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______________ AMBIENTEDIRITTO ______________

 

IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO DI VERIFICA DELL’INTERESSE CULTURALE TRA LIMITI E CRITICITÀ.

 

Mario Tocci 

 

Abstract [Ita]: Il procedimento amministrativo di verifica dell’interesse culturale presenta tuttora numerosi limiti, vieppiù sottesi a rilevanti criticità. Anzitutto e oggidì, l’ordinamento giuridico non consente la riconoscibilità giuridica del patrimonio culturale in sé. Nondimeno, le Regioni e le Province Autonome non sono ancora legittimate al riconoscimento di beni culturali identitari. Alla luce di tali limiti e in considerazione delle suddette criticità, sono maturi i tempi per il riconoscimento – a livello locale – di una nuova categoria di beni culturali, efficacemente definibili quali beni “para-culturali” o “memorialistici”; nondimeno risulterebbe utile indagare scientificamente sull’utilizzabilità dell’intelligenza artificiale nel procedimento amministrativo medesimo.

Abstract [Eng]: The administrative verification procedure of the cultural interest still has many restrictions, often related to real criticalities. First and foremost, it’s not possible to recognize specifically a cultural heritage. Moreover, Regions and Autonomous Provinces are unable to recognize some cultural identitary assets. This paper aims to explain that restrictions and criticalities, also containing an original proposal concerning the regional (or provincial, regarding Trento and Bolzano) recognition of a new type of cultural asset, the “para-cultural” or “memorialistic” asset, and a thinking about the applicability of the artificial intelligence.

 

SOMMARIO: 1. I procedimenti amministrativi di attribuzione del carattere culturalistico, anche al lume delle diverse tipologie di interesse culturale. – 2. Riconoscibilità giuridica del bene culturale ma non del patrimonio culturale in sé: una vecchia problematica. – 3. Ammissibilità ordinamentale di una macro-tipologia procedimentale di riconoscimento a disciplina regionale o provinciale: i beni “para-culturali” o “memorialistici”. – 4. I beni “para-culturali” o “memorialistici” come strumenti ausiliari di rigenerazione urbana. – 5 Problemi, effettivi e inesistenti, conseguenti all’ipotizzato mero riconoscimento dei beni “para-culturali” o “memorialistici”. – 5.1 Applicabilità delle disposizioni normative circa gli strumenti di “pianificazione programmatica”. – 5.2 L’inapplicabilità delle disposizioni sulla fiscalità di vantaggio. – 5.3. L’ignavia del potenzialmente risolutore legislatore europeo. – 6. Una riflessione finale: l’utilizzabilità procedimentale dell’intelligenza artificiale.


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