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 Brevi osservazioni a margine di C. cost. n. 262 del 2017   

 

LO STRAORDINARIO VIRTUOSISMO MANICHEO DELL’AUTODICHIA DEGLI ORGANI COSTITUZIONALI.

 

 

Brevi osservazioni a margine di C. cost. n. 262 del 2017

 

 Giancarlo A. Ferro*

 

 

Sommario: 1. Premessa – 2. Gli antefatti della sentenza n. 262 del 2017: la sentenza n. 120 del 2014 – 3. (segue): i conflitti di attribuzione sollevati dalla Corte di cassazione nei confronti del Senato e della Presidenza della Repubblica – 4. I contenuti della sentenza n. 262 del 2017 – 5. Una brevissima digressione sulla distonia tra autodichia e Costituzione – 6. Fanno i giudici, ma non sono giudici. O forse sì: spunti di riflessione sul rapporto con la sentenza n. 213 del 2017, con cui la Corte costituzionale ha apoditticamente qualificato la Commissione giurisdizionale per il personale della Camera dei deputati come giudice a quo, “ai limitati fini” del promovimento della questione di legittimità costituzionale in via incidentale – 7. Il virtuosismo manicheo dell’autodichia: a mo’ di conclusione.

 

 



* Associato di diritto costituzionale nell’Università degli Studi di Catania. 

 


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