______________ AMBIENTEDIRITTO ______________
CHIOSE SULLA RATIO DEL DUP DI UN ENTE LOCALE E SPUNTI DI SNODO CON L’AUTONOMIA COMUNALE FALCIDIATA DALLE VARIANTI EX LEGE AGLI STRUMENTI URBANISTICI.
Antonio Mitrotti
Ricercatore in Diritto Amministrativo presso l’Università del Salento
Sintesi. Che cos’è il DUP di un ente locale? Non è affatto semplice (in tutta onestà) cogliere l’intima natura giuridica di un istituto dispiegatosi lungo l’ambiguo crinale tra politica e diritto, sviluppatosi a cavallo delle (sensibili) esigenze tra diritto ed economia e, concretamente, maturato nell’alveo di una costante dialettica (creatrice) tra il diritto positivo ed il diritto vivente. Ebbene, il “Documento Unico di Programmazione” che è anche noto – ai più – con l’acronimo di DUP viene a manifestarsi proprio come un istituto di questo tipo. Perciò, con queste pagine ci si offre di approfondire alcuni ragionamenti di analisi e di “inquadramento” giuridico del DUP. Anche perché lo scopo (più) “pragmatico” è quello di calare la (ricercata) natura del DUP all’interno del materiale contesto di funzionamento dell’autonomia comunale: rapportandolo in particolare con una fondamentale funzione degli enti comunali, qual è la – nevralgica – pianificazione territoriale di un Comune. Ciò viene ad assumere un pregnante rilievo sistematico, specialmente, alla luce delle recenti – e peculiari – fattispecie legislative produttrici di automatiche forme provvedimentali di varianti agli strumenti urbanistici comunali. Analisi senz’altro utile – se non preziosa – per farsi un’idea sullo stato di salute effettiva dell’autonomia dell’ente “Comune”. Cosa non scontata in un cronico periodo di convulse misure emergenziali a contrasto dello scoppio del Virus da Covid-19.
Abstract. What is the DUP of a local authority? It is certainly not an easy task to grasp the intimate juridical nature of a legal institution unfolding along the ambiguous border between politics and law, developed astride the (sensitive) needs of law and economics and, in practice, within the context of a constant (creative) dialectic between positive law in the books and law in action. The “Documento Unico di Programmazione” (Single Programming Document), which is also known – to most people – by the acronym of DUP, really is an institution of this kind. Therefore, the present contribution aims at examining in depth some arguments for the analysis and legal “framework” of the DUP. Also, because the (more) “pragmatic” purpose is to place the (sought-after) nature of the DUP within the material context of the functioning of municipal autonomy: relating it, in particular, to a fundamental function of municipal entities, that is to say the – neuralgic – territorial planning of a municipality. This comes to assume a significant systematic importance, especially in the light of the recent – and peculiar – statutory cases producing automatic forms of provision of variants to municipal planning instruments: an analysis certainly useful – if not invaluable – to get an idea of the actual “state of health” of the autonomy of the “Municipality”. Something not to be taken for granted in a chronic period of convulsive emergency measures to contrast the outbreak of the Covid-19.
SOMMARIO: 1. Tra teoria e prassi, le ambiguità “incombenti” sulla natura giuridica del DUP – 2. Il DUP come “atto amministrativo generale”: effetti dell’“incoerenza” tra il DUP e gli atti “conseguenti” – 3. Le relazioni tra DUP e pianificazione urbanistica ed edilizia comunale – 4. Le recenti misure legislative di variante (automatica) agli strumenti urbanistici comunali: l’inversione prospettica tra il DUP e egli strumenti urbanistici comunali. 5. Alcune riflessioni conclusive.
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