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Testata registrata presso il Tribunale di Patti n. 197 del 19/07/2006 - ISSN
1974-9562
(Segnalata dall'avv. Nicola Giudice)
TAR SICILIA, Palermo, Sez. I - 16 giugno 2009, ordinanza n. 633
CACCIA - FAUNA E FLORA - Maiali domestici inselvatichiti - Sindaco - Art. 54
d.lgs. n. 267/2000 - Ordinanza contingibile e urgente - Autorizzazione
all’abbattimento - Presupposti - Istruttoria e motivazione - Fattispecie.
L’ordinanza con la quale i cittadini in possesso del porto d’armi vengano
autorizzati all’abbattimento generalizzato su tutto il territorio comunale dei
maiali domestici inselvatichiti allo stato brado, in asserita applicazione
dell'art. 54 del D. Lgs. n. 267/2000, deve essere supportata da adeguate
istruttoria e motivazione dei presupposti di fatto eventualmente legittimanti
l’adozione, ovverosia il paventato pericolo per l’incolumità pubblica (nella
specie, l’ordinanza, adottata da un comune compreso all’interno del perimetro
del Parco Regionale Naturale delle Madonie, era motivata dal generico
riferimento ad una presunta pericolosità dei suini, senza dare concretamente
conto di casi di aggressione agli esseri umani. L’autorizzare poi
indiscriminatamente i cittadini all’abbattimento è stato ritenuto in
contraddizione col perseguimento della finalità di tutela dell’incolumità
pubblica). Pres. Giallombardo, Est.Tomaiuoli - LAV Onlus (avv.ti Bonanno e
Giudice) c. Comune di Castelbuono e altri (Avv. Stato).
T.A.R. SICILIA, Palermo, Sez. I - 16/06/2009,
ordinanza n.
633
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
N. 00633/2009 REG.ORD.SOSP.
N. 00977/2009 REG.RIC.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
Sul ricorso numero di registro generale 977 del 2009, proposto da L.A.V. - Lega
Anti Vivisezione Onlus, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato
e difeso dagli Avv. Antonella Bonanno e Nicola Giudice, con domicilio eletto
presso il secondo in Palermo, via M. D'Azeglio N. 27/C;
contro
Comune di Castelbuono in Persona del Sindaco P.T., Ente Parco delle Madonie;
Regione Sicilia Assessorato Agricoltura e Foreste, Regione Sicilia Assessorato
Territorio e Ambiente, U.T.G. - Prefettura di Palermo, in persona del legale
rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello
Stato, presso i cui uffici domicilia per legge in Palermo, via A. De Gasperi 81;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
1)dell'ordinanza contingibile ed urgente n. 34 del 4 maggio 2009, con la quale
il Sindaco dei Comune di Castelbuono ha autorizzato la cattura e l'abbattimento
di "suidi" nell'ambito del territorio comunale di pertinenza - e sebbene detto
Comune risulti compreso all'intemo del perimetro del Parco Regionale Naturale
delle Madonie - prevedendo altresì l'immediata macellazione dei capi abbattuti;
e ciò in asserita applicazione dell'art. 54 del D. Lgs. n. 267/2000 (TUEL) e
s.m.i..
2) del verbale di conferenza di servizi del 20 gennaio 2009, del quale
l'Associazione ricorrente non conosce a tutt'oggi il contenuto, atto presupposto
rispetto all'ordinanza sindacale impugnata, dal quale emergerebbe l'asserita
sussistenza di una situazione di "pericolo per l'incolumità pubblica";.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato,
presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Regione Sicilia Assessorato
Agricoltura e Foreste;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Regione Sicilia Assessorato
Territorio e Ambiente;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di U.T.G. - Prefettura di Palermo;
Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 16/06/2009 il dott. Pier Luigi
Tomaiuoli e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto che il ricorso appare fondato, in punto di fumus boni iuris, con
riferimento alla doglianza d’illegittimità del provvedimento impugnato sotto il
profilo dell’eccesso di potere per difetto di istruttoria, perplessità e
deficienza della motivazione, difetto di proporzionalità dell’agere
amministrativo;
ritenuto, infatti, che la drastica misura adottata - autorizzazione alla cattura
e/o abbattimento dei maiali domestici inselvatichiti allo stato brado in tutto
il territorio comunale - non appare supportata da un’adeguata istruttoria e
motivazione dei presupposti di fatto eventualmente legittimanti l’adozione
dell’ordinanza contingibile ed urgente, ovverosia il paventato pericolo per
l’incolumità pubblica;
ritenuto, più specificatamente ed in primo luogo, che non è dato di sapere
quanti siano gli esemplari della specie in questione e quale sia l’eventuale
sovrannumero rispetto all’ottimale equilibrio ecologico;
ritenuto, in secondo luogo, che l’ordinanza fa generico riferimento ad una
presunta pericolosità “che alcune specie hanno manifestato direttamente, in
diversi casi, aggredendo le persone”, senza dare concretamente conto di quanti e
quali siano stati i casi di aggressione agli esseri umani nel corso degli ultimi
anni in cui la predetta asserita situazione di pericolo si è protratta, il che
non appare sufficiente a motivare il potenziale abbattimento generalizzato di
tutta la specie insistente sul territorio (evenienza astrattamente verificabile,
posto che non è stato previsto alcun contingentamento numerico);
ritenuto che sussiste altresì il richiesto concorrente requisito del
periculum in mora, posto che dalla mancata sospensione del provvedimento
adottato potrebbe conseguire un grave vulnus alla stessa preservazione
della specie animale in questione nel Parco delle Madonie;
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo
Regionale della Sicilia, Sezione Prima, accoglie la domanda di sospensione
dell’esecuzione dell’ordinanza contingibile ed urgente impugnata con il ricorso
descritto in epigrafe.
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso
la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Palermo nella camera di consiglio del giorno 16/06/2009 con
l'intervento dei Magistrati:
Giorgio Giallombardo, Presidente
Aurora Lento, Primo Referendario
Pier Luigi Tomaiuoli, Referendario, Estensore
IL PRESIDENTE
L'ESTENSORE
DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 16/06/2009
IL SEGRETARIO
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