di prodotti certificati come ecocompatibili (fino a 10 punti);
3) iniziative da realizzarsi in comuni i cui territori siano anche parzialmente interessati da parchi naturali o riserve naturali regionali (5 punti);
4) iniziative da realizzarsi in comuni i cui territori siano stati interessati dai movimenti tellurici avvenuti nell'anno 2002 (20 punti);
5) proposte che abbiano la capacità di sviluppare iniziative economiche e imprenditoriali, che garantiscano una ricaduta occupazionale stabile e/o che prevedano l'attuazione di politiche per le pari opportunità (fino a 10 punti);
6) proposte che prevedano il cofinanziamento dell'intervento da parte del soggetto proponente, con risorse aggiuntive in misura eccedente il 10% (fino a 20 punti, in relazione alle risorse aggiuntive);
7) proposte relative ad interventi che prevedano completamenti e/o adeguamenti di strutture esistenti alle normative in materia di impianti, di sicurezza, di portatori di handicap, etc. (10 punti);
8) proposte relative ad interventi approvati tecnicamente come progetti esecutivi ai sensi della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7 (10 punti);
9) progetti che realizzano gli interventi previsti dal presente bando secondo criteri e sistemi attuativi di cui al piano del colore adottato o da adottare (fino a 20 punti);
10) progetti finalizzati alla valorizzazione del patrimonio edilizio ed ambientale mediante interventi volti ad esaltarne le valenze estetiche e/o architettoniche (fino a 20 punti);
11) progetti che siano coerenti e/o realizzino una integrazione rispetto agli strumenti di programmazione territoriale attivati sul territorio (patti territoriali, PRUSST, PRU, contratti di quartiere, etc.) e alle previsioni degli strumenti di programmazione territoriale provinciale e degli strumenti di pianificazione regionale (fino a 10 punti).
Il perseguimento di uno o più dei superiori criteri dovrà formare oggetto di singole schede che dovranno essere allegate alla relazione di cui al precedente punto 12.b).
14) Ufficio responsabile del programma di interventi
Ufficio responsabile del programma è il dipartimento lavori pubblici - servizio aree urbane e politica della casa, unità operativa di base VIII, al quale ufficio possono essere richiesti eventuali chiarimenti e precisazioni.
15) Procedure di finanziamento
Gli interventi saranno selezionati da una apposita commissione, tenendo conto delle modalità indicate al punto 11, della documentazione di cui al punto 12 e dei criteri prioritari di cui al punto 13 e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, che sono pari a E 120.000.000,00.
Il presente bando sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet dell'Assessorato regionale dei lavori pubblici (www.regione.sicilia.it/lavoripubblici).
16) Monitoraggio e vigilanza
L'Assessorato dei lavori pubblici si riserva di effettuare la vigilanza ed il monitoraggio a campione per la verifica della corrispondenza dei progetti rispetto alle prescrizioni del presente bando.