______________ AMBIENTEDIRITTO ______________
IL “SILENZIO-RIGETTO” SULL’ISTANZA PER ACCERTAMENTO DI CONFORMITÀ EDILIZIA AI SENSI DELL’ART. 36, D.P.R. N. 380/2001: UNA SOLUZIONE CHE NON SODDISFA.
Maria Difino
Abstract: l’articolo evidenzia la necessità di rivedere, soprattutto alla luce delle recenti modifiche che stanno interessando l’azione amministrativa, il significato che il Testo unico dell’edilizia (d.p.r. n. 380/2001) assegna attualmente al silenzio dell’amministrazione in tema di accertamento di conformità di cui all’art. 36. Lo spunto per una riflessione seria sull’istituto del silenzio nella materia edilizia e sulla crisi della amministrazione c.d. “decidente” (in contrapposizione a quella prestazionale) è offerto dalla recente decisione della Consulta n. 42/2023 che, sebbene abbia cassato per difetto di motivazione la questione di legittimità costituzionale della disposizione normativa (co. 3) sollevata con ordinanza di rimessione dal Tar Lazio, ne ha puntualmente evidenziato i profili problematici meritevoli di approfondimento, che sono stati sviluppati, seppure brevemente, dall’autore.
Abstract: the article highlights the need to review, especially in light of the recent changes that are affecting administrative action, the meaning that the Consolidated Building Act (Presidential Decree no. 380/2001) currently assigns to the silence of the administration on the subject of conformity assessment pursuant to art. 36. The starting point for a serious reflection on the institution of silence in construction matters and on the crisis of the so-called administration “deciding” (as opposed to performance) is offered by the recent Council decision no. 42/2023 which, although it was quashed due to lack of motivation, the question of constitutional legitimacy of the regulatory provision (paragraph 3) raised with a referral order from the Lazio TAR, promptly highlighted the problematic profiles worthy of further investigation, which were developed , albeit briefly, by the author.
SOMMARIO: 1. Premessa – 2. La controversa natura del potere sanzionatorio in materia edilizia – 3. Il silenzio rigetto nell’art. 36 TU edil. e le criticità della disposizione – 4. Considerazioni conclusive.
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