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EDITORIALE

 

I CENTRI STORICI E LA FURIA DEVASTATRICE DELLE PRIVATIZZAZIONI E DEL COMMERCIO

 

Paolo Maddalena
Vice Presidente Emerito della Corte costituzionale

 

SOMMARIO: 1. L’emersione del carattere anche “immateriale” dei Centri storici e la furia demolitrice del neoliberismo. 2. L’attuazione legislativa del principio dello “Stato minimo” dei governi Berlusconi e Monti ed il timido temperamento della tutela del “decoro urbano” e della limitazione, a tale fine, del commercio. 3. Necessità di ricercare la qualificazione giuridica dei Centri storici all’interno dell’intero ordinamento costituzionale. Lo Stato persona giuridica e lo Stato comunità introdotto dalla vigente Costituzione. Il rapporto tra il mondo delle persone e il mondo delle cose. La proprietà collettiva demaniale del Popolo. Necessità di una “interpretazione” costituzionalmente orientata. 4. I “beni d’insieme” dal diritto romano alla legislazione contemporanea. L’attuale confusa coesistenza di beni culturali e paesaggistici. Elemento unificante il concetto di “vita”: “vita culturale”, riferita all’uomo, e “vita naturale”, riferita alla “biosfera”. Opportunità di passare alle dizioni “ambiente naturale” e “ambiente urbano”. 5. La distinzione tra “cose” e “beni in senso giuridico”. 6. L’interpretazione costituzionale dei Centri storici. 7. L’azione popolare a difesa dei Centri storici.

 


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