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______________ AMBIENTEDIRITTO ______________

 

 

UN’ANALISI COMPARATA SULLA REGOLAZIONE GIURIDICA DELLE NEW BREEDING TECHNIQUES.

 

Chiara Clini

 

Abstract: La manipolazione genetica degli organismi vegetali destinati all’alimentazione ha sempre rappresentato un settore caratterizzato da notevoli evoluzioni nel tempo. L’ultima evoluzione della materia rappresentata dalle cd. New Breeding Techniques pone significative problematiche scientifico-giuridiche sulla nuova frontiera delle biotecnologie: esse si contraddistinguono per una serie di caratteristiche decisamente inedite che rendono complessa la loro collocazione all’interno dell’usuale bipartizione tra le tecniche tradizionali (cd. Conventional Breeding Techniques o CBTs) e la transgenesi (tipica degli OGM). Nonostante la loro eterogeneità nei metodi di esecuzione, la peculiarità del prodotto finale realizzato è sempre la medesima: esso, essendo il risultato di incroci tra specie affini, non contiene geni esogeni (come nel caso degli OGM), sicché la mutazione indotta dalle nuove tecniche diviene irrintracciabile poiché rende indistinguibile il prodotto NBT da quello ottenuto tramite CBTs. Tale natura “dissimulata” delle NBTs ha comportato considerevoli difficoltà per i legislatori nazionali e sovranazionali nel predisporre una regolamentazione che prendesse in considerazione tutte le singolarità di tali tecniche e dei prodotti da esse generali. Attraverso una prospettiva comparata, si sono analizzati i diversi approcci di intervento adottati da alcuni tra i principali ordinamenti giuridici (Europa, Stati Uniti, Canada, Giappone e Argentina). Tali soluzioni, tuttavia, paiono problematiche poiché non possiedono una effettiva visione di insieme sulle specificità delle NBTs asciando ancora oggi aperto il tema sul quale possa essere l’approccio regolativo più efficace in materia.

The genetic manipulation of plants destined to the nutrition has always represented a sector in continuous evolution during years. The last evolution of this sector, represented by the so-called New Breeding Techniques, shows remarkable scientific and legal issues: this category distinguishes itself by a series of characteristics previously unknown, that make its positioning under the usual bipartition between Conventional Breeding Techniques and Transgenesis (typical of GMOs) very complicated. Despite their heterogeneity as regards the execution processes, the final product has always the same peculiarity: it does not contain exogenous genes because it is the result of a crossing between similar species, so that the genetical mutation is not trackable and the NBT products are not distinguishable from those obtained by CBTs. This “dissembled” nature of NBTs involved remarkable difficulties for national and international lawmakers in preparing a regulation, which considers every detail about these techniques and the products they realize. Through a comparative perspective, I analized the different approaches adopted in some of the main legal systems (Europe, USA, Canada, Japan and Argentina). However, these legal solutions are still problematic because they do not have a global vision on the peculiarities of NBTs. So, the issue about the most appropriate regulation approach on NBTs is still open.

 

SOMMARIO: 1. Inquadramento giuridico-scientifico del tema. – 2. Le New Breeding Techniques in Europa. – 3. L’attuale contesto normativo degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM). – 3.1. Accenni sull’immissione in commercio degli Alimenti Geneticamente Modificati. – 3.2. Il dibattito sulla possibile sussunzione delle NBTs all’interno della categoria OGM. – 4. L’innovativa sentenza della Corte di Giustizia del 25 luglio 2018, C-528/16. – 4.1. La pronuncia della CGUE. – 5. Riflessioni critiche: limiti nell’applicazione del principio di precauzione e possibili conseguenze sulla libera circolazione in Europa. – 6. La valenza globale dei problemi giuridici sulle biotecnologie di precisione. – 6.1. La disciplina statunitense. – 6.2. La disciplina canadese. – 6.3. La disciplina giapponese. – 6.4. L’Argentina e la prima legge sulle NBTs. – 7. Considerazioni conclusive.


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