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Archivio Giurisprudenza per:
Tag: Diritto processuale penale


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 28 maggio 2024, Sentenza n. 20852

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Beni culturali ed ambientali, Diritto processuale penale, Diritto urbanistico - edilizia, Procedimento amministrativo

DIRITTO URBANISTICO – EDILIZIA – Condono edilizio delle opere sottoposte a sequestro – “Ratio” della previsione ex art. 43 Legge n. 47/1985 – Artt. 39 e 43 L. n.724/94 – Art. 3 Cost. – Condonabilità dell’opera – Valutazione complessiva dell’opera abusiva – Principio di unitarietà – Fattispecie: assenza dei requisiti essenziali temporaliBENI CULTURALI ED AMBIENTALI – Abuso edilizio realizzato in area sottoposta a vincolo paesaggistico – Rilascio del provvedimento autorizzativo in sanatoria – PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO – Autorizzazione paesaggistica preventiva – Termini (180 giorni, anziché 45) – Decorso del termine – Silenzio-rifiuto – Art. 146 Dlgs. n.42/04 – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Deduzione difensiva giuridiche palesemente infondata – Vizio di motivazione – Art. 619 c.1 cod. proc. pen..


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 24 maggio 2024, Sentenza n. 20677

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Appalti, Diritto processuale penale, Procedimento amministrativo

APPALTI – Appalti su misura – Delitto di turbata libertà di scelta del contraente – Corruzione, induzione indebita, concussione, abuso d’ufficio – Rilevanza della condotta perturbatrice – Ricorrenza dei presupposti normativi – Contenuto del bando di gara o di altro atto finalizzato ad inquinare dettando requisiti o modalità di partecipazione – Delitti di corruzione – Qualità di pubblico ufficiale – Estensione della rilevanza della qualifica pubblica anche dopo il venir meno del ruolo pubblico – “Ultrattività” di un presupposto del reato non più esistente – Presupposti – Presupposto della qualifica soggettiva – Art. 360 cod. pen. – Opera d’intermediazione – Contatto tra il privato corruttore ed il funzionario corrotto – Concorso del “mediatore” nella corruzione dell’agente pubblico – Sussiste – Esclusione del traffico d’influenze ex art. 346-bis cod. pen. – Rivelazione di segreti d’ufficio – Natura di reato di pericolo effettivo – Tutela del buon andamento e dell’imparzialità della pubblica amministrazione – Concetto di “atto pubblico” agli effetti della tutela penale – Attitudine ad assumere rilevanza giuridica e-o valore probatorio interno alla pubblica amministrazione – PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO – Sono atti pubblici anche gli atti interni e quelli preparatori di una fattispecie documentale complessa destinati ad inserirsi nel procedimento amministrativo – Necessario presupposto di momenti procedurali successivi – Atti pubblici non redatti da pubblici ufficiali – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Condizione di ammissibilità di qualsiasi impugnazione – Art. 568, c.4, cod. proc. pen..


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 21 maggio 2024, Sentenza n.

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, Rifiuti

RIFIUTI – Configurabilità del reato di realizzazione o gestione di discarica non autorizzata – Elementi – Differenza tra “abbandono di rifiuti”, “discarica abusiva” e “deposito incontrollato” – Rilevanza della condotta – Tenuta del registro di carico e scarico non aggiornato – Cooperazione colposa nella gestione di una discarica abusiva – Concorso di contributi attivi o passivi da parte di più soggetti – Natura del reato – Art. 256 cc.1 e 2 D. lgs. n.152/06 – Attività di gestione abusiva o irregolare di una discarica in fase post-operativa – Presupposti per la cessazione della permanenza del reato – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Integrazione delle motivazioni tra le conformi sentenze di primo e di secondo grado – Valutazione delle censure proposte in presenza di una cd. “doppia conforme” – Motivazione per relationem.


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 2^, 16 maggio 2024, Sentenza n.

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, 231

DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Atti redatti dalla polizia giudiziaria (esecuzione di sequestro) – Abnormità degli atti processuali – Deviazione, strutturale o funzionale, dagli schemi predisposti dal legislatore – Garanzie – Diritto all’impugnazione diretta davanti alla Corte di Cassazione – Mancanza di condizioni di equiparazione – Impugnazione in sede di legittimità anche dei provvedimenti emessi dal P.M. – Soluzione giurisprudenziale – Artt. 321, 322 c.p.p. – 231 – Persona giuridica imputata ex art. 24 d. Lgs. 231/2001 – Richiesta restituzione dei beni e dei valori in sequestro.


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 8 maggio 2024, Sentenza n.

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, Diritto urbanistico - edilizia

DIRITTO URBANISTICO – EDILIZIA – Nozione di ristrutturazione edilizia – Caratteristiche funzionali o identitarie coincidenti con quelle del corpo di fabbrica preesistente – Conservazione del patrimonio edilizio esistente – Artt. 3, 10, 23 e 44, d.P.R. n. 380/2001 – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Misure cautelari reali – Nozione di “violazione di legge” – Ricorso per cassazione – Art. 325, c.1, cod. proc. pen. – Differenza tra motivazione assente, apparente e meramente apparente – Omesso esame di punti decisivi per l’accertamento del fatto – Violazione di legge per mancanza di motivazione su questioni decisive – Oneri del ricorrente – C.d.”effetto devolutivo” del riesame.


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 18 aprile 2024, Sentenza n.

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, Rifiuti

RIFIUTI – Ecoreati – Responsabile tecnico e direttore tecnico – Differenza – Mala gestione dei rifiuti all’interno dell’azienda – Individuazione della responsabilità per gli illeciti connessi alla violazione normativa – Divieto di esercizio dell’attività di impresa nel settore ambientale – Richiesta di revoca della misura interdittiva – Art. 452-quaterdecies cod. pen. – Art. 12 d.m. n.120/2014 – D. Lgs. n.152/2006 – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Ordinanza in materia cautelare – Valutazione dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari – Decisione adottata dal giudice che emette la misura inaudita altera parte – Fattispecie: motivazione per relationem.


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 18 aprile 2024, Sentenza n.

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, Diritto urbanistico - edilizia, Legittimazione processuale

DIRITTO URBANISTICO – EDILIZIA – Reati urbanistici – Diritto all’abitazione e diritto alla proprietà – Sequestro impeditivo, differenza tra provvedimenti di confisca o demolizione – Pregiudizio per lo sviluppo del territorio e la salvaguardia dell’ambiente – Art. 44 lett. c) DPR n.380/01, 181 Dlgs. n.42/04 e 323 cod. pen. – Artt. 2 e 3 Cost. e all’art. 8 CEDU – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Misure cautelari reali – Mancata esecuzione o mancata notifica del decreto di sequestro preventivo – Effetti del ritardo nella notifica – Differimento della decorrenza del termine d’impugnazione – Diritto di difesa – Art. 321 cod. proc. pen. – Impugnazioni cautelari reali – Diritto alla restituzione del bene sottoposto a sequestro preventivo impeditivo – LEGITTIMAZIONE PROCESSUALE – Legittimazione all’intervento del terzo.


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 16 aprile 2024, Sentenza n.

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, Rifiuti

RIFIUTI – Corretto smaltimento dei rifiuti – Analisi dei rifiuti – Compiti del produttore – Onere dello svolgimento delle attività prodromiche – Verifica degli operatori dell’Arpac – Artt. 188, 256, 318, 318-bis, 318-ter, 318-octies, T.U.A. – Reati ambientali – Organo di vigilanza o della polizia giudiziaria – Prescrizione per consentire al contravventore l’estinzione del reato – Omessa indicazione all’indagato – Causa di improcedibilità dell’azione penale – Esclusione – Artt. 318-bis e ss. del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 – Campionamento e analisi di campioni – Procedura in presenza di materiale deperibile – Procedura per sostanze non deperibili – Garanzie difensive in materia di analisi di rifiuti – Art. 223 disp. att. cod. proc. pen. – Reato di deposito incontrollato di rifiuti – Natura permanente e istantanea con effetti eventualmente permanenti – Criteri per stabilire la natura del reato – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Iscrizione nel registro degli indagati – Valutazioni del pubblico ministero – Particolare tenuità del fatto – Applicabilità della causa di esclusione della punibilità ex art. 131-bis cod. pen. – Riferimento ai criteri di cui all’art. 133, 1°c., cod. pen..


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 10 aprile 2024, Sentenza n.

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, Rifiuti

RIFIUTI – Gestione dei rifiuti nell’esercizio della propria attività d’impresa – Occasionale trasporto rifiuti pericolosi con mezzi propri ma non autorizzati – Iscrizione nell’apposita sezione nell’Albo nazionale gestori ambientali – Necessità – Procedura semplificata – Artt. 212, 256, D. Lgs. n.152/2006 – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Impugnazioni con un mezzo di gravame diverso da quello legislativamente prescritto – Verifica da parte del giudice l’oggettiva impugnabilità del provvedimento – Trasmissione degli atti al giudice competente – Limiti – Art. 568, c.5, cod. proc. pen..


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 10 aprile 2024, Sentenza n.

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Associazioni e comitati, Danno ambientale, Diritto processuale penale, Legittimazione processuale, Pubblica amministrazione, Rifiuti, Risarcimento del danno

RIFIUTI – Gestione di rifiuti pericolosi in assenza di preventiva autorizzazione – Attività imprenditoriale di autodemolizione in violazione di una serie di prescrizioni specifiche – Concorso tra illecita gestione di rifiuti e gestione illecita di veicoli fuori uso – Artt. 13, d. lgs. n. 209/2003 e 256, d. Lgs. n. 152/2006 – DANNO AMBIENTALE – Reati ambientali – Risarcimento del danno per lesione dell’interesse pubblico alla integrità e salubrità dell’ambiente – Spetta in via esclusiva allo Stato – LEGITTIMAZIONE PROCESSUALE – Risarcimento di un danno patrimoniale e non patrimoniale – ASSOCIAZIONI E COMITATIPUBBLICA AMMINISTRAZIONE – Azione civile in sede penale per lesione di altri loro diritti particolari diversi dall’interesse pubblico alla tutela dell’ambiente – RISARCIMENTO DEL DANNO – Art. 2043 cod. civ. – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Configurabilità della causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto – Valutazione complessa e congiunta di tutte le peculiarità della fattispecie concreta – Modalità della condotta – Artt. 131-bis e 133 cod. pen..


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 4^, 8 aprile 2024, Sentenza n. 14070

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Appalti, Diritto processuale penale, Sicurezza sul lavoro

SICUREZZA SUL LAVORO – Infortunio sul lavoro – Appalto – Lavoro nel cantiere – Gestione del rischio – Rischio interferenziale – Cooperazione e coordinamento della gestione del rischio – Coordinatore per la progettazione e la esecuzione – Alta vigilanza delle lavorazioni – Corretta applicazione delle prescrizioni – Piano Operativo di Sicurezza – Piano di Sicurezza e Coordinamento – Corretta osservanza – Incolumità dei lavoratori – Adeguamento dei piani – Evoluzione dei lavori – Rischio interferenziale prevedibile – Vigilanza del cantiere – Fattispecie: mancata previsione del rischio specifico di caduta dei lavoratori all’interno dei lucernari sommitali della copertura ove si trovavano ad operare – Art.3, 26 e 90 ss D.Lgs. n.81/2008 – APPALTI – Appalto – Responsabilità del legale rappresentante – Impresa appaltatrice – Inosservanza del rischio – Posizione di garanzia – Automatico addebito di responsabilità colposa – Responsabilità a carico del garante – Principio di colpevolezza – Verifica in concreto – Sussistenza della violazione di una regola cautelare – Evitabilità dell’evento dannoso – Regola cautelare violata – Nesso causale tra la condotta e l’evento dannoso – Giudizio controfattuale ipotetico – Valenza impeditiva – Misura di protezione in grado di scongiurare l’evento infortunistico – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Impugnazione – Ammissibilità dell’impugnazione – Sentenza di condanna – Pena sospesa condizionalmente – Interessi giuridicamente apprezzabili -Funzione della sospensione condizionale – Individualizzazione della pena – Reintegrazione sociale del condannato – Riforma Cartabia. (Segnalazione e massime a cura di Alessia Riommi)


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 5 aprile 2024, Sentenza n.

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, Diritto urbanistico - edilizia

DIRITTO URBANISTICO – EDILIZIA – Reati urbanistici o paesaggistici – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Particolare tenuità del fatto (Art. 131-bis cod. pen.) – Applicabilità – Parametri di valutazione – Limiti – Disposizioni finalizzate alla tutela di interessi diversi.


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 6^, 5 aprile 2024, Sentenza n.

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, 231

231 – Responsabilità amministrativa degli enti – Confisca obbligatoria – Confisca facoltativa – Periculum in mora – Sequestro preventivo – Adeguatezza – Proporzionalità – Art. 9, lett. c, d.lgs. n. 231/2001 – Art. 19 d.lgs. n. 231/1965 – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Valutazione dell’entità della confisca – Giudice del rinvio – Impugnazioni cautelari reali – Decreto di sequestro preventivo – Art. 309, c.9, c.p.c. – Art. 324, c. 7, c.p.c. (Segnalazione e massime a cura di Chiara Trotta)


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 1^, 2 aprile 2024, Sentenza n.

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto degli alimenti, Diritto processuale penale

DIRITTO DEGLI ALIMENTI – Delitto di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari – Commercio di sostanze alimentari nocive – Capacità di arrecare danno alla salute – Vendita e distribuzione di alcool denaturato – Reati contro l’incolumità pubblica – Natura di delitti di pericolo concreto – Ipotesi di diverse e cumulative condotte da parte del medesimo agente – Artt. 440, 444 cod. pen. – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Applicazione della misura cautelare ai sensi dell’art. 292 cod. proc. pen. – Riqualificazione giuridica data dal pubblico ministero.


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 5^, 27 marzo 2024, Sentenza n. 12722

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, Rifiuti

RIFIUTI – Traffico illecito di rifiuti – Concorso nel reato di attività organizzata – Ingiusto profitto – Consapevolezza del profitto perseguito dai correi – Singolo autore del fatto – Esclusivo scopo – Azione compiuta consapevolmente – Contribuzione al conseguimento di un profitto ingiusto – Cooperazione nell’attività organizzata – Attività del tutto abusiva – Mancanza delle autorizzazioni di legge – Trattamento dei rifiuti – Costi abbattuti -Ecoreati – Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (art. 452-quaterdecies cod. pen.) – Ripristino dello stato dei luoghi (art. 452-duodecies cod. pen.) – Distinzioni tra “recupero” e “ripristino” – Condizioni all’ordine di recupero – Ripristino solo «ove possibile» – Osservanza delle norme del codice dell’ambiente – Attività tese al reintegro dell’ambiente – Rimozione degli elementi alteranti – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Travisamento della prova – Informazione inesistente – Omessa valutazione di una prova – Dato probatorio travisato o omesso – Decisività nella motivazione – Indicazione in maniera specifica e inequivoca delle prove – Prove a sostegno delle ragioni – Motivi di ricorso per cassazione – Motivi inammissibili – Motivi intrinsecamente indeterminati – Necessaria correlazione con le ragioni poste a fondamento del provvedimento – Bancarotta fraudolenta – Nesso causale – Fatti di bancarotta – Successivo fallimento – Depauperamento – Patrimonio sociale – Dissesto dell’impresa – Concorso formale – Bancarotta fraudolenta distrattiva – Bancarotta da operazioni dolose – Differenti ed autonomi comportamenti dolosi – bis in idem – Reato continuato – Pene accessorie – art. 77 cod. pen. – Singoli reati – Sovrapponibilità tra le pene accessorie – Reati in continuazione – Motivi nuovi – Impugnazione – Art. 585, quarto comma, cod. proc. pen. – Procedimento in camera di consiglio – Art. 611, primo comma, cod. proc. pen. – Capi della decisione impugnata – Punti della decisione impugnata – Originario atto di gravame – Art. 581, lett. a), cod. proc. pen. (Segnalazione e massime a cura di Alessia Riommi)


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 4^, 26 marzo 2024, Sentenza n. 12330

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, Sicurezza sul lavoro

SICUREZZA SUL LAVORO – Prevenzione antinfortunistica – Comportamento avventato del lavoratore – Comportamento imprevedibile – Comportamento abnorme – Datore di lavoro – Obblighi in materia di sicurezza sul lavoro – Condotta colposa del lavoratore – Nesso di causalità – Condotta del datore di lavoro – Evento lesivo – Rischio eccentrico – Rischio esorbitante – Posizione di garanzia – Comportamento negligente, imprudente e imperito del lavoratore – Esclusione della responsabilità del garante – Cautele finalizzate al governo del rischio di comportamento imprudente – Protezioni necessarie – Obbligo di valutazione dei rischi – Datore di lavoro – Responsabile della sicurezza – Artt. 17 e 28 d.lgs. n. 81/2008 – Attrezzature da lavoro – Conformità dei macchinari alle prescrizioni di legge – Macchinari pericolosi per l’incolumità dei lavoratori – Ambiente di lavoro – Requisiti di legge dei macchinari – Marchiatura di conformità “CE” – Competenza tecnica del costruttore – Accertamento di un elemento di pericolo – Accertamento impossibile – Pericolosità – Ordinaria diligenza – Fattispecie: infortunio sul lavoro derivante dalla rimozione della griglia di protezione prevista dal costruttore nella macchina per imballaggio e nella macchina confezionatrice termolabile a tunnelDIRITTO PROCESSUALE PENALE – Inammissibilità del ricorso – Ricorso per cassazione Manifesta infondatezza dei motivi – Valido rapporto di impugnazione – Cause di non punibilità – Art. 129 cod. proc. pen. – Giudizio di cassazione – Condanna dell’imputato al rimborso delle spese processuali – Parte civile – Discussione in pubblica udienza – Deposito di memoria in cancelleria. (Segnalazione e massime a cura di Alessia Riommi)


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 4^, 26 marzo 2024, Sentenza n. 12332

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, Sicurezza sul lavoro

SICUREZZA SUL LAVORO – Infortunio sul lavoro – Reati colposi omissivi impropri – Nesso causale – Effetto interruttivo – Rischio nuovo – Rischio esorbitante – Fatto altrui – Imputazione dell’evento al primo agente – Rischio originario – Violazione di disposizioni in materia di prevenzione e sicurezza del lavoro – Comportamento del lavoratore – Norme di sicurezza – Rischio eccentrico o esorbitante – Posizione di garanzia – Inerzia del datore di lavoro – Marcata superficialità nell’organizzazione del lavoro – Assenza di attrezzature idonee – Inottemperanza a obblighi gravanti sul datore di lavoro – Fattispecie: decesso del lavoratore a seguito di caduta nello svolgimento di lavoro in quota – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Duplice contestazione – Contravvenzioni concernenti la violazione di cautele antinfortunistiche – Delitto di omicidio colposo – Dichiarazione di prescrizione dei reati contravvenzionali – Accertamento del delitto di omicidio colposo – Art. 129, comma 2, cod. proc. pen. – Dichiarazione di prescrizione – Giudizio di non evidenza della prova – Fatto non sussiste – Imputato non ha commesso il fatto – Fatto non costituisce reato – Fatto non è previsto dalla legge come reato.


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 1^, 22 marzo 2024, Sentenza n.

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, Incendi boschivi, Pubblica amministrazione

INCENDI – Differenze tra il delitto d’incendio e il delitto di danneggiamento seguito da incendio – Elementi oggettivi e soggettivi dei reati – Reato di danneggiamento – Delitto contro il patrimonio e pericolo per la pubblica incolumità – PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – Pubblica incolumità – Prognosi postuma ex ante e a base parziale – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Rapporti tra il reato di cui all’art. 424 cod. pen. e quello di cui all’art. 635 cod. pen. – Rilevanza della condotta.


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 20 marzo 2024, Sentenza n.

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Cave e miniere, Diritto processuale penale, Rifiuti

RIFIUTI – Reato di gestione illecita di rifiuti smaltiti illecitamente da terzi – Assenza di autorizzazione – Art. 256 d. Lgs. n.152/2006 – CAVE E MINIERE – Reati urbanistici connessi all’attività estrattiva di una cava di argilla azzurra – Fattispecie – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Correlazione tra imputazione contestata e sentenza – Violazione dell’obbligo di correlazione – Rapporto di eterogeneità – Mancata indicazione degli articoli di legge violati – Irrilevanza – Esercizio del diritto di difesa.


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 19 marzo 2024, Sentenza n. 11393

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto demaniale, Diritto processuale penale, Diritto urbanistico - edilizia

DIRITTO URBANISTICO – EDILIZIA – Opera precaria – Omesso smontaggio – DIRITTO DEMANIALE – Stabilimento balneare composta dal chiosco-bar – Costruzione autorizzata con il permesso di costruire «stagionale» – Art. 44, c.1, lett. c), d.P.R. n. 380/2001 e 181 d.lgs. n. 42/2004 – Reati edilizi – Necessità di valutazione unitaria delle opere – Parcellizzazione artificiosa in una moltitudine di «micro-interventi», al fine di seguire un regime autorizzatorio (o, eventualmente, sanzionatorio) più favorevole – Definizione d’intervento in «totale difformità» e in «parziale difformità» – Assoluta incertezza sulla data di commissione del fatto – Decorrenza del termine di prescrizione del reato – Principio del favor reiDIRITTO PROCESSUALE PENALE – Mutamento del fatto – Necessità di trasformazione radicale – Criteri di valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione – Art. 521 cod. proc. pen. – Richiesta di applicazione dell’art. 131-bis cod. proc. pen. – Art. 133 cod. pen. – Particolare tenuità dell’offesa – Reato permanente – Non riconducibilità nell’alveo del comportamento abituale.


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 19 marzo 2024, Sentenza n.

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, Rifiuti

RIFIUTI – Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti – Ecoreati – Momento consumativo del delitto – Abusività e pluralità delle condotte – Allestimento di mezzi e attività continuative – Natura del reato di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti – Definizione di gestione in forma organizzata – Requisito dell’allestimento di mezzi – Competenza per il delitto di cui all’art. 452-quaterdecies cod. pen. – Individuazione del giudice competente a conoscere il reato abituale – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Questione di costituzionalità sollevata o rilevata d’ufficio – Discrezionalità vincolata alla “serietà” della questione – Rinvio pregiudiziale – Pronunciare sentenza di incompetenza – Rimessione ex art. 24-bis cod. proc. pen. – Motivazione.


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 18 marzo 2024, Sentenza n. 11167

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, Rifiuti

RIFIUTI – Liceità della gestione dei rifiuti – Onere probatorio – Natura illecita della gestione dei rifiuti – Fine di lucro – Ininfluenza – Necessità di specifica autorizzazione, iscrizione o comunicazione – Artt. 182, 208, 209, 210, 211, 212, 214, 215, 216 256, 258, d.lgs. n. 152/2006 – Codice CER 200110 (abbigliamento) – Illecita gestione di rifiuti – Individuazione del responsabile – Utilizzazione in sede dibattimentale le dichiarazioni spontanee della persona sottoposta ad indagine – Presenza di agenti di polizia giudiziaria – Fattispecie – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Configurabilità del travisamento del dato processuale/probatorio – Travisamento della prova o vizio di “contraddittorietà processuale” – Errore percettivo (e non valutativo) della prova – Motivazione insanabilmente contraddittoria – Errore “revocatorio”, per omissione, invenzione o falsificazione – Difformità sul significante (sul documento) e non sul significato (sul documentato) – Oneri del ricorrente – Principio di “autosufficienza del ricorso” – Requisiti – Cause di inammissibilità del ricorso – Beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale – Differenza con la sospensione condizionale della pena – Natura e diversità dei presupposti – Artt. 133, 175 cod. pen..


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 12 marzo 2024, Sentenza n. 10238

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, Diritto urbanistico - edilizia

DIRITTO URBANISTICO – EDILIZIA – Reati edilizi – Valutazione dell’opera nella sua unitarietà – Considerazione separata dei singoli componenti – Esclusione – Principio di unitaria valutazione – Abusi edilizi – Nozione di interventi eseguiti in difformità “totale” e “parziale” – Configurazione dell’elemento materiale del reato – Concetto di “organismo edilizio” – Mutamento della destinazione d’uso di un immobile o di parte di esso – Art. 44, 1°c., lett.b) e lett.c), d.P.R. n.380/2001 – Causa di non punibilità – Mancato riconoscimento della particolare tenuità dell’offesa – Art. 131 -bis, c.p. – Diniego di derubricazione della lett.a), art. 44, d.P.R. n. 380/2001 – Entità delle opere realizzate – DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Ricorso per cassazione fondato – Ragioni già discusse e ritenute infondate dal giudice del gravame – Aspecificità del motivo – Inammissibilità.


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 12 marzo 2024, Sentenza n.

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, Legittimazione processuale, Pubblica amministrazione

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – Calamità naturale – Limiti alla speciale procedura della somma urgenza – Interventi volti alla eliminazione di situazioni dannose o pericolose per la pubblica o privata incolumità –DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Misure cautelari reali – Sequestro – Impugnazioni – Terzo avente interesse alla restituzione – LEGITTIMAZIONE PROCESSUALE – Bene sequestrato – Legittimazione del terzo proprietario – Giudizio di riesame avverso decreto di sequestro preventivo impeditivo – Contestazione dei presupposti del sequestro.


CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. 3^, 5 marzo 2024, Sentenza n.

Autorità: Corte di Cassazione | Tags: Diritto processuale penale, 231

DIRITTO PROCESSUALE PENALE – Errore di fatto – Art. 625-bis cod. proc. pen. – Ricorso straordinario – Errore percettivo causato da una svista o da un equivoco nella lettura degli atti interni al giudizio – Inesatta percezione delle risultanze processuali – Fuorviata rappresentazione percettiva – Contenuto valutativo – Errore di giudizio – Errori di interpretazione di norme giuridiche – Supposta esistenza delle norme – Attribuzione alle norme di una inesatta portata – Ignoranza di indirizzi giurisprudenziali consolidati – Impugnazioni ordinarie – Giudizio di revisione – Contrasto fra giudicati – Art. 630, comma 1, lett. a), cod. proc. pen. – Fatti identicamente ricostruiti dal punto di vista del loro accadimento oggettivo – Diverso epilogo giudiziale – Difformi valutazioni dei fatti – Diversità del rito prescelto nei separati giudizi – Diverso regime di utilizzabilità delle prove – Inconciliabilità fra sentenze irrevocabili – Mero contrasto di principio tra le decisioni – Oggettiva incompatibilità tra i fatti storici – Rapporti tra dispositivo e motivazione – Contenuto del giudicato – Quanto esplicitato nella motivazione – 231 – Responsabilità degli enti – D.Lgs. n. 231/2001 – Reato presupposto – Processo penale a carico degli imputati persone fisiche – Sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste – Disciplina antiinfortunistica – Posizione di garanzia – Fattispecie: caduta di un portone scorrevole non correttamente assicurato alle guide, che aveva cagionato lesioni gravi al dipendente sul luogo del lavoro. (Segnalazione e massime a cura di Alessia Riommi)


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