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I progetti della cooperazione ambientale Italia-Cina

The Sino-Italian cooperation for environmental protection

 

CORRADO CLINI*




In year 2000, the Italian Ministry for the Environment and Territory launched a cooperation program with the China State Environmental Protection Administration (SEPA), the Chinese Academy of Social Sciences (CASS), the Chinese Ministry of Science and Technology (MOST), the Ministry of Water Resources, the State Forest Administration, the National Development and Reform Commission, Beijing, Shanghai, Nanjing and Suzhou Municipalities. The program aims at the realization of pilot projects and feasibility studies for natural resources protection and preservation, energy efficiency, renewable sources promotion, low emission transportation systems and technologies, sustainable agriculture and training courses in environment and energy fields.


The cooperation program was included among the “partnership Initiatives” for sustainable development by the United Nations. In September 2002, the Italian Prime Minister Silvio Berlusconi, together with the Chinese and Italian Ministers, Mr. Xie Zhenhua and Mr. Altero Matteoli, presented it during the Johannesburg World Summit.


The program takes its place among the United Nations International Conventions and Protocols on climate changing, ozone layer protection, biodiversity protection, persistent organic chemicals elimination and fight against desertification. Pilot projects and feasibility studies for the program implementation base on the format of World Bank (WB), of the Global Environment Facility (GEF) and of the other multilateral financial institutions in order to set the base for further funding aimed at the projects’ development and spreading. In addition, the projects in the energy and forest fields aim at the generation of carbon credits and emission credits, according to the procedures provided by the Kyoto Protocol’s Clean Development Mechanism (CDM).


Project formulation has been entrusted to a permanent Sino – Italian task force made up of over 60 experts from the Italian ministry for the Environment and Territory, Chinese Ministries and Agencies, scientific Institutions and Italian and Chinese Universities located in Beijing and Shanghai.


From the Italian side, beside the Ministry for the Environment and Territory, CNR, ENEA, INGV, the Universities of Bologna, Pavia, Turin, Tuscia, Venice, Bocconi University and the Interuniversity Consortium for Managerial Economy also cooperate to the program.


In order to involve Italian enterprises in the program and exploit Italian technology, the Italian Ministry for the Environment and Territory entrusted the Italian trade Commission (ICE), Beijing office, as task force project manager.


The Italian Trade Commission ensures the cooperation of those Italian enterprises interested in joining the program design and co-funding.


Between 2001 and 2005 the program started off and partly concluded 45 projects. All the projects are realized in cooperation with both Italian and Chinese scientific Institutes with the participation of Italian enterprises and technologies.


In order to fund the projects the Italian Ministry for the Environment and Territory established funding mechanisms and allocated financial resources on the base of agreements signed with International Financial Institution, with Chinese Authorities, Italian Universities and Institutes and with Italian enterprises.


The Italian Ministry for the Environment and territory co funded projects with 96 Million € through direct contributions and Trust Funds instituted by World Bank and Multilateral Funds. Chinese Institutions co fund the projects with 24 million €, the Italian enterprises supporting the cooperation program with 23 million €, the United Nations Foundation, the United Nations Agencies (UNEP, UNDP, UNIDO), Global Environment Facility, World Bank and the Multilateral Fund of the Montreal Protocol for the Ozone layer Protection with 19 million €.


The program, so far, includes projects for 162 million €.


The program was repeatedly indicated as an international cooperation model in China and in year 2005 the Chinese Government acknowledge such value by awarding the prestigious International Science and Technology Prize to the Director General of the Italian Ministry for the Environment and Territory, Mr. Corrado Clini.

 

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SUPPORTO ALLA CONOSCENZA DELL’AMBIENTE ED ALLA FORMAZIONE DELLA NUOVA CLASSE DIRIGENTE PER LA GOVERNANCE AMBIENTALE E LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA CINA




1. Valutazione dello stato dell’ambiente nelle province centrali della Cina (Ecological Survey).
Il programma consiste nella caratterizzazione ambientale e territoriale delle principali problematiche ecologiche di 6 aree pilota della Cina Centrale per un’area totale di circa 200,000 Km2 , attraverso l’interpretazione di immagini telerilevate, integrata da dati esistenti e da osservazioni raccolte mediante indagini in sito. E’ stata terminata la realizzazione di un Sistema Informativo Geografico (GIS), contenente tutte le informazioni relative alla mappatura e copertura del suolo e all’analisi dei cambiamenti intercorsi.
E’ stato quindi prodotto un atlante tematico e di rapporti tecnici specifici sulle aree indagate e sugli studi eseguiti.
Il progetto è stato pensato in maniera tale che le tecnologie e tecniche di “remote sensing” possano essere trasferite dagli esperti italiani a quelli cinesi.
La seconda fase del programma, in fase di progettazione, prevede la creazione di un “Centro Nazionle per il remote sensing”.

2. Monitoraggio e gestione della qualità dell’aria nelle citta’ cinesi.
Un consorzio tra CNR e tre imprese italiane ha completato la sperimentazione nella città di Souzhou di un sistema pilota innovativo per il monitoraggio e la gestione della qualità dell’aria. Il progetto è finalizzato alla standardizzazione e certificazione in Cina di tecnologie e procedure che possano essere utilizzate dalle autorità municipali cinesi per controllare la qualità dell’aria secondo i parametri delle direttive europee. Per lo sviluppo del progetto, sarà favorita la creazione di joint-ventures italo-cinesi per la produzione e applicazione del sistema di monitoraggio nelle maggiori aree urbane della Cina.
La prima Joint venture Sino Italiana è stata formata nell’estate del 2004.

3. Training sulla gestione ambientale e sullo sviluppo sostenibile, destinato ai quadri delle amministrazioni pubbliche ed agli esperti delle imprese private cinesi
Il programma, avviato dal 2003 in collaborazione con la Venice International University di Venezia, fino ad oggi ha coinvolto oltre 1200 dirigenti ed esperti cinesi, che hanno partecipato al programma di training “in aula” presso la Venice University, ed alle visite “in campo” presso istituzioni e imprese italiane.
Il programma si colloca in una prospettiva di lungo periodo con l’obiettivo di facilitare l’inserimento attivo e responsabile della nuova classe dirigente cinese nella dimensione globale dello sviluppo e della protezione dell’ambiente.
Si tratta del piu’ importante programma di cooperazione in campo universitario mai realizzato prima con la Cina.
Un risultato “collaterale” del programma e’ rappresentato dalla adesione alla Venice International University della Tsinghua University di Pechino.


 

I PROGETTI PER LE OLIMPIADI “VERDI” DI PECHINO



Le Olimpiadi del 2008 rappresentano l’occasione e la sfida per la trasformazione di Pechino da metropoli congestionata e inquinata a città “sostenibile”. Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio contribuisce al grande impegno della Municipalità di Pechino con 12 progetti innovativi che valorizzano le competenze e le tecnologie italiane.


4. Pianificazione urbana sostenibile
Sono in fase di elaborazione le linee guida per la pianificazione urbana sostenibile, destinate sia alla progettazione ex novo di insediamenti urbani periferici alla città di Pechino (Small Towns) che alla riqualificazione dei vecchi insediamenti abitativi nel centro della città
In questo contesto è stato avviato il progetto per l’elaborazione del master plan della nuova small town di Huai Rou che sorgerà a 50 Km da Pechino.
Huai Rou New Town, che sarà disegnata sul “modello italiano”, dovrà essere “energeticamente efficiente” e ambientalmente sostenibile.

5. Riqualificazione dei parchi urbani
Un progetto chiave per la riqualificazione urbana di Pechino è il recupero ambientale del lago Beihai, al centro dell’area “di svago” e turistica della capitale cinese.
Il progetto consentirà il ripristino della circolazione di “fresh water” nel lago e, nello stesso tempo, la depurazione delle acque con sistemi biologici.

6. Protezione e conservazione delle risorse idriche
La protezione e la gestione ambientale del Miyun Reservoir, la maggiore fonte di approvvigionamento idrico della città di Pechino, è un altro progetto strategico per assicurare una risposta sostenibile alla crescente domanda d’acqua della capitale cinese, anche in vista delle Olimpiadi del 2008.

7. Prevenzione e controllo delle tempeste di sabbia su Pechino.
La prevenzione delle tempeste di sabbia è un obiettivo “critico” per le Olimpiadi.Le tempeste di sabbia infatti rendono impossibile lo svolgimento dei giochi all’aperto. Il progetto prevede la rivegetazione di aree aride e semidesertiche del deserto di Ashlan, da dove hanno origine le tempeste; l’ottimizzazione delle risorse idriche nelle stesse aree; il rafforzamento delle barriere arboree, le “cinture verdi” di Pechino; l’utilizzazione di sistemi satellitari per il “remote sensing” dei fenomeni.
Il progetto è stato selezionato dal Comitato della Scienza e della Tecnologia della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Desertificazione, come caso studio per lo sviluppo dei Sistemi di Allerta (Early Warning System): in questo contesto hanno aderito al progetto Giappone e USA..

8. Laboratorio avanzato per il controllo delle emissioni dagli autoveicoli.
Nel 2005 è iniziata la costruzione a Pechino, con tecnologie italiane, di un laboratorio avanzato per il controllo delle emissioni dagli autoveicoli.
Il Laboratorio consentirà, per la prima volta in Cina, di testare l’efficienza ambientale delle autovetture e dei veicoli commerciali secondo gli standards più recenti dell’Unione Europea.
In questo modo verrà assicurato un contributo significativo alla riduzione delle emissioni da traffico.

9. “Intelligent Transport System”-ITS, per la regolazione del traffico urbano e la riduzione dei consumi e delle emissioni.
In un’area centrale di Pechino è in fase di realizzazione un sistema di “Intelligent Transport System” per la regolazione del traffico urbano, finalizzata alla riduzione dei consumi e delle emissioni. Il progetto pilota, sviluppato sulla base delle competenze e delle tecnologie italiane, aprirà la strada alla realizzazione ed utilizzazione di ITS su larga scala per regolare sia il traffico nell’area urbana, sia gli accessi a Pechino.

10. Autobus a basse emissioni
A partire dal 2004 hanno cominciato a circolare a Pechino i primi autobus dotati di motori a gas naturale ad alta efficienza e bassissime emissioni, prodotti dall’industria italiana. La progettazione, lo sviluppo e la fornitura gratuita di 300 motori fanno parte dell’accordo con la Municipalità di Pechino, finalizzato alla realizzazione di un sistema “sostenibile” di trasporto nell’area urbana di Pechino da completare in tempo per le Olimpiadi del 2008.
La fornitura gratuita dei motori ha aperto la strada ad un accordo tra l’industria italiana e l’impresa pubblica di trasporto di Pechino per la costruzione in Cina di autobus a bassissime emissioni da utilizzare a Pechino e nelle altre metropoli cinesi che hanno messo al bando i vecchi bus a gasolio e benzina per combattere l’inquinamento urbano: solo a Pechino entro il 2007 dovrà essere rinnovata una flotta di almeno 10.000 veicoli.

11. Emissioni zero per il trasporto nel villaggio olimpico
Una flotta di motocicli elettrici, autoveicoli ibridi e a idrogeno, di produzione italiana, sarà messa a disposizione dell’organizzazione dei giochi per il trasporto degli atleti.
L’impiego dei mezzi di trasporto innovativi costituirà una “vetrina” mondiale per il design e le tecnologie di punta che le imprese italiane hanno già sviluppato ma che non hanno ancora avuto il giusto riconoscimento sui mercati internazionali.

12. Energia solare per le Olimpiadi
Gli edifici del villaggio olimpico saranno dotati di sistemi solari, forniti da un’impresa italiana, per la generazione di acqua calda e il raffrescamento interno.

13. Monitoraggio della qualità dell’aria nel villaggio olimpico di Pechino e nell’area dei giochi.
Sono in fase di realizzazione un laboratorio ed un sistema di monitoraggio, progettati dagli esperti italiani, finalizzati al controllo della qualità dell’aria negli impianti sportivi e nell’area dove saranno ospitati gli atleti.
La garanzia di “aria pulita” è una condizione essenziale per il regolare svolgimento dei giochi olimpici, e pertanto il progetto italiano ha un ruolo chiave nella gestione delle Olimpiadi.

14. Il Padiglione Italia” nell’Università tecnologica di Tsinghua.
A marzo 2005 è iniziata la costruzione del “Padiglione Italia” nel cuore della più prestigiosa Università cinese.
Il Padiglione rappresenterà un modello di edificio “eco-intelligente”, al quale fare riferimento per l’impiego e la diffusione nell’edilizia cinese di materiali e tecnologie ad alta efficienza energetica e ambientale.
Il padiglione sarà realizzato interamente con tecnologie italiane, ed è stato pensato come una “show room” delle imprese e dell’innovazione italiane nei settori dei materiali per l’edilizia, delle facciate efficienti dal punto di vista energetico, della produzione decentrata e della conservazione dell’energia, della conservazione e riciclo delle acque.
Il progetto è finalizzato alla introduzione nella industria cinese dell’edilizia, che ha uno sviluppo tumultuoso, standard e regole di efficienza per ridurre i consumi di energia e di acqua.

15. L’Educazione e la comunicazione ambientale
E’ stata avviata la costruzione di un Centro per l’educazione ambientale nella zona Fucheng men wai Dajie di Pechino (Beijing Public Educational Center for Environment and Sustainable Development). Il Centro ha l’obiettivo di disseminare le informazioni sull’ambiente nell’area urbana di Pechino. Nel Centro avrà sede uno show room permanente dedicato alla promozione della cultura e delle tecnologie italiane per la protezione dell’ambiente.


 

I PROGETTI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DI SHANGHAI IN PREPARAZIONE DI EXPO 2010 “BETTER CITY,BETTER LIFE”



Shanghai ospiterà nel 2010 l’Esposizione Universale dedicata alla qualità della vita negli ambienti urbani, “Better City, Better Life”.
In questa prospettiva, la municipalità di Shanghai ed il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio hanno definito un programma finalizzato alla realizzazione di progetti chiave per lo sviluppo sostenibile della metropoli cinese, e per la partecipazione di Shanghai alle sfide globali della protezione del clima e della eliminazione delle sostanze chimiche pericolose.


16. Prevenzione e controllo dell’inquinamento atmosferico.
E’ in fase di progettazione un sistema innovativo di monitoraggio delle sorgenti inquinanti nell’area urbana di Shanghai, finalizzato sia alla riduzione delle emissioni attraverso un programma di interventi sulle fonti , traffico e industrie, sia alla protezione della salute della popolazione.

17. Pianificazione e gestione del traffico urbano.
Il progetto prevede l’estensione all’area urbana di Shanghai dell’ Intelligent Transport System in fase di realizzazione a Pechino.

18. Promozione dell’efficienza energetica nel settore industriale di Shanghai.
E’ in corso di realizzazione un progetto finalizzato alla messa a punto e sperimentazione di un modello di diagnosi energetica ed ambientale delle attività industriali di Shanghai finalizzato alla promozione dei sistemi di gestione e delle tecnologie per l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni.

19. Realizzazione di produzioni agricole “verdi” nell’entroterra di Shanghai
E’ stata avviata una linea progettuale per il trasferimento di tecnologie e know-how italiani per la promozione di produzioni agricole “verdi” nell’entroterra di Shanghai, attraverso la riduzione dell’uso delle sostanze chimiche e lo sviluppo di colture compatibili con le caratteristiche dei terreni.

20. Sviluppo sostenibile dell’isola di Chongming, la terza isola più grande della Cina.
Il programma è finalizzato alla progettazione dello sviluppo sostenibile dell’isola di Chongming, situata nell’estuario del fiume Azzurro, di fronte a Shanghai, che il governo cinese e la Municipalità di Shanghai intendono presentare come modello di sviluppo urbano in vista di EXPO 2010.
Il progetto affidato al Ministero italiano prevede l’integrazione della pianificazione urbana e infrastrutturale con la conservazione delle risorse naturali , la compatibilita’ della gestione delle coste e dei corpi idrici con lo sviluppo della pesca, la produzione di energia da fonti rinnovabili, la realizzazione di sistemi e tecnologie di trasporto intelligente.
Al progetto partecipano il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente-UNEP, e l’Agenzia delle Nazioni Unite per lo Sviluppo –UNDP.

21. Promozione delle tecnologie innovative dell’idrogeno, delle nuove rinnovabili e dell’efficienza energetica.
In collaborazione con il Ministero della Scienza e della Tecnologia, con l’Universita’ Tongji di Shangai, con la Regione Lombardia, il Parco scientifico e tecnologico di Venezia – VEGA –, e un gruppo di imprese italiane, sono stati avviati 6 progetti per lo sviluppo e la prova di tgecnologie avanzate per lo sviluppo e la sperimentazione delle “energie pulite”:

21.1. Installazione di un sistema di celle a combustibile con tecnologia Molten Carbonate Fuel Cell (MCFC) nello Shanghai Expo Park Energy Centre durante la World Expo 2010.
21.2. Hydrogen automotive infrastructure in Shanghai: lo scopo del progetto e' valutare la fattibilita' di un sistema di stazioni di servizio per il rifornimento di veicoli alimentati ad idrogeno. Sono previste tre linee di studio:
1) Stazione per il rifornimento di veicoli ad idrogeno nell' Expo Park;
2) Stazione di rifornimento multi-fuel a Shanghai;
3) creazione di una stazione di servizio ad idrogeno da riconversione di una stazione GPL già esistente.
21.3. Studio di fattibilità per il riutilizzo di CO2 allo scopo di produrre olefine attraverso la sintesi di metanolo.
21.4. Studio della gasificazione del carbone nell'ambito di processi Integrated Gasification Combined Cycels (IGCC) nei gassificatori alimentati a secco; stesura di una analisi economica di confronto tra IGCC e supercritical power plants al fine di definire le linee guida e le modalita' di introduzione della tecnologia IGCC in Cina.
21.5. Applicazione di tecnologie ad energie rinnovabili e low-energy nel settore delle costruzioni. Lo scopo del progetto e' l'individuazione di linee guida per la stesura di best practices da applicarsi nella progettazione di edifici a basso consumo energetico (low-energy) con enfasi sullo sfruttamento delle energie rinnovabili.

22. Istituzione dell’ Italian Tongji Technology Transfer Center presso l’Universita’ Tongji di Shanghai.
Il Centro e’ finalizzato allo studio ed alla sperimentazione di tecnologie ecocompatibili progettate congiuntamente da imprese ed esperti cinesi e italiani.
Nel Centro sara’ realizzato il primo impianto in Cina per la trigenerazione di elettricita’, calore e frigorie con la tecnologia sino-italiana delle microturbine ad altissima efficienza.

23. Trasporto pubblico sostenibile
E’ stata avviata la produzione locale di “gasolio bianco”, una emulsione acqua-gasolio (GECAM),da impiegare “come carburante di transizione” per ridurre le emissioni dagli autobus del sistema di trasporto urbano. La prima fase del progetto è terminata con una serie di test sulla tecnologia Gecam diesel bianco. Questi test sono stati condotti su una flotta di autobus della prima compagnia di Shanghai, il secondo gruppo di trasporto pubblico più importante della Municipalità di Shanghai.
La seconda fase del progetto coinvolgerà l’uso e il test di filtri speciali per catturare il particolato e ridurre le emissioni dagli autobus.


 

I PROGETTI PER LO SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI,
DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E DELL’IDROGENO



La sicurezza energetica della Cina e la riduzione delle emissioni inquinanti rappresentano i due obiettivi della strategia per la diversificazione delle fonti energetiche. Questa strategia è sostenuta da importanti iniziative finanziate dalla Banca Mondiale, dalla Global Environment Facility e dall’Asian Development Bank. In questo contesto si inseriscono i progetti avviati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica e dell’idrogeno


24. Il progetto pilota “Solar Village” per la elettrificazione rurale nelle province dell’Inner Mongolia e della Cina occidentale mediante l’impiego di fonti rinnovabili in sostituzione del carbone, è un progetto “faro” della cooperazione ambientale italo-cinese.
Per la realizzazione del progetto e’ stata data priorità all’impiego dei prodotti della Zhejiangin Sino-Italian Photovoltaic, costituita nel 2001 con un cofinanziamento del Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio, che ha realizzato la prima fabbrica cinese per la produzione di wafers multicristallini.Verranno installate 100 KWp di energia fotovoltaica entro il 2005 per fornire energia a 191 famiglie dislocate in tre villaggi e insediamenti sparsi.

25. Recupero e impiego energetico del biogas prodotto dalle discariche.
Si tratta di un ampio progetto,la cui fase pilota viene realizzata nella provincia di Ningxia in collaborazione con una azienda municipalizzata, ed è finalizzata alla captazione di biogas da discariche e di gas metano originato dalle deiezioni animali, ed alla sua utilizzazione per la produzione di elettricità.
Il progetto consentirà inoltre la messa a punto della metodologia per il riconoscimento dei crediti di emissione nell’ambito del Clean Development Medchanism.

26. Sfruttamento dell’energia geotermica e applicazione della tecnologia per la “re-iniezione” nell’area di Tianjin.
Il progetto è finalizzato alla valutazione delle potenzialità energetiche e delle problematiche ambientali connesse all’utilizzo dell’energia geotermica nell’area termale di Tianjin.

27. Tecnologie innovative per produrre energia e idrogeno dai rifiuti in cocombustione con il carbone
E’ in corso di realizzazione un progetto pilota per la produzione di gas di sintesi dal trattamento dei rifiuti, utilizzabile direttamente per la produzione di energia o in via intermedia attraverso la produzione di idrogeno.
E’ stata effettuata una valutazione sulle potenzialita’ tecniche e sulle modalità finanziarie per la realizzazione di un programma su vasta scala per la produzione di “syn gas” dai rifiuti, mediante l’impiego di tecnologie ad alta efficienza e bassissimo impatto ambientale. Sulla base dei risultati di questa prima valutazione è in fase di elaborazione un progetto finalizzato alla costruzione di un impianto pilota in un sito da individuare.

28. Utilizzazione delle biomasse per la produzione di energia
Sono stati completati gli di fattibilità relativi alla progettazione e realizzazione rispettivamente di un impianto di cogenerazione con gasificazione delle biomasse, e di un impianto di cogenerazione con combustione completa di biomasse.
E’ attualmente in fase di completamento il progetto industriale.

29. Sviluppo di sistemi ibridi fotovoltaico-idrogeno.
E’ in corso di realizzazione un progetto pilota per l’impiego combinato delle più avanzate tecnologie del fotovoltaico e delle fuel cells, per la realizzazione di un impianto innovativo di generazione elettrica a motori ibridi (10-100 kw) che verrà impiegato nel villaggio olimpico.

30. Promozione e diffusione delle energie rinnovabili in Tibet.
Il progetto, in corso di realizzazione, prevede l’istituzione a Lhasa di un Centro italo-cinese, finalizzato

√ alla progettazione e sviluppo delle migliori opzioni tecnologiche per l’uso dell’energia solare, dell’energia geotermica, dell’energia idroelettrica ed eolica;
√ alla formazione dei tecnici tibetani;
√ alla promozione di joint ventures tra imprese italiane e imprese locali nei settori di riferimento.


31. Monitoraggio della qualita’ dell’aria e inventario dei gas ad effetto serra a Lanzhou
Il progetto, elaborato in collaborazione con il CNR-IIA nella municipalità di Lanzhou prevede la fornitura di una rete di tre centraline fisse più una mobile per il monitoraggio della qualità dell’Aria (AQMS). La compilazione di un inventario dei gas serra, realizzato secondo criteri standard in Cina, sarà utilizzato come attività pilota per la redazione degli Inventari Municipali di GHG nell’ambito della strategia sul Clima in Cina.

32. Promozione dell’efficienza energetica negli usi civili e industriali
E’ stato completato un progetto pilota di assistenza alle municipalità ed alle imprese cinesi per la predisposizione di piani energetici locali finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni.
E’ stato inoltre completato il progetto di massima in municipalità pilota quali Jinan, Suzhou e Taiyuan per la diffusione di tecnologie e “best practices” per il recupero di calore ed energia negli impianti siderurgici con la riduzione delle emissioni.

33. “China CDM Study Project”.
Nell’ambito del progetto, sponsorizzato dalla World Bank, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e il Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese hanno realizzato uno studio finalizzato alla promozione di progetti Clean Development Mechanism in Cina nel settore energetico.
Il progetto ha consentito la messa a punto di una metodologia su due settori chiave dell’economia cinese, la siderurgia e l’edilizia. Per entrambi i settori sono stati individuati i progetti “tipo” che consentono la generazione di crediti nell’ambito del Clean Development Mechanism.


 

I PROGETTI PER L’ELIMINAZIONE DELLE SOSTANZE CHIMICHE PERICOLOSE PER L’AMBIENTE E PER LA FASCIA DI OZONO



34. Elaborazione del Programma Nazionale della Cina per l’eliminazione delle sostanze chimiche controllate dalla Convenzione delle Nazioni Unite sulle sostanze organiche persistenti (POPs).
E’ stato completato il programma finalizzato ad assistere la Cina nella stesura del “Piano di Implementazione Nazionale per l’attuazione della Convenzione di Stoccolma sui POPs. Il programma e’ articolato in tre “progetti”:
- in collaborazione con UNDP, per la sostituzione dei fitofarmaci in agricoltura;
- in collaborazione con World Bank, per la sostituzione dei PCBs nell’industria;
- in collaborazione con UNIDO, per la riduzione della produzione non intenzionale di diossine e furani.
Inoltre, è stato approvato dalla GEF un nuovo progetto dimostrativo, che prevede il co- finanziamento del Ministero dell’Ambiente e della Banca Mondiale, per l’identificazione, recupero e distruzione di rifiuti e apparecchiature contaminate da PCB nella provincia dello Zhejang: il raggiungimento di questo obiettivo servirà come “dimostrazione” delle metodologie tecniche e gestionali utilizzate, che potranno quindi essere replicate nelle altre province cinesi.

35. Eliminazione del bromuro di metile in agricoltura
E’ in corso di svolgimento un programma per il trasferimento di tecnologie italiane per l’eliminazione dell’uso di bromuro di metile, messo al bando dal Protocollo di Montreal per la protezione della fascia di ozono, impiegato in grandi quantità in Cina per la fumigazione dei terreni agricoli. Il programma, che rientra nell’accordo con il Ministero dell’Ambiente cinese, è sviluppato dall’Università di Torino in collaborazione con le Università cinesi, e coinvolge le imprese italiane leader del settore delle produzioni vivaistiche e dell’assistenza tecnica in campo agricolo.
Il progetto ha dimostrato con successo l’efficacia e la fattibilità nel mercato Cinese di tecnologie alternative come gli innesti su varietà resistenti, combinazioni di metansodio, l’uso dei film impermeabili e altre alternative.
Il prosieguo delle attività sarà finanziato attraverso il Fondo Multilaterale del Protocollo di Montreal.

36. Eliminazione dei CFC
Una impresa italiana di medie dimensioni, in collaborazione con la più grande società cinese del settore, realizzerà gli impianti e fornirà i prodotti sostitutivi per l’eliminazione dei CFC, messi al bando dal Protocollo di Montreal per la protezione della fascia di ozono , nella produzione di schiume espanse da impiegare nell’industria del freddo, degli elettrodomestici, dell’automobile, dell’arredamento, dell’edilizia.
Il progetto, cofinanziato dal Fondo Multilaterale per la protezione della fascia di ozono e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, è destinato a consolidare il ruolo della tecnologia italiana nel più grande e dinamico mercato mondiale di questi prodotti.


 

I PROGETTI PER L’AGRICOLTURA SOSTENIBILE, LA RIFORESTAZIONE E LA PROTEZIONE DELLA BIODIVERSITA’



37. Sviluppo di un’agricoltura sostenibile
Sono in fase di completamento due progetti per la sperimentazione e diffusione delle migliori tecniche e pratiche per lo sviluppo di una agricoltura sostenibile. I progetti intervengono nei settori agricolo, forestale e della lotta alla desertificazione nelle regioni dello Xinjang (nord ovest) e della Mongolia Interna (centro nord), tra le aree rurali cinesi maggiormente depresse e con seri problemi di desertificazione, sulle quali il governo cinese ha in programma di investire ingenti risorse nel periodo 2001-2005.
I progetti prevedono, con la collaborazione dell’Università di Torino e di imprese italiane leader del settore, il trasferimento “in campo” di tecniche di coltivazione innovative e sostenibili.
Sono inoltre previste attività di assistenza tecnica e training per tecnici e agricoltori locali, nonché attività di formazione per funzionari governativi.

38 Forestazione e afforestazione.
In collaborazione con l’Amministrazione Forestale di Stato cinese e con l’Universita’ della Tuscia sono stati avviati due progetti nella Mongolia Interna, finalizzati a combattere la desertificazione e rafforzare la protezione della biodiversità, attraverso attività di forestazione e afforestazione, impiego di tecnologie innovative e corsi di formazione alle popolazioni locali, rivolti in particolare ai giovani.

39 Attivita` di ricerca e di sviluppo sostenibile nel settore delle biotecnologie applicate alla salvaguardia dell`ambiente e delle biodiversità (Anni 2005-2007).
Nel luglio del 2005, il “Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Biologia Molecolare delle Piante” e l’Accademia delle Foreste ed il Ministero dell’Educazione di Pechino, hanno avviato una collaborazione scientifica finalizzata alla conservazione della biodiversità e ad incrementare il trasferimento di know-how tra l’Italia e la Cina nel settore delle biotecnologie. Il piano operativo prevede il miglioramento genetico del pioppo coltivato e l’analisi della biodiversità del riso selvatico e della vite selvatica I benefici attesi nei settori agricolo, commerciale ed ambientale sono il miglioramento delle performances agronomiche, l’istituzione di strutture di ricerca comuni ed il trasferimento reciproco di informazioni e competenze scientifiche e tecnologiche.

40 Biodiversity Conservation Partnership Program
In collaborazione con SEPA e UNDP, il Ministero dell’Ambiente e del Territorio ha finanziato la preparazione di un progetto GEF sulla biodiversità in Cina. Il programma prevede azioni a livello nazionale con attività di capacity building, la formulazione di una strategia nazionale per la conservazione della biodiversità, la ripartizione delle responsabilità politiche e programmazione degli investimenti a livello locale per condurre attività dimostrative. Tra i Partner del progetto “The Nature Conservancy” (TNC), the “World Wildlife Fund” (WWF), the World Bank e varie NGO. La partecipazione italiana consentira’ un inserimento di progetti inerenti promossi da IMET e un coordinamento con le iniziative in corso da parte degli altri soggetti cinesi, multilaterali e bilaterali, coinvolti nella Partnership.


 

I PROGETTI PER LA GESTIONE INTEGRATA DELLE ACQUE
E LA PROTEZIONE DELLE COSTE



41. La gestione delle coste
E’ stato avviato un progetto triennale per la gestione integrata e la protezione ambientale delle zone costiere cinesi- DESTINY (Design of an integrated coasts and river basin management system for the East China and Yellow Sea).
Il progetto è finalizzato alla realizzazione di un sistema di osservazione e modellistica per monitorare le correnti costiere dalla piattaforma del Mare Giallo e del Mare della Cina Orientale fino all’area costiera della Baia di Bohai.
Il progetto consentirà di integrare i sistemi di monitoraggio in tempo reale delle correnti marine e dei regimi fluviali con la modellistica previsionale dell’ecosistema marino e del trasporto dei sedimenti .

42. La diversione delle acque Sud-Nord
In collaborazione con l’Accademia delle Scienze Sociali di Pechino e con il Ministero cinese delle risorse idriche, è in fase di elaborazione la valutazione ambientale, economica e sociale del progetto Cinese di diversione delle acque Sud – Nord, dal bacino del Fiume Azzurro al bacino del Fiume Giallo.
Lo studio, che riguarda uno dei più grandi progetti idraulici mai concepiti finalizzato a riequloibrare l’apporto idrico tra il sud della Cina e il Nord affetto da siccità, , e’ stato avviato con un Forum internazionale, che si è tenuto a Pechino nel giugno 2004, al quale hanno partecipato i responsabili della gestione dei più grandi bacini idrici del pianeta, le maggiori agenzie internazionali impegnate in campo ambientale, la Banca Mondiale, la Commissione Europea.
Sulla base dei risultati del Forum è stato avviato un progetto pilota, “SWIMER” che consentirà di applicare su un’area rappresentativa dell’intero progetto di diversione un modello integrato di programmazione e valutazione della migliori tecniche di trasferimento e gestione delle risorse idriche.

43 La gestione integrata delle acque
In collaborazione con con il Ministero delle Risorse Idriche cinese, e’ stato istituito un comitato congiunto, italo – cinese, per l’identificazione di progetti ed attività di cooperazione nei settori della gestione delle risorse idriche, della protezione delle riserve d’acqua, della fornitura di acqua potabile in zone rurali, dell’applicazione di tecnologie innovative nei progetti di conservazione delle risorse idriche e dei sistemi di gestione delle emergenze legate a inondazioni.


 

IL PROGETTO PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE E LA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE



44. Il recupero urbano di Tianjin
E’ stato avviato un progetto, in collaborazione con la Municipalita’ di Tianjin, per il recupero e lo sviluppo dello storico quartiere di HAI HE, costruito dall’Italia all’inizio del secolo scorso.
Il progetto integra le misure per il recupero del patrimonio storico culturale del quartiere con l’applicazione di tecnologie innovative energetiche ed ambientali, per il restauro degli edifici e per la riqualificazione dell’area urbana.

 

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* Director General of the Italian Ministry for the Environment and Territory.
 

Pubblicato su www.ambientediritto.it il 10/12/2005